Consulta per i lavori alla ferrovia, deluso il Comitato per la composizione
30-04-2025 18:05 - Primo piano
Durante la seduta del 29 aprile, il Consiglio Comunale di Empoli ha approvato il Regolamento istitutivo della “Consulta di Partecipazione per il monitoraggio dei lavori di raddoppio ferroviario ed elettrificazione della linea Empoli-Granaiolo”. Un passo che arriva dopo dieci mesi dall’insediamento del nuovo sindaco e che, sebbene rappresenti una vittoria per chi ha lottato per la partecipazione dei cittadini, non ha mancato di sollevare critiche e perplessità.
Il comitato “Empoli-Granaiolo per un altro Raddoppio” ha da tempo chiesto un ruolo attivo nella gestione e nel monitoraggio dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria, preoccupato dai disagi che l’opera potrebbe comportare per i residenti delle zone interessate. La proposta di istituire una Consulta nasce proprio da questa esigenza di coinvolgere la comunità, e, come sottolineato dai membri del comitato, è stata avanzata in occasione del Consiglio Comunale Aperto del 13 marzo 2024, alla presenza anche del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Tuttavia, nonostante l’approvazione del regolamento, il comitato non nasconde la propria delusione. Secondo quanto affermato dal gruppo, quello che è stato approvato non rappresenta un trionfo della partecipazione, ma piuttosto un “topolino partorito da una montagna”, dove le promesse fatte non sono state del tutto mantenute. La critica più accesa riguarda il fatto che l’iniziativa della Consulta venga presentata dal Sindaco e dalla maggioranza come un atto di risposta alle esigenze dei cittadini, quando in realtà è stata una proposta originariamente avanzata dal comitato stesso.
Il regolamento stabilisce che la Consulta sarà composta da:
5 rappresentanti del Consiglio Comunale, tra cui la Presidente del Consiglio e i Presidenti delle Commissioni.
2 rappresentanti della Giunta Comunale, il Sindaco o un suo delegato, e l’assessore ai lavori pubblici e viabilità o un suo delegato.
10 cittadini residenti nelle zone interessate dai lavori, scelti tramite un avviso pubblico.
Invitati permanenti: tecnici del Comune di Empoli e tecnici di RFI.
Un aspetto che ha suscitato particolare attenzione riguarda la selezione dei 10 cittadini: l’articolo 5 del regolamento stabilisce che questi saranno scelti sulla base di una serie di criteri, tra cui l’importanza delle criticità da segnalare e la qualità degli apporti che i cittadini intendono fornire per migliorare gli aspetti sociali e ambientali del progetto. Tuttavia, il comitato ha sollevato dubbi sulla possibilità che i cittadini possano realmente influire sulle modifiche al progetto, soprattutto considerando che l’articolo esclude esplicitamente qualsiasi proposta riguardante gli aspetti tecnici dell’opera.
Inoltre, la selezione tramite bando potrebbe risultare complessa e poco trasparente, con il rischio che non tutti i cittadini interessati possano accedervi in modo equo. Il comitato si impegnerà a facilitare l'accesso al bando, cercando di garantire che i candidati rappresentino veramente gli interessi generali della comunità.
Un Funzionamento “A Rallentatore”
Un altro punto critico riguarda il funzionamento della Consulta, stabilito dall’articolo 7 del regolamento. La Consulta si riunirà solo ogni quattro mesi, con la possibilità di convocare un incontro straordinario all’anno. Una cadenza che, secondo il comitato, potrebbe rivelarsi insufficiente per affrontare tempestivamente le problematiche legate all’esecuzione dei lavori, che coinvolgeranno numerose famiglie e imprese. La frequenza delle riunioni appare, quindi, come una limitazione significativa, soprattutto per un progetto di tale portata.
Inoltre, l’assemblea della Consulta sarà validamente costituita con la presenza di metà dei componenti, di cui almeno tre cittadini. Questo sistema potrebbe ridurre la possibilità di una reale partecipazione e decisione condivisa, dando troppo peso ai rappresentanti politici e ai tecnici rispetto ai cittadini. Per il comitato, ciò rischia di vanificare l’efficacia della Consulta e la promessa di una vera partecipazione popolare.
Un Passo in Avanti, Ma Non Abbastanza
Nonostante tutte le critiche, il comitato riconosce che la creazione della Consulta rappresenta comunque un passo avanti, seppur timido, verso un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali che riguardano l’opera del raddoppio ferroviario. L’intento, infatti, è di portare dentro il maggior numero di cittadini possibile, affinché possano contribuire al miglioramento del progetto e alla mitigazione dei disagi che inevitabilmente seguiranno l’avvio dei lavori.
