Centrodestra Vinci: partecipazione convinta al 25 aprile
26-04-2025 09:41 - Circondiario
In occasione delle celebrazioni del 25 aprile, desideriamo ribadire la nostra partecipazione convinta, come italiani e come uomini e donne liberi, nel ricordare una data fondamentale per la storia della nostra Repubblica. Anche quest'anno abbiamo scelto di esserci, nel pieno rispetto della memoria e del significato profondo della Liberazione.
Tuttavia, esprimiamo dispiacere per il fatto che la cerimonia non si sia conclusa, come sarebbe stato doveroso, con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, simbolo ufficiale della Repubblica Italiana, scelto dai Padri costituenti e da chi ha combattuto per la libertà. Al suo posto, è stata eseguita "Bella ciao", un canto legato a una specifica tradizione politica. Ricordiamo che "Fratelli d'Italia" è, per legge, l'inno nazionale: chi indossa la fascia tricolore dovrebbe sempre tenerlo a mente. Le istituzioni hanno un ruolo super partes e devono esprimere unità, non parzialità.
Riteniamo inoltre inopportuno che una giornata come il 25 aprile venga strumentalizzata per lanciare messaggi o attacchi, più o meno velati, contro il governo democraticamente eletto. Ogni accostamento, anche solo indiretto, tra regimi totalitari e le attuali istituzioni della Repubblica appare non solo azzardato, ma profondamente scorretto.
Il 25 aprile deve essere la festa di tutti, non appannaggio di una sola sensibilità politica. È un'occasione per trasmettere ai giovani il valore dell'unità nazionale, del tricolore, della libertà conquistata e custodita nelle forme della democrazia.
In tal senso, abbiamo particolarmente apprezzato le parole del presidente dell'ANPI, Giorgio Pedani, quando ha ricordato il valore del rispetto per la vita e la sofferenza della guerra civile, vissuta come un momento tragicamente divisivo per il nostro popolo. È da quel dolore che si deve partire per costruire un futuro più unito e consapevole.
Fonte: Ufficio stampa
Tuttavia, esprimiamo dispiacere per il fatto che la cerimonia non si sia conclusa, come sarebbe stato doveroso, con l'esecuzione dell'Inno di Mameli, simbolo ufficiale della Repubblica Italiana, scelto dai Padri costituenti e da chi ha combattuto per la libertà. Al suo posto, è stata eseguita "Bella ciao", un canto legato a una specifica tradizione politica. Ricordiamo che "Fratelli d'Italia" è, per legge, l'inno nazionale: chi indossa la fascia tricolore dovrebbe sempre tenerlo a mente. Le istituzioni hanno un ruolo super partes e devono esprimere unità, non parzialità.
Riteniamo inoltre inopportuno che una giornata come il 25 aprile venga strumentalizzata per lanciare messaggi o attacchi, più o meno velati, contro il governo democraticamente eletto. Ogni accostamento, anche solo indiretto, tra regimi totalitari e le attuali istituzioni della Repubblica appare non solo azzardato, ma profondamente scorretto.
Il 25 aprile deve essere la festa di tutti, non appannaggio di una sola sensibilità politica. È un'occasione per trasmettere ai giovani il valore dell'unità nazionale, del tricolore, della libertà conquistata e custodita nelle forme della democrazia.
In tal senso, abbiamo particolarmente apprezzato le parole del presidente dell'ANPI, Giorgio Pedani, quando ha ricordato il valore del rispetto per la vita e la sofferenza della guerra civile, vissuta come un momento tragicamente divisivo per il nostro popolo. È da quel dolore che si deve partire per costruire un futuro più unito e consapevole.
I Consiglieri comunali di centrodestra del Comune di Vinci: Alessandro Scipioni, Andrea Parri, Egidio Varrecchia e Manuela Mussetti
Fonte: Ufficio stampa