Cerreto-Vinci, in settecento marciano per la Pace
30-09-2025 10:56 - Circondiario
Sabato 27 settembre 2025, quasi 700 persone hanno partecipato alla Marcia per la Pace che ha attraversato le vie di Cerreto Guidi e Vinci, portando un messaggio di speranza e di denuncia contro il genocidio che si sta perpetrando a Gaza. Due cortei, partiti rispettivamente da Piazza Guido Masi a Vinci e Piazza Vittorio Emanuele II a Cerreto Guidi, si sono uniti al Circolo Arci di Toiano, un luogo simbolico per la continuazione di un cammino di solidarietà e impegno contro la violenza. La marcia ha coinvolto numerose associazioni della società civile, tra cui il Comitato organizzatore della Fiaccolata del 14 luglio, che comprende ben 88 associazioni, l'ANPI di Vinci, Il Fiume della Pace, il Circolo Arci Vitolini, la Consulta delle Donne di Vinci e molte altre realtà locali, nonché le delegazioni dei Comuni di Lamporecchio e Larciano, mostrando un impegno collettivo che trascende i confini comunali. Questo evento è stato una continuazione della fiaccolata svoltasi a luglio, in cui due cortei, uno con la bandiera palestinese e l’altro con quella della pace, si erano uniti per dare un segnale forte contro la guerra e la violenza. I due vessilli sono stati simbolicamente consegnati alle comunità di Cerreto Guidi e Vinci, che ora li custodiscono come testimoni di una staffetta umanitaria che non vuole fermarsi. Un momento particolarmente significativo della marcia è stato l’intervento di una famiglia palestinese che, dopo aver trovato rifugio a Empoli, ha raccontato la propria esperienza dolorosa legata agli eventi del 7 ottobre 2023, facendo risaltare la tragedia della disumanizzazione della guerra. Il sindaco di Vinci ha sottolineato come il conflitto non possa essere definito una "guerra di difesa" e ha parlato della privazione dell'infanzia, della perdita delle opportunità di crescita e della violenza che colpisce principalmente i più vulnerabili. Ha anche ribadito l'importanza dell'educazione alla pace, che deve partire dalle scuole, dalle famiglie, dalle associazioni e dalle istituzioni, affinché non si rimanga indifferenti di fronte a una tragedia che sta distruggendo vite umane. Il sindaco di Cerreto Guidi ha espresso il suo pieno sostegno alla causa, definendo la marcia un atto di responsabilità civica, un diritto che le nostre comunità hanno ereditato dalla lotta partigiana e dalla Costituzione, ma anche un dovere per continuare a dire no alla violenza e alla guerra che sta annientando un popolo. Ha poi lanciato un appello alle istituzioni nazionali ed europee affinché riconoscano la Palestina come stato sovrano e indipendente, un passo fondamentale per il raggiungimento della giustizia internazionale e della stabilità. Durante l'evento, è stata organizzata una raccolta fondi a favore di Alaa Ahmed, scrittore e poeta palestinese che si sta impegnando nel supporto delle famiglie costrette a fuggire dalle zone di Gaza nord verso Gaza sud, cercando di garantire loro una via di salvezza. La solidarietà dei partecipanti è stata tangibile, con numerosi contributi a sostegno di questa causa umanitaria. La marcia si è conclusa con un rinnovato impegno per la pace e una forte condanna di ogni forma di violenza. Le parole dei sindaci, le testimonianze della famiglia palestinese e il sostegno delle associazioni hanno dato vita a un evento che non si è limitato a una semplice manifestazione, ma che ha rappresentato un gesto di resistenza civile e morale contro ogni forma di oppressione. Il messaggio è chiaro: la pace non è un sogno irraggiungibile, ma un obiettivo che deve essere perseguito ogni giorno, nelle scuole, nelle piazze, nelle istituzioni, e che non può più essere ignorato. Come ha detto uno degli organizzatori dell'evento, "Questa marcia non è solo un atto simbolico, è un impegno concreto per un mondo migliore. Un mondo che non può più tollerare che persone innocenti vengano sacrificate in nome della guerra". In questo spirito di solidarietà, la marcia ha concluso il suo percorso con il rinnovo di un appello alle forze politiche e sociali: la pace è possibile, ma dobbiamo lottare per essa ogni giorno.