Carriero (Fdi): "Tomasi per una Toscana migliore"
11-08-2025 09:26 - Politica
La ricandidatura di Eugenio Giani alla guida della Regione Toscana non rappresenta soltanto un atto di continuità, ma il rischio concreto di ritrovarci di fronte ad altri cinque anni segnati dalle stesse criticità che oggi indeboliscono la nostra Regione e ne limitano le potenzialità.
Negli anni della sua presidenza, la Toscana ha visto peggiorare settori cruciali per la vita dei cittadini: una sanità pubblica sempre più in difficoltà, con liste d'attesa interminabili che costringono molti a rivolgersi al privato; infrastrutture bloccate da decenni; sicurezza urbana affidata quasi esclusivamente agli sforzi dei sindaci e delle forze dell'ordine locali, senza un vero piano regionale di prevenzione e contrasto; una burocrazia che soffoca investimenti e iniziative; disuguaglianze territoriali crescenti, che penalizzano in particolare le aree interne. Questa non è la Toscana che vogliamo.
Di fronte a questa stagnazione, c'è una sola vera alternativa: Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. In sette anni, Tomasi ha dimostrato che si può amministrare con concretezza, equilibrio e capacità di unire, andando oltre le appartenenze politiche: senza bisogno di ritagliare le foto in cui, da sindaco, ospitava il presidente della regione o coprire quest'ultimo con bandiere sventolanti sui social.
La storia amministrativa di Alessandro Tomasi è segnata da passaggi elettorali di grande rilievo. Nel 2017 conquista Palazzo di Giano al ballottaggio con il 54,28% dei voti, battendo il sindaco uscente Samuele Bertinelli e diventando così il primo sindaco di centrodestra nella storia repubblicana di Pistoia. Cinque anni più tardi, nel 2022, arriva una conferma ancora più significativa: Tomasi viene rieletto già al primo turno, con il 51,49% delle preferenze, un risultato che testimonia non solo la fiducia dei suoi elettori, ma anche la capacità di allargare il consenso ben oltre i confini della propria area politica. A rafforzare questa immagine c'è il Governance Poll 2025 de Il Sole 24 Ore, realizzato da Noto Sondaggi, che lo incorona come il sindaco più apprezzato della Toscana con un gradimento del 57%, piazzandolo al 19° posto su 97 amministratori italiani.
Molti dei tratti distintivi del suo mandato – dalla sicurezza urbana alla valorizzazione della cultura, dalla cura costante della città al rigore dei conti – emergono dai resoconti giornalistici e dalla cronaca amministrativa locale, quindi non da fonti di partito. Pur senza clamori mediatici, il crescente consenso registrato negli anni è la prova di una capacità di governo percepita come efficace, concreta e inclusiva, capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini e di ottenere stima anche da chi non condivide il suo schieramento politico.
Ma la grande forza di Alessandro Tomasi è ciò che tutti, amici e avversari, non possono non riconoscergli: una grande capacità di dialogo e ascolto. Il suo è un rapporto costante con cittadini, comitati, associazioni e categorie economiche, anche con chi appartiene al centrosinistra, guadagnandosi rispetto e credibilità trasversale. Amministrare significa ascoltare, decidere e realizzare, non limitarsi a presenziare, inaugurare o moltiplicare annunci. Mentre Giani ha improntato la sua presidenza su una gestione centralistica e autoreferenziale, Tomasi ha dimostrato di saper trasformare idee in azioni e azioni in risultati concreti, tangibili e misurabili.
La Toscana del futuro deve essere più sicura, competitiva e vicina ai cittadini. Per riuscirci serve una guida capace di unire, non di dividere; capace di guardare avanti senza restare imprigionata nei meccanismi di potere che hanno bloccato la nostra regione per decenni. Tomasi, a Pistoia, ha dimostrato che il buongoverno è possibile, che la politica può essere pragmatica e che le differenze ideologiche non sono un ostacolo quando si lavora per il bene comune.
Come capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Comunale a Empoli e come Presidente di Gioventù Nazionale Empoli, sono convinto che Alessandro Tomasi sia l'unica vera alternativa per una Toscana migliore. Non è solo una questione di cambiare il presidente della Regione: è una questione di cambiare metodo, passando dalla politica degli annunci alla politica dei risultati.
