Dalla maestra alla contadina, Empoli "onora" i suoi eroi... normali
27-08-2025 16:31 - Cronaca
Dai grandi campioni del ciclismo come Gino Bartali ai politici che hanno governato Empoli nell'immediato dopoguerra come Pietro Ristori e Mario Assirelli, dalle donne che hanno lottato per un'istruzione di qualità come Giovanna Salvadori e Liliana Lensi a quelle che hanno accresciuto il livello culturale della città come Vera Viti, passando per figure religiose di spicco come l'ex proposto di Empoli, monsignor Giovanni Cavini, e 'colonne portanti' delle frazioni come Giuliano Ciampalini e Renato Cioni. Celebrando inoltre una data storica come il 2 settembre 1944, data della Liberazione di Empoli dal nazifascismo.
Questi 10 nomi saranno assegnati ad altrettanti luoghi secondo le indicazioni emerse in Commissione Toponomastica riunitasi ad aprile scorso e ora approvate dalla giunta comunale con la delibera n. 181 del 16 luglio 2025. Il passaggio successivo sarà la trasmissione di questo atto alla Prefettura di Firenze per ottenere l'autorizzazione finale.
- "Sono molto felice di poter annunciare che sta andando avanti il percorso per queste intitolazioni - commenta il sindaco Alessio Mantellassi -. Di alcune avevamo già dato notizia in occasioni di anniversari importanti, come quello del 2 settembre, altre seguono percorsi che erano già instradati dalle precedenti amministrazioni. Sono comunque persone di alto profilo, che hanno davvero fatto la storia della nostra città e delle nostre frazioni. La toponomastica è il modo per tramandare alle future generazioni la vita delle persone che hanno contribuito a costruire la nostra città sia nelle istituzioni che nel tessuto sociale, politico, religioso e sportivo".
"La toponomastica può farsi parte attiva e responsabile nell'azione di recupero della memoria storica con avvenimenti e con persone che hanno lasciato un segno nella nostra città - commenta la consigliera comunale con delega alla Toponomastica,Cristina Marconi -. Con vero piacere spiccano anche i nomi di tre donne, Lensi, Salvadori e Viti, che riequilibrano la nostra toponomastica cittadina a favore di una toponomastica al femminile. Intitolare i successivi edifici, parchi e vie a figure femminili locali ha l'obiettivo di ridurre l'attuale divario nella memoria collettiva. Il percorso sta andando avanti e siamo in attesa dell'autorizzazione finale della Prefettura di Firenze e poi procederemo alle intitolazioni".
2 SETTEMBRE 1944 - È la data della liberazione di Empoli dall'occupazione nazifascista, dopo la liberazione della prima frazione, Monterappoli, il 29 luglio dello stesso anno. Sono passati pochi giorni dai rastrellamenti del 24 luglio, dove vennero deportati 29 empolesi. A questa data, come annunciato per l'anniversario degli 80 anni dal sindaco Alessio Mantellassi, sarà intitolata la corte sul retro della biblioteca 'Renato Fucini' e al Cenacolo degli Agostiniani, di fronte a via Leonardo da Vinci.
MARIO ASSIRELLI - Nato a Empoli nel 1916 e ivi scomparso nel 2008, è stato eletto in Consiglio comunale dal 1946 al 1985. Dal 1950 diventa assessore, dal 1960 invece amministra da sindaco la città di Empoli per 20 anni. La sua attività politica comincia da giovanissimo, quando da falegname e attivista comunista venne arrestato e condannato a 3 anni di reclusione per appartenenza e propaganda comunista. Nel 1943 diventa internato militare nei campi di lavoro in Germania. Durante gli anni da sindaco sostenne la vocazione produttiva della città. Il Palazzo delle Esposizioni è opera della sua giunta, dove all'interno vengono organizzate mostre e fiere per valorizzare le produzioni empolesi come il vetro e le confezioni. Durante il suo ventennio di governo, nacquero varie scuole materne e asili nido a sostegno delle famiglie empolesi e per l'emancipazione della donna. La strada della nuova bretella di Serravalle dall'intersezione da via Cortenuova all'intersezione di via Tosco Romagnola con una targa che indicherà 'MARIO ASSIRELLI - Sindaco di Empoli dal 1960 al 1980'.
GINO BARTALI - Nato nel 1914 e scomparso nel 2000, Bartali è stato uno dei ciclisti più famosi, vincenti e apprezzati del panorama sportivo d'Italia. Nel suo palmares figurano le vittorie di tre Giri d'Italia e due Tour de France, oltre ad altre tantissime gare. Fu un grande uomo, oltre a un grande sportivo: durante gli anni della guerra, con i suoi viaggi in bici nascose nel telaio della bici documenti e fototessere per falsificare i documenti degli ebrei a rischio rastrellamento.
