Comitato per un altro raddoppio: "incontri privati? no grazie"
27-02-2025 20:00 - Cronaca
Tornano ad alzarsi i toni riguardo al raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo. La notizia dei due incontri con Rfi che si terranno mercoledì 12 marzo e mercoledì 2 aprile rispettivamente alla casa del Popolo di Fontanella ed al circolo ricreativo culturale Arci di Brusciana non ha trovato l'approvazione del comitato che, con un post sulla propria pagina facebook, si è subito fatto sentire.
“O BRAVI – si legge - non solo, a distanza di quasi un anno dalla "promessa elettorale" dell'istituzione di una commissione aperta alla cittadinanza per concordare le modifiche possibili per attenuare il più possibile i disagi che deriveranno dai lavori per il raddoppio etc., ma ADDIRITTURA(!) viene cancellato in un sol colpo tutto il lavoro del Comitato "per un altro raddoppio" invitando i singoli cittadini a prenotarsi per incontri privati, per di più con procedure escludenti coloro che non hanno capacità "digitali", con prenotazioni on line. Conseguentemente che fine faranno le richieste/proposte illustrate nel documento presentato ormai 2 anni fa, al quale (evidentemente senza convinzione) l'illustrissimo sindaco di Empoli fece riferimento nell'assemblea del 5 novembre a Fontanella, promettendoci una ulteriore e approfondita discussione al momento che ci fosse stato il progetto esecutivo di dettaglio?” “Comunque, essendo noi, pervicacemente ottimisti- prosegue il post - ci immaginiamo che quanto promesso avverrà in un futuro prossimissimo e in tempo per apportare quelle misure indispensabili per attenuare i disagi detti, sia a lavoro eseguito che in fase di cantierizzazione”.
Concetto ribadito anche in un successivo post indirizzato al sindaco Mantellassi. “Carissimo signor sindaco, lei è liberissimo di organizzare il suo lavoro come meglio crede, ma non ci sentiamo rappresentati da questo suo approccio. Noi, come comitato di residenti, abbiamo offerto la nostra collaborazione per cercare di rappresentare gli interessi comuni delle nostre frazioni, abbiamo fatto proposte/richieste che Lei, facendo/ottenendo cose diverse (per noi non adeguate) da quelle da noi richieste, pretende l'approvazione acritica. Noi non ci stiamo”.