Campo largo a sinistra, come reagiranno i Cinque stelle empolesi?
27-07-2025 20:15 - Politica
E' vero che manca ancora l'ufficialità, così come del nome del candidato ed addirittura della data delle elezioni, ma le notizie degli ultimi giorni che danno ormai certo il campo largo a sinistra a sostegno di Eugenio Giani fanno sorgere una domanda: come si muoverà nell'Empolese il Movimento 5 stelle che si trova a braccetto con chi combatte politicamente da sempre e dal quale è diviso su temi rilevanti? Per restare all'ultimo motivo di scontro, basta tornare al consiglio comunale di mercoledì ed alla vicenda dall'accorpamento di referendum sulla quotazione dell'acqua in borsa e regionali, per capire quanto distanti siano le posizioni di chi in via Giuseppe del Papa siede sui banchi della maggioranza e chi in quelli dell'opposizione a sinistra a braccetto con Buongiorno Empoli.
Partiamo da un paio di cose certe. La prima è che, se a livello regionale c'è naturalmente la volontà di andare assieme alle urne per avere poi più peso nel governo della regione (un assessore arriverà sicuramente) a quello locale la sensazione che gli esponenti del Movimento hanno sempre dato è quella di pensare solo ai temi sul tappeto, senza preoccuparsi minimamente di altro, men che meno di poltrone ed incarichi. La seconda è che di questo si discute da tempo all'interno dei gruppi territoriali. E, da quanto finora trapelato, la posizione è rigida. In occasione dell'assemblea regionale di Prato dello scorso 12 aprile, i pentastellati empolesi diffusero anche un comunicato stampa piuttosto chiaro in merito. Oltre all'elenco dei punti sui quali gli uomini di Conte si sono sempre impegnati, si legge anche: “la nostra natura di progressisti indipendenti ha prodotto una strategica alleanza con le forze locali di sinistra, rappresentando la vera opposizione alle politiche neoliberiste da sempre attuate dal PD nei nostri territori”.
E' vero che dal 12 aprile di acqua sotto ai ponti della politica ne è scorsa tanta e che c'è una disciplina di partito da rispettare, ma la domanda resta: come reagirà nell'Empolese il Movimento 5 stelle? Come riusciranno la consigliera regionale Irene Galletti e l'onorevole Andrea Quartini a far ‘digerire' Giani e l'alleanza col Pd a chi questo partito combatte da sempre?
Partiamo da un paio di cose certe. La prima è che, se a livello regionale c'è naturalmente la volontà di andare assieme alle urne per avere poi più peso nel governo della regione (un assessore arriverà sicuramente) a quello locale la sensazione che gli esponenti del Movimento hanno sempre dato è quella di pensare solo ai temi sul tappeto, senza preoccuparsi minimamente di altro, men che meno di poltrone ed incarichi. La seconda è che di questo si discute da tempo all'interno dei gruppi territoriali. E, da quanto finora trapelato, la posizione è rigida. In occasione dell'assemblea regionale di Prato dello scorso 12 aprile, i pentastellati empolesi diffusero anche un comunicato stampa piuttosto chiaro in merito. Oltre all'elenco dei punti sui quali gli uomini di Conte si sono sempre impegnati, si legge anche: “la nostra natura di progressisti indipendenti ha prodotto una strategica alleanza con le forze locali di sinistra, rappresentando la vera opposizione alle politiche neoliberiste da sempre attuate dal PD nei nostri territori”.
E' vero che dal 12 aprile di acqua sotto ai ponti della politica ne è scorsa tanta e che c'è una disciplina di partito da rispettare, ma la domanda resta: come reagirà nell'Empolese il Movimento 5 stelle? Come riusciranno la consigliera regionale Irene Galletti e l'onorevole Andrea Quartini a far ‘digerire' Giani e l'alleanza col Pd a chi questo partito combatte da sempre?