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"Contè.sto, la piazza gremita è già una vittoria"

13-09-2025 08:19 - Primo piano
“Vedere questa piazza così piena, per un appuntamento di cultura e di storia, è già la prima grande vittoria”: le parole del sindaco Alessio Mantellassi dal palco di Contè.sto raccontano tutta la voglia di cultura che anima Empoli. Una voglia che si è vista fin dal primo appuntamento, Fuori-Contè.sto, con Carlo Sisi e il suo viaggio tra i pittori empolesi del Novecento. E poi negli altri eventi che hanno preceduto l'inaugurazione ufficiale: da Carla Paci alla band empolese che ha interpretato De André, la band di Gaber che ha interpretato il Signor G. e il suo universo musicale.

Quelle sedie piene di spettatori di ogni età “riempiono il cuore di gioia” – ha sottolineato Mantellassi – “così come i giovani studenti che per tutto il giorno hanno intervistato i cittadini sulla conoscenza della storia locale, hanno distribuito volantini col programma, hanno invitato tutti a partecipare. Hanno fermato anche me, mi hanno consegnato un dépliant e mi hanno consigliato di esserci. E, come vedete, sono qui”, scherza ancora dal palco.

Il festival è un'idea sua. “Un'idea nata in piena campagna elettorale – racconta il sindaco – con la voglia di dare alla città un appuntamento pensato per tutti, non solo per le scuole, e che portasse il tema della storia nel cuore del centro. Con l'assessore Matteo Bensi abbiamo cominciato a strutturarlo chiamando Carlo Greppi come direttore scientifico, per darci una mano a costruirne l'impianto e a dare sostanza a questo progetto, che abbiamo immaginato fin da subito nelle piazze, all'aperto. Volevamo un appuntamento capace di portare qualità, bellezza e riflessione nel centro storico”.

Il racconto della nascita di Contè.sto è anche il racconto di una comunità che lavora insieme: l'assessore Matteo Bensi, i tecnici dell'Ufficio Cultura guidati da Cristina Gelli, Simone Guidi, gli studenti delle scuole, i ragazzi del liceo Virgilio impegnati in un podcast. “Sono orgoglioso – ha detto il sindaco – perché la macchina organizzativa è tutta interna al Comune. Questo festival è un'opera collettiva”.

Accanto al Comune, gli sponsor: Unicoop Firenze, che ha creduto subito nel progetto, e Acque SpA. Ma soprattutto il contributo di chi ha dato forma ai contenuti: Carlo Greppi, storico e direttore scientifico, capace di tessere un programma che mette in dialogo passato e presente.

Ed è proprio qui che sta il cuore di Contè.sto: riflettere sulla storia contemporanea per capire meglio l'oggi, per riconoscere nel nostro tempo i segni di ciò che, sui libri, avevamo creduto relegato al passato. “Ci siamo detti tante volte: non deve succedere mai più. Eppure, guardandoci attorno, vediamo che alcune cose stanno accadendo di nuovo”, ha ammonito Mantellassi.

La piazza, mentre il sindaco parla dal palco, sembra respirare all'unisono. Ci sono giovani e adulti, insegnanti e studenti che cominceranno le lezioni tra un paio di giorni. Non solo spettatori, ma parte viva di un evento che nasce per restituire alla città la sua vocazione culturale e civile. Perché, come ha ricordato il sindaco, la cultura esiste solo se qualcuno ha voglia di ascoltarla, di assaporarla, di condividerla.
Empoli ci ha creduto: ieri sera, con una piazza piena, lo ha dimostrato.
Il dialogo inaugurale tra Carlo Greppi e Alessandro Vanoli si è aperto con le parole della Locomotiva di Francesco Guccini, che nelle prime intenzioni degli organizzatori avrebbe dovuto essere presente, ma che ha dovuto rinunciare. C'erano però le sue parole: “Non so che viso avesse, neppure come si chiamava”.
Un testo che racconta una storia contemporanea e comincia con un'ammissione di ignoranza” ha sottolineato Greppi, che con Vanoli ha discusso, in maniera provocatoria e ironica, se la storia possa davvero essere contemporanea. Sarà questo il fil rouge di tutti gli incontri previsti sui palchi principali: vere e proprie lezioni di storia, a uso e consumo della città.
Oggi la seconda giornata. E le proposte sono di grande livello.

Sabato 13 settembre
Piazza del Popolo, alle 10.00
COME SI INVENTA UNA NAZIONE

Alberto Mario Banti
introduce Giovanni Mennillo

Piazza Madonna della Quiete, alle 11.30

COME SI FA UNA RIVOLUZIONE
Bruno Settis
introduce Paolo Santini

FUORI/contè.sto/
Parco Mariambini, alle 15
Paolo Padoin: Terrorismo rosso e nero
introduce Paolo Pianigiani ed Elia Billero
iniziativa in collaborazione con la Società Storica Empolese

Piazza del Popolo, alle 16.00
COME NASCE UNA DITTATURA
Giulia Albanese
introduce Roberto Bianchi

FUORI/contè.sto/
Parco Mariambini, alle 16.30
Il tempo in una scatola
Un'attività per scoprire il passato in modo semplice e divertente.
Letture a cura della Biblioteca Palazzo Leggenda

Chiostro degli Agostiniani, alle 17.30
COME UNA NAZIONE DIVENTA GRANDE
Uoldelul Chelati Dirar
introduce Matteo Bensi

FUORI/contè.sto/
Chiostro degli Agostiniani, alle 19
Stefano Romagnoli presenta il libro: Rivoluzionari e reazionari. Il biennio rosso nell'empolese /1919-1920)
introduce Emilio Chiorazzo
interviene Roberto Bianchi
lettura di Manuele Taddei

Piazza del Popolo, alle 21.15
COME INIZIA UNA PERSECUZIONE
Anna Foa
introduce Valeria Galimi

FUORI/contè.sto/
Piazza del Popolo, alle 22.30
Oltre il ponte. Un contributo alla memoria: Empoli nella seconda Guerra mondiale,
racconto-concerto del Mirincoro