Cordone (Lega) rilancia la sua candidatura: "Non sono un riempilista"

A pochi giorni dall’apertura della campagna elettorale per le Regionali 2025, Marco Cordone, storico esponente della Lega, ha voluto chiarire la portata della propria candidatura nel collegio Firenze 3 “Empolese Valdelsa”, all’interno della lista Lega Salvini Toscana – Popolo della Famiglia, dove figura al secondo posto.

«Nonostante qualcuno cerchi di sminuire il valore della mia candidatura – ha dichiarato Cordone – è bene ricordare che i candidati della nostra lista sono quattro, tutti votabili e rappresentativi del territorio. La forza di una lista si misura quando ciascuno ottiene preferenze per ciò che rappresenta».

Cordone ha ricordato la propria lunga militanza politica: oltre trent’anni nella Lega, dove fu tra i primi in Toscana a sostenere Matteo Salvini come segretario federale. «Sono una persona perbene, pulita, con 33 anni di lavoro nel settore del credito alle spalle e figlio di una vittima della criminalità. Non sono un candidato marginale, ma un uomo con esperienza amministrativa e radicamento territoriale», ha sottolineato.

Nel suo percorso politico Cordone ha ricoperto per vent’anni il ruolo di consigliere comunale tra Gambassi Terme e Fucecchio, e per cinque anni quello di consigliere provinciale di Firenze. Attualmente è vicesegretario provinciale vicario della Lega e collaboratore volontario del gruppo consiliare regionale nella Commissione Affari Istituzionali, Bilancio e Programmazione e in quella per i rapporti con l’Europa.

Il candidato ha ricordato anche un recente incontro con il generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario federale della Lega, in occasione dell’84° anniversario dell’operazione “Malta Due”: «Ho accettato il nuovo assetto del partito e continuo a lavorare sul territorio, nel bene e nel male, come ho sempre fatto».

Cordone invita infine cittadini e simpatizzanti alla maratona politica di martedì 8 ottobre a Fucecchio, in piazza XX Settembre, dove sarà presente al gazebo della Lega dalle 8.45 alle 13.45. «Parleremo dei problemi del territorio e spiegherò perché in Toscana serve un CPR, un Centro per i Rimpatri – ha concluso –. Non è una posizione razzista, ma una misura di tutela per tutti i cittadini onesti che oggi non si sentono sicuri. Non c’è libertà senza sicurezza».