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Consiglio comunale: via libera ad interventi sul territorio e stop ai rapporti con Israele

04-08-2025 09:08 - Circondiario
Durante l'ultima seduta, il Consiglio comunale di Vinci ha approvato una variazione di bilancio che introduce nuove risorse per interventi concreti e mirati sul territorio. Non si tratta solo di un passaggio tecnico-contabile: è una manovra che conferma la direzione politica dell'amministrazione, fondata su cura dello spazio pubblico, attenzione alla qualità urbana e investimenti sul patrimonio collettivo.

“È una variazione che parla una lingua chiara – commenta Cristina Bortolai, capogruppo del Partito Democratico –: decoro, vivibilità, rigenerazione. Intervenire sulla facciata del palazzo comunale significa investire nel cuore simbolico e istituzionale della nostra città. Dedicare 89mila euro ai parchi gioco e ai giardini significa pensare ai bambini, alle famiglie, alla quotidianità dei nostri cittadini. E sostenere il PINQUA, con 60mila euro, è il segno di un impegno duraturo per la rigenerazione urbana e la coesione sociale. Le difficoltà non mancano, le somme urgenze degli scorsi mesi hanno richiesto un sacrificio economico enorme, col riconoscimento di un consistente debito fuori bilancio, che limita una completa applicazione dell'avanzo di amministrazione. Sperando che il Governo elargisca i contributi promessi, l'indirizzo politico resta chiaro e si basa sull'ottimizzazione delle risorse a disposizione”


“Ogni scelta di bilancio – afferma Francesco Redditi, segretario del PD Vinci – è anche una scelta di visione. Non stiamo solo sistemando numeri, ma decidendo dove vogliamo portare la città. Questa variazione dice chiaramente che Vinci investe nel suo volto pubblico, nei luoghi vissuti ogni giorno, negli spazi dove le persone si incontrano, crescono, si riconoscono come comunità. Mentre a livello nazionale si taglia sulla manutenzione e sui fondi agli enti locali, il nostro impegno è agire in una direzione precisa: stanziare risorse nei beni comuni, per la cura del patrimonio e la costruzione di una coesione sociale stabile e prolifica”

Il Partito Democratico di Vinci sottolinea come anche attraverso atti apparentemente “tecnici” come una variazione di bilancio si possa fare politica in modo concreto, scegliendo dove e come investire. “La qualità della vita si misura anche nei dettagli – concludono Bortolai e Redditi – e noi scegliamo con convinzione di me=ere le risorse dove servono davvero: nei luoghi che le persone vivono ogni giorno”.

Vinci prende posizione: il Consiglio Comunale approva la mozione per l'interruzione delle relazioni con il Governo israeliano. Il PD: “Non si può restare neutrali di fronte al genocidio”

Durante l'ultima seduta del 31 luglio, il Consiglio Comunale di Vinci ha approvato, su proposta del gruppo consiliare del partito Democratico, una mozione che impegna il Comune a interrompere ogni forma di collaborazione istituzionale con il Governo israeliano e con enti a esso riconducibili, in considerazione delle persistenti e documentate violazioni del diritto internazionale e umanitario nei territori palestinesi occupati.

La mozione si inserisce nel solco delle deliberazioni già assunte da altre istituzioni locali, come la Regione Toscana, e richiama espressamente i numerosi aP dell'ONU, della Corte Internazionale di GiusHzia e della Corte Penale Internazionale, che certificano crimini di guerra, contro l'umanità e a assimilabili al genocidio in corso a Gaza.

“Abbiamo ritenuto necessario – dichiarano Cristina Bortolai, capogruppo PD e Francesco Redditi, segretario PD– prendere una posizione chiara e coerente con i valori della nostra Costituzione e con il principio inderogabile del rispetto dei diritti umani. Le immagini e i rapporti che provengono da Gaza parlano di fame usata come arma di guerra, di civili massacrati, di bambini uccisi o mutilati. È nostro dovere, come istituzioni locali, dare un segnale inequivocabile: non possiamo essere complici di un massacro.

Questo non è un conflitto come altri. Ci sono responsabilità chiare e precise, documentate da organi internazionali indipendenti. Le istituzioni democratiche devono agire con coerenza, e se il governo israeliano continua a violare sistematicamente il diritto internazionale, allora va isolato, non legittimato. La nostra mozione chiede esattamente questo: un atto politico netto, non simbolico, in cui anche il nostro Comune – come altri in Italia e in Europa – fa la sua parte per dire: basta complicità, basta ambiguità, i diritti umani non sono negoziabili”. Conclude il sindaco Vanni, con un invito a partecipare alla Marcia della Pace del 27 settembre, che coinvolgerà in prima istanza la stessa Vinci: “In queste settimane, il mondo intero sta assistendo a una tragedia che ci toglie il fiato e ci lascia sgomenti. Un conflitto disumano, che ha già provocato decine di migliaia di morti.

Non possiamo abituarci a tutto questo. Non sono solo numeri, dietro ai numeri ci sono nomi, volti, famiglie, bambini. Di fronte a tutto questo, non possiamo rimanere in silenzio. Rimanere in silenzio vuol dire diventare complici. Noi, come comunità, abbiamo il dovere morale di alzare la voce. Lo faremo anche il 27 settembre con la marcia della Pace tra Vinci e Cerreto a cui parteciperanno anche i comuni e le realtà associative di Larciano e Lamporecchio. Per mandare dal cuore del Montalbano un messaggio di pace e di sostegno al popolo Palestinese.”

La mozione è stata votata dal gruppo PD e dalla lista civica In comune per Vinci. Astenuto il centrodestra.





Fonte: Ufficio stampa