Questi 10 nomi saranno assegnati ad altrettanti luoghi secondo le indicazioni emerse in Commissione Toponomastica riunitasi ad aprile scorso e ora approvate dalla giunta comunale con la delibera n. 181 del 16 luglio 2025. Il passaggio successivo sarà la trasmissione di questo atto alla Prefettura di Firenze per ottenere l'autorizzazione finale.
- "Sono molto felice di poter annunciare che sta andando avanti il percorso per queste intitolazioni - commenta il sindaco Alessio Mantellassi -. Di alcune avevamo già dato notizia in occasioni di anniversari importanti, come quello del 2 settembre, altre seguono percorsi che erano già instradati dalle precedenti amministrazioni. Sono comunque persone di alto profilo, che hanno davvero fatto la storia della nostra città e delle nostre frazioni. La toponomastica è il modo per tramandare alle future generazioni la vita delle persone che hanno contribuito a costruire la nostra città sia nelle istituzioni che nel tessuto sociale, politico, religioso e sportivo".
"La toponomastica può farsi parte attiva e responsabile nell'azione di recupero della memoria storica con avvenimenti e con persone che hanno lasciato un segno nella nostra città - commenta la consigliera comunale con delega alla Toponomastica,Cristina Marconi -. Con vero piacere spiccano anche i nomi di tre donne, Lensi, Salvadori e Viti, che riequilibrano la nostra toponomastica cittadina a favore di una toponomastica al femminile. Intitolare i successivi edifici, parchi e vie a figure femminili locali ha l'obiettivo di ridurre l'attuale divario nella memoria collettiva. Il percorso sta andando avanti e siamo in attesa dell'autorizzazione finale della Prefettura di Firenze e poi procederemo alle intitolazioni".
2 SETTEMBRE 1944 - È la data della liberazione di Empoli dall'occupazione nazifascista, dopo la liberazione della prima frazione, Monterappoli, il 29 luglio dello stesso anno. Sono passati pochi giorni dai rastrellamenti del 24 luglio, dove vennero deportati 29 empolesi. A questa data, come annunciato per l'anniversario degli 80 anni dal sindaco Alessio Mantellassi, sarà intitolata la corte sul retro della biblioteca 'Renato Fucini' e al Cenacolo degli Agostiniani, di fronte a via Leonardo da Vinci.
MARIO ASSIRELLI - Nato a Empoli nel 1916 e ivi scomparso nel 2008, è stato eletto in Consiglio comunale dal 1946 al 1985. Dal 1950 diventa assessore, dal 1960 invece amministra da sindaco la città di Empoli per 20 anni. La sua attività politica comincia da giovanissimo, quando da falegname e attivista comunista venne arrestato e condannato a 3 anni di reclusione per appartenenza e propaganda comunista. Nel 1943 diventa internato militare nei campi di lavoro in Germania. Durante gli anni da sindaco sostenne la vocazione produttiva della città. Il Palazzo delle Esposizioni è opera della sua giunta, dove all'interno vengono organizzate mostre e fiere per valorizzare le produzioni empolesi come il vetro e le confezioni. Durante il suo ventennio di governo, nacquero varie scuole materne e asili nido a sostegno delle famiglie empolesi e per l'emancipazione della donna. La strada della nuova bretella di Serravalle dall'intersezione da via Cortenuova all'intersezione di via Tosco Romagnola con una targa che indicherà 'MARIO ASSIRELLI - Sindaco di Empoli dal 1960 al 1980'.
GINO BARTALI - Nato nel 1914 e scomparso nel 2000, Bartali è stato uno dei ciclisti più famosi, vincenti e apprezzati del panorama sportivo d'Italia. Nel suo palmares figurano le vittorie di tre Giri d'Italia e due Tour de France, oltre ad altre tantissime gare. Fu un grande uomo, oltre a un grande sportivo: durante gli anni della guerra, con i suoi viaggi in bici nascose nel telaio della bici documenti e fototessere per falsificare i documenti degli ebrei a rischio rastrellamento.
MONS. GIOVANNI CAVINI - Nato sugli Appennini, nello specifico nel borgo montano di Palazzuolo sul Senio, diventò Proposto di Empoli nel 1972, alla scomparsa di monsignor Ascanio Palloni. La sua presenza in città fu ultratrentennale.
GIULIANO CIAMPALINI - Detto Nale, Giuliano Ciampalini è stato uno storico allenatore a cui verrà intitolato il campo in sintetico di Ponte a Elsa, di fronte all'Arno.
