“Una commedia dell’assurdo”: l’attacco di Nokeu a Pd e Sinistra Italiana sulla Multiutility
22-08-2025 15:12 - Politica
Sulla vicenda del referendum sulla Multitutiliti e sulle successive prese di posizione in chiave polemica, prima di Sinistra Italiana e successivamente dal Partito democratico, interviene anche il Comitato No Keu, a difesa di Trasparenza per Empoli, comitato promotore del referendum.
Ecco il comunicato integrale:
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A guardarla con gli occhi di un estraneo sarebbe davvero una commedia dell’assurdo. Perché è tragicamente comico assistere al fuoco di fila scatenato da Pd e Sinistra Italiana contro Trasparenza per Empoli in questa estate che prelude al voto regionale e - se mai l’amministrazione si degnerà di fornire una data - al referendum comunale sulla Multiutility.
Ma ormai all’assurdo ci siamo abituati, anzi ci sguazziamo proprio dentro. Perché sentire parlare di democrazia, beni comuni, addirittura valori di sinistra rappresentanti politici che hanno votato appena tre anni fa una delibera in cui si dava esplicitamente il via libera alla quotazione in borsa della società incaricata di gestire i servizi pubblici locali è difficile definirlo in altro modo se non assurdo. Potremmo cadere dalle nuvole e definirci stupiti da tutto questo, ma amaramente ormai tutto questo non ci stupisce più. I voli pindarici di chi prima assume decisioni in aperto contrasto proprio con i beni pubblici e il benessere collettivo e poi si ricrede come folgorato sulla via di Damasco li conosciamo bene.
Conosciamo bene chi prima propone e approva emendamenti regionali per abbassare il livello dei controlli sulle procedure di depurazione e trattamento rifiuti pericolosi (il riferimento se non si fosse capito è al Consorzio Aquarno e alla vicenda Keu) e poi li cancella per paura della gogna pubblica. Conosciamo bene chi prima sostiene e sponsorizza mirabolanti impianti di gassificazione e una volta messo all’angolo dalla volontà popolare tenta di arrogarsi il merito di aver bloccato l’iter. Conosciamo bene chi chiacchiera di trasparenza e partecipazione e poi impone progetti devastanti per i territori, come il raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo.
È proprio perché li conosciamo bene che non possiamo stupirci che Sinistra Italiana e Partito Democratico locali stiano alzando questa cortina di fumo sul referendum contro la Multiutility e sui suoi sostenitori. Che poi lo facciamo accusando quei comitati cittadini di avere affiliazioni con gruppi consiliari dell’opposizione la dice lunga sulla miseria politica che stiamo vivendo. Un deserto morale in cui trasformisti di ogni ordine e grado si permettono di dare di impostore a chiunque provi a riportare la cosa pubblica al centro del dibattito e dell’azione collettiva.
Noi a chiedere se questi esponenti e le forze che rappresentano sono o no a favore della gestione in house dei servizi non ci proviamo nemmeno. Tanto la risposta la conosciamo già. E continueremo a batterci a fianco di Trasparenza per Empoli e di tutte le altre realtà territoriali per una gestione senza profitto di beni, opere e servizi pubblici.
Ma ormai all’assurdo ci siamo abituati, anzi ci sguazziamo proprio dentro. Perché sentire parlare di democrazia, beni comuni, addirittura valori di sinistra rappresentanti politici che hanno votato appena tre anni fa una delibera in cui si dava esplicitamente il via libera alla quotazione in borsa della società incaricata di gestire i servizi pubblici locali è difficile definirlo in altro modo se non assurdo. Potremmo cadere dalle nuvole e definirci stupiti da tutto questo, ma amaramente ormai tutto questo non ci stupisce più. I voli pindarici di chi prima assume decisioni in aperto contrasto proprio con i beni pubblici e il benessere collettivo e poi si ricrede come folgorato sulla via di Damasco li conosciamo bene.
Conosciamo bene chi prima propone e approva emendamenti regionali per abbassare il livello dei controlli sulle procedure di depurazione e trattamento rifiuti pericolosi (il riferimento se non si fosse capito è al Consorzio Aquarno e alla vicenda Keu) e poi li cancella per paura della gogna pubblica. Conosciamo bene chi prima sostiene e sponsorizza mirabolanti impianti di gassificazione e una volta messo all’angolo dalla volontà popolare tenta di arrogarsi il merito di aver bloccato l’iter. Conosciamo bene chi chiacchiera di trasparenza e partecipazione e poi impone progetti devastanti per i territori, come il raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo.
È proprio perché li conosciamo bene che non possiamo stupirci che Sinistra Italiana e Partito Democratico locali stiano alzando questa cortina di fumo sul referendum contro la Multiutility e sui suoi sostenitori. Che poi lo facciamo accusando quei comitati cittadini di avere affiliazioni con gruppi consiliari dell’opposizione la dice lunga sulla miseria politica che stiamo vivendo. Un deserto morale in cui trasformisti di ogni ordine e grado si permettono di dare di impostore a chiunque provi a riportare la cosa pubblica al centro del dibattito e dell’azione collettiva.
Noi a chiedere se questi esponenti e le forze che rappresentano sono o no a favore della gestione in house dei servizi non ci proviamo nemmeno. Tanto la risposta la conosciamo già. E continueremo a batterci a fianco di Trasparenza per Empoli e di tutte le altre realtà territoriali per una gestione senza profitto di beni, opere e servizi pubblici.
Comitato No Keu
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