Castelfiorentino riscopre la storia delle sue donne: dalla Resistenza al diritto di voto
13-11-2025 14:47 - Circondiario
Un viaggio nella memoria al femminile per raccontare la storia meno conosciuta delle donne di Castelfiorentino, protagoniste della Resistenza e del secondo dopoguerra. È questo l’obiettivo del progetto promosso dal Comune, che nei prossimi mesi realizzerà una ricerca storica dedicata al ruolo delle donne nel periodo compreso tra la lotta di Liberazione e la ricostruzione del Paese. Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del bando sui “progetti per la tutela del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza”, culminerà con una mostra fotografica e documentaria e una rassegna cinematografica previste per marzo 2026, in occasione dell’80° anniversario del primo voto delle donne in Italia (1946-2026). L’iniziativa intende valorizzare una pagina di storia spesso trascurata o relegata ai margini delle narrazioni ufficiali, quella delle donne che contribuirono in modo decisivo alla Resistenza, spesso rischiando la vita come staffette o partecipando attivamente ai Gruppi di Azione Patriottica (GAP). Tra loro spiccano figure come Lea Arzilli e Rosa Masini, entrambe componenti dei GAP e poi elette nel nuovo Consiglio comunale del 1946, con Lea Arzilli che ricoprì anche la carica di assessora. La ricerca approfondirà anche il ruolo delle donne nella rinascita politica e sociale del dopoguerra, dal loro impegno nei partiti e nelle associazioni come l’UDI, fino alla ricostruzione economica e alla nascita di un’emancipazione “di fatto”, anticipatrice di quella giuridica e sociale dei decenni successivi. Al termine del percorso di ricerca sarà allestita una mostra che raccoglierà fotografie, documenti e testimonianze, affiancata da una rassegna cinematografica che racconterà il ruolo delle donne nella Resistenza, all’Assemblea Costituente e nella società italiana del dopoguerra. “Siamo felici – ha dichiarato l’assessora con delega alla Memoria Marta Longaresi – che la Regione Toscana abbia riconosciuto la validità del nostro progetto, che ci permette di colmare una lacuna storica e di valorizzare l’apporto femminile alla lotta di liberazione, alla partecipazione democratica e alla ricostruzione del nostro territorio. È una pagina in gran parte ancora da scrivere, ma fondamentale per comprendere le radici delle battaglie per la piena emancipazione della donna”. Il progetto, ideato e promosso dal Comune di Castelfiorentino, si avvale della collaborazione della Fondazione Teatro del Popolo, dell’ANPI, del Circolo del Cinema “Angelo Azzurro”, dell’associazione culturale “La Stanza Rossa”, della DPI CGIL Lega Castelfiorentino, dell’Istituto Comprensivo e dell’Istituto Superiore F. Enriques.
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