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Buongiorno Empoli: "No tecnico e non politico all'accorpamento"

25-07-2025 14:24 - Politica
In primo luogo, non ci aspettavamo nulla di diverso dalla maggioranza: per questo motivo non siamo rimasti sorpresi dalla bocciatura della proposta di accorpamento dei referendum con le elezioni regionali.

Riteniamo si tratti di un'occasione persa, oltre che di un aggravio di costi che, pur non quantificabile con precisione in questo momento, peserà negativamente sul bilancio comunale. La domanda che vogliamo porre è la seguente: è normale spendere due volte per seggi, scrutatori, forze di polizia, occupazione di istituti scolastici o di altre strutture, pur di marginalizzare un referendum richiesto da oltre 4.000 cittadini empolesi? Troviamo significativo — e purtroppo ormai ricorrente — che, come sempre accade tra le forze neoliberiste presenti in Consiglio Comunale, sia in maggioranza che all'opposizione, ci si nasconda dietro pareri tecnici, senza avere il coraggio di esprimere apertamente le proprie idee e assumersi la responsabilità politica delle scelte fatte, siano esse giuste o sbagliate.

Comprendiamo che questo sia lo “spirito del tempo”, ma riteniamo che un po' di onestà intellettuale non guasterebbe a nessun livello. Ci sembra inoltre contraddittorio che la stessa maggioranza che oggi ha votato contro l'accorpamento, abbia invece fatto di tutto, giustamente, per accorpare i cinque referendum promossi da CGIL e ARCI con il primo turno delle scorse elezioni amministrative. Allo stesso modo, ci pare curioso che sia considerato del tutto legittimo votare contemporaneamente per Senato e Camera (pur con due corpi elettorali distinti), ma non per un referendum comunale e le elezioni regionali.

In ultimo — ma non per importanza — vogliamo rispondere al comunicato stampa di AVS Empoli. Ci congratuliamo innanzitutto per la scelta di partecipare attivamente al raggiungimento dell'obiettivo referendario, e auspichiamo sinceramente di vedervi presenti e concretamente impegnati durante la campagna. Leggiamo nel comunicato “continueremo però nel frattempo la nostra battaglia all'interno della compagine di maggioranza per arrivare il prima possibile al risultato della non quotazione in borsa della Multiutility, un risultato che per noi rimane stella polare del nostro agire politico locale.”

Bene, ne siamo contenti e condividiamo con voi questo vostro intento, però riteniamo che il Consiglio Comunale debba essere per sua natura la prima sede e la più adeguata per raggiungere tali scopi. Per questo motivo la richiesta dell'accorpamento è stata presentata in quella sede e ci dispiace che a chi ha dichiarato di avere lo stesso obiettivo sia bastata una spiegazione tecnica a sorreggere il rifiuto della amministrazione, quando le scelte nate in ambito comunale hanno sempre una natura politica, non foss'altro per il fatto che politiche sociali sono sempre le conseguenze delle decisioni stesse. E' per questo motivo che ribadiamo come sia diritto della cittadinanza poter conoscere, assistere e valutare i meccanismi e le dinamiche che portano alle scelte di chi ci amministra, e per questo il nostro impegno tenderà sempre verso quella direzione.

In conclusione, chiediamo a Sinistra Italiana di usare le parole nel loro significato reale, e non solo perché “di moda”. Non ci sembra rispettoso che un partito che conserva il termine “Sinistra” nel suo nome definisca “populista” un'altra formazione di sinistra, soltanto perché non comprende (o non condivide) le ragioni espresse da quest'ultima.


Fonte: Ufficio stampa