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Buon compleanno Luciana: non facevi proclami, davi risposte

21-12-2025 00:13 - Primo piano
di Gianni Assirelli

Ciao Luciana,
oggi è il tuo compleanno, dai, posso dire gli anni che compi? Non ti sei mai fatta il problema: soffi su 66 candeline.

Ricordo ancora quando ti ho conosciuta a casa della famiglia Iacopini: io giocavo a basket con Massimo (e quello bravo ero io ndr, scherzo!) e tu eri la “fidanzatina”, si diceva così allora, di Stefano detto “il Serio”, ottimo musicista, fratello di Massimo. Ricordo anche come eri vestita: con il maglioncino e le Clark ai piedi, di moda a metà degli anni '70 nelle ragazze di sinistra che volevano però mantenere una certa eleganza. Già eri in politica, non ricordo con quale ruolo. Eri carina, mi piacevi, come mi piaceva quel gruppo che mi fece conoscere le canzoni di Edoardo Bennato, fra band musicali, incontri politici e la speranza di poter cambiare il mondo.

Hai fatto piangere lacrime amare alle tue coetanee quando conquistasti il cuore di Paolo Peruzzi, tuo marito, allora considerato uno dei ragazzi più belli e affascinanti di Empoli. Ho sentito con le mie orecchie le frasi di invidia. Qualcuna, te l'ho detto tante volte ridendo, non te l'ha ancora perdonata. Il vostro è un bellissimo amore.

Poi hai continuato il tuo impegno politico, in comune, in regione. Nel 1990 la rivista Toscana Oggi ti inserì fra le giovani donne più promettenti della provincia di Firenze, ma il tuo sogno era fare il sindaco di Empoli, cosa in cui riuscisti nel 2004 con il 59,25% di preferenze, nonostante per la prima volta ci fosse un candidato a destra e uno a sinistra: quel Massimo Marconcini detto Haller che godeva di molta popolarità. Cinque anni dopo il prof. Gracci quasi ti portò al ballottaggio che evitasti per un soffio.

Sei stata un ottimo sindaco: poche parole molti fatti; non c'erano i social, ma li avresti scansati; il fotografo ti dava fastidio. Non facevi proclami, davi risposte. Hai passato senza scossoni la crisi del 2008, realizzato il Centro Commerciale, evitato che la più grande azienda si trasferisse altrove, hai acceso solo le luci …. di casa.

Negli anni del tuo governo ero l'incaricato dell'Empoli FC per i rapporti con le istituzioni e praticamente fra Serie A, Coppa Uefa, gare delle Nazionali ecc. i nostri incontri erano settimanali. Abbiamo sempre trovato le soluzioni migliori che costassero meno. Il nostro “feeling” (istituzionale certo!) era talmente alto che il presidente Corsi quando rientravo in sede mi chiedeva se “ero stato a trovare la mia fidanzata”. Un giorno, sul punto, gli facemmo uno scherzo e ci ridemmo tutta la sera.

Voglio salutarti ricordando un episodio accaduto nell'intervallo della “storica” partita Empoli-Vicenza. Ti presentai Abodi, allora presidente di Serie B, che vedendo la nostra confidenza ti chiese: “chissà quanti piaceri le ha chiesto”. Tu rispondesti: “veramente non mi ha mai chiesto niente” E io di chiusura: “tanto non me li avresti fatti!”. Abodi mi disse che in quello scambio di battute c'era nascosto il segreto della Città di Empoli: amicizia, stima, rispetto.

Buon compleanno Luciana