Fonte: Ufficio stampa
Negli anni della sua presidenza, la Toscana ha visto peggiorare settori cruciali per la vita dei cittadini: una sanità pubblica sempre più in difficoltà, con liste d'attesa interminabili che costringono molti a rivolgersi al privato; infrastrutture bloccate da decenni; sicurezza urbana affidata quasi esclusivamente agli sforzi dei sindaci e delle forze dell'ordine locali, senza un vero piano regionale di prevenzione e contrasto; una burocrazia che soffoca investimenti e iniziative; disuguaglianze territoriali crescenti, che penalizzano in particolare le aree interne. Questa non è la Toscana che vogliamo.
Di fronte a questa stagnazione, c'è una sola vera alternativa: Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia. In sette anni, Tomasi ha dimostrato che si può amministrare con concretezza, equilibrio e capacità di unire, andando oltre le appartenenze politiche: senza bisogno di ritagliare le foto in cui, da sindaco, ospitava il presidente della regione o coprire quest'ultimo con bandiere sventolanti sui social.
La storia amministrativa di Alessandro Tomasi è segnata da passaggi elettorali di grande rilievo. Nel 2017 conquista Palazzo di Giano al ballottaggio con il 54,28% dei voti, battendo il sindaco uscente Samuele Bertinelli e diventando così il primo sindaco di centrodestra nella storia repubblicana di Pistoia. Cinque anni più tardi, nel 2022, arriva una conferma ancora più significativa: Tomasi viene rieletto già al primo turno, con il 51,49% delle preferenze, un risultato che testimonia non solo la fiducia dei suoi elettori, ma anche la capacità di allargare il consenso ben oltre i confini della propria area politica. A rafforzare questa immagine c'è il Governance Poll 2025 de Il Sole 24 Ore, realizzato da Noto Sondaggi, che lo incorona come il sindaco più apprezzato della Toscana con un gradimento del 57%, piazzandolo al 19° posto su 97 amministratori italiani.
Molti dei tratti distintivi del suo mandato – dalla sicurezza urbana alla valorizzazione della cultura, dalla cura costante della città al rigore dei conti – emergono dai resoconti giornalistici e dalla cronaca amministrativa locale, quindi non da fonti di partito. Pur senza clamori mediatici, il crescente consenso registrato negli anni è la prova di una capacità di governo percepita come efficace, concreta e inclusiva, capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini e di ottenere stima anche da chi non condivide il suo schieramento politico.
Ma la grande forza di Alessandro Tomasi è ciò che tutti, amici e avversari, non possono non riconoscergli: una grande capacità di dialogo e ascolto. Il suo è un rapporto costante con cittadini, comitati, associazioni e categorie economiche, anche con chi appartiene al centrosinistra, guadagnandosi rispetto e credibilità trasversale. Amministrare significa ascoltare, decidere e realizzare, non limitarsi a presenziare, inaugurare o moltiplicare annunci. Mentre Giani ha improntato la sua presidenza su una gestione centralistica e autoreferenziale, Tomasi ha dimostrato di saper trasformare idee in azioni e azioni in risultati concreti, tangibili e misurabili.
La Toscana del futuro deve essere più sicura, competitiva e vicina ai cittadini. Per riuscirci serve una guida capace di unire, non di dividere; capace di guardare avanti senza restare imprigionata nei meccanismi di potere che hanno bloccato la nostra regione per decenni. Tomasi, a Pistoia, ha dimostrato che il buongoverno è possibile, che la politica può essere pragmatica e che le differenze ideologiche non sono un ostacolo quando si lavora per il bene comune.
Come capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Comunale a Empoli e come Presidente di Gioventù Nazionale Empoli, sono convinto che Alessandro Tomasi sia l'unica vera alternativa per una Toscana migliore. Non è solo una questione di cambiare il presidente della Regione: è una questione di cambiare metodo, passando dalla politica degli annunci alla politica dei risultati.
La Toscana merita un presidente che, come Tomasi, sappia unire visione, concretezza e capacità di ascolto. E noi, da Empoli, siamo pronti a sostenerlo con determinazione e convinzione.
COSIMO CARRIERO
Gioventù Nazionale
Fratelli d'Italia
E M P O L I
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Fratelli d'Italia
E M P O L I
Fonte: Ufficio stampa