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Cavavoglie, quando il nome è una promessa mantenuta

21-12-2025 17:49 - Lifestyle
Con questa rubrica, Clebs.it apre una finestra sui ristoranti, le osterie e le trattorie dell'Empolese-Valdelsa, raccontati con sguardo autentico e curiosità sincera. Non una guida, non voti né classifiche, ma piccole fotografie di luoghi, persone e sapori: storie di cucina e di territorio, osservate con l'occhio di chi conosce bene il mondo della ristorazione ma ama ancora farsi sorprendere da un piatto semplice e vero.Le recensioni sono firmate da “L'uomo è ciò che mangia”, pseudonimo scelto dall'autore per preservare la libertà di giudizio e lo spirito indipendente che da sempre caratterizzano le migliori tradizioni del giornalismo gastronomico. Ogni uscita sarà un invito a scoprire un angolo di gusto del nostro territorio, con rispetto, passione e una buona dose di curiosità.


Cavavoglie. Che bel nome per un ristorante! Ti viene voglia di sederti per toglierti qualche sfizio. Anche se per togliersi degli sfizi ci vuole una buona qualità sia nell’accoglienza che nei piatti serviti. Cavavoglie si propone, oltre che nel nome anche nella definizione aggiunta di Insolita Degusteria, come un locale che riesce a soddisfare le aspettative.

Siamo a Fucecchio in un’area un tempo industriale ed oggi dedicata a servizi di vario genere, spazi un po’ anonimi, di periferia. Ci sono ristoranti che puntano molto sulla loro posizione fisica cercando di avvicinarsi il più possibile alla clientela ed altri che puntano sulla tipicità della struttura. Ci sono poi quelli che nascono forse per necessità in aree più periferiche e siamo stati anche in quelli sorti in aree industriali. Alla fine per il successo conta la capacità di essere conosciuti e riconosciuti come capaci di offrire un buon livello di servizio.

Gli arredi di Cavavoglie sono semplici ma scelti con cura con anche un dehors esterno molto piacevole nella buona stagione rendono subito accogliente il sedersi a tavola. Quello che abbiamo più apprezzato è l’accoglienza del personale e la sua capacità di presentarsi con professionalità e con un bel sorriso che invoglia a sedersi e a prepararsi a gustare le proposte.

Qui si potrebbe aprire un dibattito sulla scelta fatta da molti locali di usare denominazioni particolari per i propri piatti. Ma atteniamoci ai piatti e a quanto ci sono piaciuti. A Cavavoglie gli antipasti si chiamano “i nostri principi” e i fegatini di pollo “ci vuole fegato” (a partire da un piatto di origine cinese gyoza) oppure “cavoli amari”, un cannolino siciliano con cavolfiore e gambero rosso. L’originalità dei nomi non vuole confondere ma incuriosire, garantendo comunque una proposta che non è solo formalmente originale.

I primi piatti propongono sempre accostamenti articolati ed anche forse azzardati ma il risultato finale è positivo riuscendo a garantire un equilibrio di sapori e un piacere alla vista. Ravioli all’anatra con parmigiano e mirtilli (“il brutto anatroccolo”), Carnaroli Acquerello con baccalà e peperone crusco (“Basilicata coast to coast”) sono alcune proposte.

I secondi prevedono sia carne che pesce. Baccalà in crosta di lardo (“contrasti”), battuta di manzo e crudo di gamberi (“nudo e crudo”) e lombo di coniglio ripieno di capperi ed acciughe (“coniglio coraggioso”) sono alcune delle offerte.
Data l’attenzione alla sostenibilità il menù varia al variare delle stagioni.
Nonostante l’evidente sforzo della cucina nella cura della preparazione, i prezzi sono molto contenuti con una piccola ma intelligente offerta di vini.
Insomma un posto dove potrete stare bene.

L'uomo è ciò che mangia