In definitiva, la Consulta non sembra essere lo strumento ideale per una partecipazione efficace e concreta, ma resta l’unico strumento ottenuto finora. Come ha sottolineato il comitato, la speranza è che, nonostante le limitazioni, questo organismo possa svolgere un ruolo positivo nel monitorare l’avanzamento dei lavori e nell’esprimere le preoccupazioni dei residenti, contribuendo a ridurre al minimo i disagi per la comunità empolese.
Il comitato “Empoli-Granaiolo per un altro Raddoppio” ha da tempo chiesto un ruolo attivo nella gestione e nel monitoraggio dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria, preoccupato dai disagi che l’opera potrebbe comportare per i residenti delle zone interessate. La proposta di istituire una Consulta nasce proprio da questa esigenza di coinvolgere la comunità, e, come sottolineato dai membri del comitato, è stata avanzata in occasione del Consiglio Comunale Aperto del 13 marzo 2024, alla presenza anche del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Tuttavia, nonostante l’approvazione del regolamento, il comitato non nasconde la propria delusione. Secondo quanto affermato dal gruppo, quello che è stato approvato non rappresenta un trionfo della partecipazione, ma piuttosto un “topolino partorito da una montagna”, dove le promesse fatte non sono state del tutto mantenute. La critica più accesa riguarda il fatto che l’iniziativa della Consulta venga presentata dal Sindaco e dalla maggioranza come un atto di risposta alle esigenze dei cittadini, quando in realtà è stata una proposta originariamente avanzata dal comitato stesso.
Il regolamento stabilisce che la Consulta sarà composta da:
5 rappresentanti del Consiglio Comunale, tra cui la Presidente del Consiglio e i Presidenti delle Commissioni.
2 rappresentanti della Giunta Comunale, il Sindaco o un suo delegato, e l’assessore ai lavori pubblici e viabilità o un suo delegato.
10 cittadini residenti nelle zone interessate dai lavori, scelti tramite un avviso pubblico.
Invitati permanenti: tecnici del Comune di Empoli e tecnici di RFI.
Un aspetto che ha suscitato particolare attenzione riguarda la selezione dei 10 cittadini: l’articolo 5 del regolamento stabilisce che questi saranno scelti sulla base di una serie di criteri, tra cui l’importanza delle criticità da segnalare e la qualità degli apporti che i cittadini intendono fornire per migliorare gli aspetti sociali e ambientali del progetto. Tuttavia, il comitato ha sollevato dubbi sulla possibilità che i cittadini possano realmente influire sulle modifiche al progetto, soprattutto considerando che l’articolo esclude esplicitamente qualsiasi proposta riguardante gli aspetti tecnici dell’opera.
Inoltre, la selezione tramite bando potrebbe risultare complessa e poco trasparente, con il rischio che non tutti i cittadini interessati possano accedervi in modo equo. Il comitato si impegnerà a facilitare l'accesso al bando, cercando di garantire che i candidati rappresentino veramente gli interessi generali della comunità.
Un Funzionamento “A Rallentatore”
Un altro punto critico riguarda il funzionamento della Consulta, stabilito dall’articolo 7 del regolamento. La Consulta si riunirà solo ogni quattro mesi, con la possibilità di convocare un incontro straordinario all’anno. Una cadenza che, secondo il comitato, potrebbe rivelarsi insufficiente per affrontare tempestivamente le problematiche legate all’esecuzione dei lavori, che coinvolgeranno numerose famiglie e imprese. La frequenza delle riunioni appare, quindi, come una limitazione significativa, soprattutto per un progetto di tale portata.
Inoltre, l’assemblea della Consulta sarà validamente costituita con la presenza di metà dei componenti, di cui almeno tre cittadini. Questo sistema potrebbe ridurre la possibilità di una reale partecipazione e decisione condivisa, dando troppo peso ai rappresentanti politici e ai tecnici rispetto ai cittadini. Per il comitato, ciò rischia di vanificare l’efficacia della Consulta e la promessa di una vera partecipazione popolare.
Un Passo in Avanti, Ma Non Abbastanza
Nonostante tutte le critiche, il comitato riconosce che la creazione della Consulta rappresenta comunque un passo avanti, seppur timido, verso un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali che riguardano l’opera del raddoppio ferroviario. L’intento, infatti, è di portare dentro il maggior numero di cittadini possibile, affinché possano contribuire al miglioramento del progetto e alla mitigazione dei disagi che inevitabilmente seguiranno l’avvio dei lavori.
In definitiva, la Consulta non sembra essere lo strumento ideale per una partecipazione efficace e concreta, ma resta l’unico strumento ottenuto finora. Come ha sottolineato il comitato, la speranza è che, nonostante le limitazioni, questo organismo possa svolgere un ruolo positivo nel monitorare l’avanzamento dei lavori e nell’esprimere le preoccupazioni dei residenti, contribuendo a ridurre al minimo i disagi per la comunità empolese.