Consiglio comunale il 27 agosto, Tpe: "referendum il 19 ottobre"
01-08-2025 12:00 - Politica
Sarà mercoledì 27 agosto la prossima seduta del consiglio comunale. Lo ha deciso ieri sera la capigruppo che si è riunita per fare il punto prima della pausa estiva. La data riveste importanza alla luce della famosa questione dell'accorpamento del referendum per l'acqua pubblica alle elezioni regionali, con la mozione non discussa nell'ultima seduta con lo strascico di polemiche e prese di posizione che ne sono seguite.
Al di là della discussione della mozione, visto che servono 60 giorni per indire il referendum, ipotizzando per il 12 ottobre la data dell'appuntamento con le urne, si può dire che, di fatto, la richiesta avanzata da forze politiche e comitati non sarà realizzabile e quindi, quando si andrà ai seggi si voterà solo per la Regione. Naturalmente il tutto sarà ufficiale quando sarà decisa la data delle elezioni, ma l'accorpamento è di fatto sfumato.
Trasparenza per Empoli, in un comunicato, chiede così che si voti il 19 ottobre:
“Ricordiamo con apprensione che il sindaco Alessio Mantellassi, in recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, ha affermato: “ho già dato la mia disponibilità a convocare il referendum alla prima data utile. Ma la democrazia ha delle regole. Il referendum sarà indetto, ma nel rispetto dei tempi e delle modalità previsti dalle norme.” Una dichiarazione netta e pubblica, rilasciata a un importante quotidiano nazionale, che noi prendiamo sul serio. Ora che, in modo strumentale per volontà dello stesso sindaco, è stata esclusa la possibilità di accorpare il referendum alle elezioni regionali – nonostante fosse legittima e tecnicamente praticabile – ci aspettiamo coerenza e rispetto degli impegni presi davanti all'opinione pubblica.
Secondo quanto stabilito dal regolamento comunale, il sindaco avrebbe potuto e dovuto indire il referendum entro la prima finestra utile del 2025, cioè prima di giugno. Non avendolo fatto, l'unica finestra ancora disponibile si apre in autunno: la prima data utile è domenica 19 ottobre, ovvero la domenica successiva alle probabili elezioni regionali del 12 ottobre.
Si tratterebbe di una scelta già fortemente penalizzante per la partecipazione, che porterebbe i cittadini di Empoli a votare due volte in due settimane, ma almeno, non si aggiunga al danno la beffa di ulteriori rinvii o incertezze. Abbiamo ufficialmente inviato al sindaco richiesta di rispettare la promessa fatta pubblicamente e di procedere senza indugi alla convocazione del referendum comunale per domenica 19 ottobre, prima data utile prevista. Ci auguriamo inoltre che, nella gestione della giornata elettorale, venga garantito alla cittadinanza un numero congruo di seggi, analogo a quello previsto per le elezioni regionali, in modo da assicurare a tutti le stesse condizioni, dignità e possibilità di voto, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e partecipazione democratica. Dopo mesi di silenzi, rinvii, ostacoli e decisioni di cui si è potuto discutere solo a giochi fatti, è ora che la democrazia locale si esprima.
Al di là della discussione della mozione, visto che servono 60 giorni per indire il referendum, ipotizzando per il 12 ottobre la data dell'appuntamento con le urne, si può dire che, di fatto, la richiesta avanzata da forze politiche e comitati non sarà realizzabile e quindi, quando si andrà ai seggi si voterà solo per la Regione. Naturalmente il tutto sarà ufficiale quando sarà decisa la data delle elezioni, ma l'accorpamento è di fatto sfumato.
Trasparenza per Empoli, in un comunicato, chiede così che si voti il 19 ottobre:
“Ricordiamo con apprensione che il sindaco Alessio Mantellassi, in recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa, ha affermato: “ho già dato la mia disponibilità a convocare il referendum alla prima data utile. Ma la democrazia ha delle regole. Il referendum sarà indetto, ma nel rispetto dei tempi e delle modalità previsti dalle norme.” Una dichiarazione netta e pubblica, rilasciata a un importante quotidiano nazionale, che noi prendiamo sul serio. Ora che, in modo strumentale per volontà dello stesso sindaco, è stata esclusa la possibilità di accorpare il referendum alle elezioni regionali – nonostante fosse legittima e tecnicamente praticabile – ci aspettiamo coerenza e rispetto degli impegni presi davanti all'opinione pubblica.
Secondo quanto stabilito dal regolamento comunale, il sindaco avrebbe potuto e dovuto indire il referendum entro la prima finestra utile del 2025, cioè prima di giugno. Non avendolo fatto, l'unica finestra ancora disponibile si apre in autunno: la prima data utile è domenica 19 ottobre, ovvero la domenica successiva alle probabili elezioni regionali del 12 ottobre.
Si tratterebbe di una scelta già fortemente penalizzante per la partecipazione, che porterebbe i cittadini di Empoli a votare due volte in due settimane, ma almeno, non si aggiunga al danno la beffa di ulteriori rinvii o incertezze. Abbiamo ufficialmente inviato al sindaco richiesta di rispettare la promessa fatta pubblicamente e di procedere senza indugi alla convocazione del referendum comunale per domenica 19 ottobre, prima data utile prevista. Ci auguriamo inoltre che, nella gestione della giornata elettorale, venga garantito alla cittadinanza un numero congruo di seggi, analogo a quello previsto per le elezioni regionali, in modo da assicurare a tutti le stesse condizioni, dignità e possibilità di voto, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e partecipazione democratica. Dopo mesi di silenzi, rinvii, ostacoli e decisioni di cui si è potuto discutere solo a giochi fatti, è ora che la democrazia locale si esprima.