News
percorso: Home > News > Politica

Buongiorno Empoli e l'accordo Unicoop-Misericordia: "Sanità di prossimità o privatizzazione mascherata?"

03-12-2025 16:15 - Politica
L’inaugurazione del nuovo centro sanitario privato negli spazi ristrutturati sopra la Coop di via Susini, presentato nei giorni scorsi dalla Misericordia come “progetto pilota” e “sanità di prossimità”, ha acceso un dibattito che va ben oltre la semplice apertura di un nuovo ambulatorio. A sollevarlo è Buongiorno Empoli, gruppo di opposizione in consiglio comunale, che in una nota mette in fila dubbi e critiche su ciò che definisce «un modello di welfare che rischia di generare un profondo equivoco» .

Secondo il gruppo, dietro le formule rassicuranti che accompagnano il progetto – “vicino ai cittadini”, “nuovo modello di welfare territoriale”, “insieme per la salute del territorio” – si nasconde un dato semplice e finora poco esplicitato: si tratta di un centro totalmente privato, con prestazioni a pagamento diretto, che non rientrano nella rete del Servizio Sanitario Regionale .

A preoccupare Buongiorno Empoli è soprattutto il modo in cui il concetto di “sanità di prossimità” viene utilizzato. Perché – sostengono – quella definizione appartiene al mondo pubblico: Case della Comunità, assistenza domiciliare, presa in carico dei fragili. «Non coincide con ambulatori privati, per quanto a prezzi accessibili», si legge nella nota, ricordando che le prestazioni del servizio pubblico non possono essere scontate o vendute in pacchetti commerciali .

Una tendenza regionale che si ripete Non è solo una questione locale, avvertono. L’apertura del nuovo polo sanitario viene interpretata come l’ennesimo tassello di una tendenza già in corso in tutta la Toscana: la crescita degli operatori privati a fronte di un indebolimento del sistema pubblico, schiacciato da anni di sottofinanziamento e carenze di personale e diagnostica .

Il rischio? Una “sanità a punti”, nella quale chi può permetterselo accede subito a visite ed esami, mentre gli altri restano imprigionati nelle lunghe liste d’attesa. Liste che spesso costringono la stessa ASL ad acquistare prestazioni dai privati, alimentando un circolo vizioso che non prevede la presa in carico complessiva dei pazienti, ma solo l’erogazione di singoli esami a scopo di profitto .

Non è passata inosservata neppure la presenza di sindaco, ex sindaco ed esponenti del Partito Democratico all’inaugurazione. Un sostegno istituzionale che, secondo Buongiorno Empoli, appare «incomprensibile» di fronte a un servizio che non rappresenta un potenziamento dell’offerta pubblica, ma un ampliamento del mercato sanitario privato, spesso presentato come “privato sociale” per renderlo più digeribile ai cittadini .

Secondo la nota, se il centro dovesse in futuro attivare convenzioni con l’ASL, ci si troverebbe davanti all’ennesimo passo verso un sistema pubblico che compra prestazioni dai privati invece di rafforzare sé stesso. Un processo che – denunciano – sottrae risorse alle strutture pubbliche già impoverite .

Le alternative proposte Buongiorno Empoli sostiene che le risorse destinate alle convenzioni potrebbero invece essere investite per:

  • modernizzare le apparecchiature diagnostiche pubbliche
  • assumere personale medico e sanitario
  • migliorare le retribuzioni di chi è già in servizio
  • investire nella prevenzione sul territorio

Solo così, affermano, si può parlare seriamente di Case della Comunità, welfare territoriale e sanità di prossimità.

La nota si conclude con un monito: la destra porta apertamente avanti un disegno di smantellamento del SSN, ma «sarebbe intellettualmente disonesto ignorare le responsabilità del centrosinistra», sia in Toscana che a livello nazionale, per anni di tagli e vincoli sulle assunzioni .