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Battiti chiude con Buffa e la storia del pugno col guanto alle Olimpiadi

15-11-2024 15:34 - Lifestyle
"Due pugni guantati di nero" di Federico Buffa e Alessandro Nidi al pianoforte andrà in scena come evento conclusivo di "Battiti 2024". Lo spettacolo si terrà domenica 24 novembre, alle 18, al Palazzo delle Esposizioni in piazza Guido Guerra, a ingresso gratuito ma con prenotazione da effettuare su eventbrite (massimo 3 posti a prenotazione).

Le prenotazioni prenderanno il via dalle 12 di oggi, venerdì 15 novembre 2024, a questo link: https://bit.ly/3VgKW3J

LA STORIA - È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del black power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo ("ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato"). Smith e Carlos facevano parte dell'Olympic Project for Human Rights e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare. Tommie Smith arrivò primo stabilendo il nuovo record mondiale dei 200 metri, Carlos terzo. Sul quel podio salì sul secondo gradino Peter Norman, un australiano che per solidarietà con i due atleti afro-americani indossò durante la cerimonia la coccarda dell'Olympic Project for Human Rights. Bisogna sapere che nel '67 Harry Edwards, sociologo a Berkeley, voce baritonale, discreto discobolo, ha fondato l'Ophr, Olympic program for human rights. L'idea è che gli atleti neri boicottino i Giochi ma è difficile da realizzare. Chi aderisce porta il distintivo, una sorta di coccarda, ed è libero di manifestare la sua protesta come crede. Smith e Carlos, accolti alla San José perché bravi atleti, a loro volta studenti di Sociologia, portano il distintivo e vogliono manifestare. Appena giù dal podio la loro carriera sarà finita, bruciata e la vita resa un inferno. Vengono cacciati dal villaggio, Uno vivrà lavando auto, l'altro come scaricatore al porto di New York e come buttafuori ad Harlem. Sono come appestati. A casa di Smith arrivano minacce, l'esercito lo espelle per indegnità. A casa di Carlos minacce telefoniche a ogni ora del giorno e della notte. Sua moglie si uccide. Solo molti anni dopo li riprenderanno a San José, come insegnanti di educazione fisica. E nel 2005 Norman sarà con loro, per l'inaugurazione di un monumento che ricorda quel giorno in Messico. Non erano due neri e un bianco a chiedere rispetto e giustizia su quel podio, erano tre esseri umani.

LE DICHIARAZIONI - "Empoli porta in scena un grande giornalista e narratore come Federico Buffa con uno spettacolo a ingresso gratuito - afferma il sindaco Alessio Mantellassi -. Un bel modo per portare la cultura di promozione della legalità in un modo accessibile a tutti. Ma Battiti non è solo questo, porta momenti di formazione, approfondimento, confronto, portando i valori costituzionali e l'impegno civile al centro del dibattito. La storia degli atleti afro-americani che per i pugni alzati sul podio delle Olimpiadi di Città del Messico ci insegna come certi valori sono arrivati fino a noi solo dopo una lunga ed estenuante lotta, che ha portato all'emarginazione i tanti protagonisti solitari di questa lotta. Viviamo in tempi in cui anche i valori come la tolleranza e il rispetto vengono messi a dura prova, a fronte dell'egoismo e del denaro. Speriamo di instillare un momento di riflessione in tutti i partecipanti e ringrazio tutti gli attori che hanno reso possibile questo evento".

"Con il progetto 'Battiti' - commenta l'assessora alla Legalità Valentina Torrini - abbiamo ospitato negli anni protagonisti illustri, che hanno stimolato nel pubblico partecipante profonde riflessioni sui concetti di legalità, moralità, anticorruzione e lotte alle mafie. Abbiamo coinvolto gli amministratori e la cittadinanza, dando centralità alla delega sulla legalità nelle politiche dell'amministrazione e vogliamo che tutto ciò prosegua e si consolidi, perché è necessario mantenere alta l'attenzione sul tema della legalità, come ci insegna la stessa vicenda della 429 e uno dei nostri obiettivi è la diffusione della cultura della legalità, di cui il Comune deve essere il motore. Ringrazio tutti gli uffici che negli anni hanno contribuito a realizzare un ricco cartellone di eventi, dal Servizio Cultura, turismo e Suev e dal Servizio Biblioteca, Beni culturali, Archivio storico e giovani oltre al Servizio Risorse Umane in collaborazione con Avviso Pubblico, assieme a dipendenti e amministratori per la parte della formazione".


INFO - Per informazioni inviare una mail all'indirizzo cultura@comune.empoli.fi.it, oppure contattare il numero telefonico 0571 75
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