Centrodestra per Empoli: alluvione, il sindaco non può tacere!
05-04-2025 08:22 - Politica
"Davanti ai drammatici allagamenti che hanno colpito le frazioni di Ponzano, Carraia, Corniola e Santa Maria, l'amministrazione comunale non può continuare a tacere." È quanto affermano Andrea Poggianti e Gabriele Chiavacci, rispettivamente Capogruppo e Vicecapogruppo del Centrodestra per Empoli, che hanno presentato un'interrogazione urgente per chiedere conto al Sindaco Mantellassi e alla Giunta di quanto non sia stato fatto verosimilmente prima, durante e dopo l'emergenza del 14 e 15 marzo 2025.
Il maltempo, il tracimare delle fogne e una falla nell'argine del torrente Orme, ma anche nel rio tombato dei Cappuccini, hanno provocato danni ingenti a famiglie, attività economiche e infrastrutture. Ma a far discutere è soprattutto la gestione dell'emergenza e l'assenza di comunicazioni tempestive alla cittadinanza.
«Vogliamo sapere – dichiarano Poggianti e Chiavacci – chi è responsabile della manutenzione delle opere idrauliche, perché non è stato dato l'allarme in tempo, se le cateratte hanno funzionato regolarmente e perché non è stato disposto un ordine di evacuazione nelle zone poi completamente allagate dopo circa sei ore dalla falla nell'argine e l'arrivo consistente dell'acqua dalle fognature. Qualcuno dovrà rispondere anche delle condizioni della rete fognaria e degli argini, della presenza di cedimenti e tane di animali, e di come sia stato possibile che l'acqua abbia continuato a salire fino a tarda sera.»
L'interrogazione si concentra anche sul futuro: il Centrodestra per Empoli chiede garanzie sui ristori per cittadini e commercianti, sull'apertura di uno sportello dedicato, su tempi certi per gli indennizzi e su una soglia minima garantita per ciascuna unità immobiliare colpita di almeno tremila euro.
«Chiediamo trasparenza, assunzione di responsabilità e risposte concrete. Il Sindaco non può nascondersi dietro la retorica dell'imprevedibilità: questa alluvione era evitabile, e se non lo era, i cittadini dovevano essere messi in sicurezza. Il silenzio istituzionale è inaccettabile», concludono i consiglieri.
Il gruppo consiliare Centrodestra per Empoli continuerà a vigilare, a incalzare la Giunta e a difendere i diritti di chi ha perso tutto o quasi nell'ennesima emergenza, terza alluvione in cinque anni, senza la dovuta cognizione di causa del territorio.
Il maltempo, il tracimare delle fogne e una falla nell'argine del torrente Orme, ma anche nel rio tombato dei Cappuccini, hanno provocato danni ingenti a famiglie, attività economiche e infrastrutture. Ma a far discutere è soprattutto la gestione dell'emergenza e l'assenza di comunicazioni tempestive alla cittadinanza.
«Vogliamo sapere – dichiarano Poggianti e Chiavacci – chi è responsabile della manutenzione delle opere idrauliche, perché non è stato dato l'allarme in tempo, se le cateratte hanno funzionato regolarmente e perché non è stato disposto un ordine di evacuazione nelle zone poi completamente allagate dopo circa sei ore dalla falla nell'argine e l'arrivo consistente dell'acqua dalle fognature. Qualcuno dovrà rispondere anche delle condizioni della rete fognaria e degli argini, della presenza di cedimenti e tane di animali, e di come sia stato possibile che l'acqua abbia continuato a salire fino a tarda sera.»
L'interrogazione si concentra anche sul futuro: il Centrodestra per Empoli chiede garanzie sui ristori per cittadini e commercianti, sull'apertura di uno sportello dedicato, su tempi certi per gli indennizzi e su una soglia minima garantita per ciascuna unità immobiliare colpita di almeno tremila euro.
«Chiediamo trasparenza, assunzione di responsabilità e risposte concrete. Il Sindaco non può nascondersi dietro la retorica dell'imprevedibilità: questa alluvione era evitabile, e se non lo era, i cittadini dovevano essere messi in sicurezza. Il silenzio istituzionale è inaccettabile», concludono i consiglieri.
Il gruppo consiliare Centrodestra per Empoli continuerà a vigilare, a incalzare la Giunta e a difendere i diritti di chi ha perso tutto o quasi nell'ennesima emergenza, terza alluvione in cinque anni, senza la dovuta cognizione di causa del territorio.
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