Cantini (Fdi): "L'odg di Sinistra italiana non impedirà l'approdo in Borsa"
06-10-2025 09:01 - Opinioni
di Isacco Cantini*
La realtà è che la delibera n. 93/2022, approvata quando il sindaco del PD era Brenda Barnini, contiene l'opzione della quotazione in Borsa e non è mai stata annullata. L'ordine del giorno votato il 29 settembre dalla maggioranza che sostiene il sindaco PD Mantellassi, infatti, è un atto di indirizzo politico che impegna l'attuale sindaco a non dare corso a quella scelta, ma non ha alcun effetto di “sterilizzazione” di una delibera che resta vigente e pienamente efficace. Una sorta di probatio diabolica per sostenere con il proprio elettorato che un ordine del giorno possa determinare le scelte industriali di una società come una multiutility, dato che già altre forze politiche avevano contestato l'efficacia della medesima previsione di “non expedit” che Mantellassi aveva previsto nel suo programma elettorale.
Va ricordato, inoltre, che fino al 2029 la quotazione in Borsa non è comunque prevista, ma non certo per merito dell'ordine del giorno di Sinistra Italiana. A escluderla è stato il piano industriale 2025-2029 presentato dalla società che da Alia ha assunto il nome Plures: un piano da 2,5 miliardi che non contempla aumenti di capitale né la quotazione in Borsa almeno fino al 2029. È il piano industriale, quindi, non un atto del Consiglio comunale, a definire questo scenario.
Fratelli d'Italia continuerà a valutare caso per caso, sui numeri e con trasparenza, ciò che è nell'interesse dei cittadini: qualità dei servizi, investimenti, tariffe e sostenibilità del sistema. Senza pregiudizi ideologici né scorciatoie comunicative, ma con serietà e coerenza.
Nei giorni scorsi Sinistra Italiana ha presentato come una sorta di “vittoria politica” l'ordine del giorno approvato in Consiglio comunale a corredo della modifica della delibera n. 93/2022, sostenendo che con quell'atto la quotazione in Borsa dell'ex Multiutility Toscana – oggi Plures – sarebbe stata “sterilizzata”. È un'affermazione fuorviante, che rischia di confondere i cittadini sia sul piano giuridico sia su quello industriale.
La realtà è che la delibera n. 93/2022, approvata quando il sindaco del PD era Brenda Barnini, contiene l'opzione della quotazione in Borsa e non è mai stata annullata. L'ordine del giorno votato il 29 settembre dalla maggioranza che sostiene il sindaco PD Mantellassi, infatti, è un atto di indirizzo politico che impegna l'attuale sindaco a non dare corso a quella scelta, ma non ha alcun effetto di “sterilizzazione” di una delibera che resta vigente e pienamente efficace. Una sorta di probatio diabolica per sostenere con il proprio elettorato che un ordine del giorno possa determinare le scelte industriali di una società come una multiutility, dato che già altre forze politiche avevano contestato l'efficacia della medesima previsione di “non expedit” che Mantellassi aveva previsto nel suo programma elettorale.
Va ricordato, inoltre, che fino al 2029 la quotazione in Borsa non è comunque prevista, ma non certo per merito dell'ordine del giorno di Sinistra Italiana. A escluderla è stato il piano industriale 2025-2029 presentato dalla società che da Alia ha assunto il nome Plures: un piano da 2,5 miliardi che non contempla aumenti di capitale né la quotazione in Borsa almeno fino al 2029. È il piano industriale, quindi, non un atto del Consiglio comunale, a definire questo scenario.
Plures, ex Alia, resta una società pubblica partecipata da decine di Comuni, con Empoli che detiene solo una quota minoritaria – circa il 3,4% – e dunque non ha alcuna possibilità di imporre scelte unilaterali in caso di cambio di scenario. Premesso che in politica si può cambiare idea, stupisce tuttavia assistere all'atteggiamento di coloro che, ieri assessori nella giunta Barnini, presentarono la delibera 93/2022 con l'opzione Borsa, e oggi esultano perché avrebbero “sterilizzato” quella prospettiva. In questo contesto il Consiglio comunale ha approvato, anche con il voto favorevole di Fratelli d'Italia, la modifica tecnica che riporta in aula gli snodi sensibili del percorso Multiutility, garantendo così maggiore trasparenza e controllo democratico. Diversa invece la posizione sull'ordine del giorno di Sinistra Italiana, che ha voluto chiudere ideologicamente alla Borsa “a prescindere” e che Fratelli d'Italia ha respinto perché rinuncia in anticipo a una opzione che, se e quando supportata da condizioni industriali, regolatorie e di tutela dei servizi essenziali, potrebbe rappresentare uno strumento utile, non un fine in sé.
Oggi non c'è alcuna quotazione semplicemente perché Plures l'ha esclusa nel piano 2025-2029. Domani, se le condizioni cambiassero e un nuovo piano industriale la ritenesse utile per investimenti, efficienza e governance, la delibera 93/2022 – non essendo stata annullata – consentirebbe di riconsiderare l'opzione e riportarla in Consiglio per le scelte politiche del caso. La politica ha il dovere di parlare chiaro. Dire che un ordine del giorno “sterilizza” la quotazione è una narrazione che non regge alla prova dei documenti. La cornice reale è definita dal piano Plures 2025-2029, che oggi esclude la Borsa, e dalla delibera 93/2022, che mantiene l'opzione aperta. Questi repentini cambi di posizione – da entusiasmo ad anatema – sollevano un dubbio serio: c'è davvero consapevolezza dello strumento societario e delle sue implicazioni da parte di chi ieri lo sosteneva e oggi lo demonizza? E ancora: se con una dichiarazione di impegno scritta in un ordine del giorno si pensa di “sterilizzare” una delibera consiliare del 2022, allora nel 2029 – qualora cambiassero le condizioni politiche ritornando a quelle che esistevano nel 2022 – si potrà nuovamente ritornare a scegliere la quotazione in borsa con un altro ordine del giorno?
Fratelli d'Italia continuerà a valutare caso per caso, sui numeri e con trasparenza, ciò che è nell'interesse dei cittadini: qualità dei servizi, investimenti, tariffe e sostenibilità del sistema. Senza pregiudizi ideologici né scorciatoie comunicative, ma con serietà e coerenza.
* Responsabile Fratelli d'Italia Empoli