- Nato nel 1947 e scomparso nel 2014, Renato Cioni è stato uno dei personaggi più conosciuti del quartiere di Ponzano. Da presidente del Circolo Arci della frazione, aveva chiesto ed era riuscito a ottenere un parcheggio per la frazione. Ricoprì quella carica per 16 anni, a partire dal 1998, ma fu anche presidente locale della Cna. La sua occupazione fu quella di artigiano con la sua bottega nel quartiere di Santa Maria, ma fu anche storico e rilegatore di libri. Nel 2018 il Consiglio comunale approvò l'intitolazione dell'area di sosta a suo nome e adesso, decorsi i 10 anni dalla scomparsa necessari per l'intitolazione, sarà possibile procedere. Sarà indicata una targa con scritto 'Parcheggio Renato Cioni - storico Presidente della Casa del Popolo di Ponzano'.
LILIANA LENSI - Nata nel 1927 a Mestre e scomparsa nel 2003, Liliana Lensi è stata una maestra e una pedagogista di Empoli. Ha insegnato dagli anni 40 in poi nelle scuole di Ginestra Fiorentina, Pillo, Visignano, Torre di Montelupo, Pagnana e Avane, portando con sé la nuova visione dell'insegnamento a ragazze e ragazzi, legata al cambiamento sociale che l'Italia intera stava vivendo negli anni del secondo Dopoguerra. Il suo impegno al di fuori del mondo scolastico si è riflettuto anche nel mondo del volontariato con Auser e Aido, fondando anche il circolo ricreativo culturale La Scintilla a sostegno degli anziani. A lei sarà intitolato il Parco di Pagnana tra via della Motta e il fiume Arno con una targa che indicherà 'Parco Liliana Lensi" - Maestra di Pagnana e Avane'.
GIOVANNA SALVADORI - Nata nel 1928 e scomparsa 80 anni dopo, Giovanna Salvadori ha iniziato l'attività politica dopo il 1948, prima nel Pci, poi anche nell'Udi, Unione donne italiane. Nel '57 è divenuta consigliera comunale, mentre nel 66 l'allora sindaco Mario Assirelli la nominò assessora, la prima della storia di Empoli. In seguito, ha continuato a impegnarsi nel partito, nel sindacato e nell'Auser Filo d'argento. Si è occupata a lungo dei servizi della scuola materna, della Consulta femminile, dei problemi della donna e dell'infanzia, oltre che della sanità. Ha contribuito allo sviluppo dell'associazione Aias, a sostegno delle persone con disabilità. Nel 2024 è stata insignita, alla memoria, del Premio Contessa Emilia terza edizione, per la sezione Donne del Passato. Fu la figlia Sonia Benassai a ritirarlo. A lei sarà intitolata la scuola dell'infanzia 'Valgardena' in via Val Camonica, sarà apposta una targa con indicato 'SCUOLA DELL'INFANZIA GIOVANNA SALVADORI - Assessora dal 1966 al 1980'.
PIETRO RISTORI - Nato nel 1900 e scomparso nel 1984, fu un politico, sindacalista e partigiano empolese. Antifascista già in giovane età, dovette emigrare in Francia. Nel 1930, dopo essere rientrato in Italia in missione per il Partito Comunista, fu arrestato e mandato al confino per 5 anni a Lipari e Ponza, prima di trascorrere oltre un anno e mezzo in carcere. Fu tra i leader della Resistenza empolese, divenne primo presidente della Cooperativa del Popolo, capo del Comitato di Liberazione Nazionale e sindaco di Empoli a novembre 1944. Il suo impegno in politica rimane per quasi 30 anni come consigliere comunale a Empoli e per 15 come senatore del Pci dal 1948 al 1963. Fu membro anche della segreteria provinciale fiorentina della Cgil. A lui sarà intitolato il Parco tra via di Corniola e via del Terrafino.
VERA VITI - Nata al Pozzale nel 1924, scomparsa nel 2013, Vera Viti fu contadina e operaia ma per la società empolese fu un vero pilastro dell'emancipazione femminile. Ha fatto parte dell'UDI Unione Donne Italiane di Empoli, si è impegnata per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nel Sindacato e ha lottato per il riscatto delle classi sociali più umili. Grande fu anche il suo impegno politico: schierata nel PCI, fu una grande attivista nella sezione del Pozzale e di Empoli. È stata una delle fondatrici del Premio 'Luigi Russo' del Pozzale nato nel 1948 per promuovere l'incontro e la collaborazione tra intellettuali e lavoratori, unica donna del Comitato Organizzatore. Il Comune nel 1995 e nel 2005 le ha conferito il Sant'Andrea d'Oro "per il Suo impegno e per la Sua solerte operosità". La prima volta come "esempio di dedizione al lavoro", la seconda perché tra i 20 fondatori del Premio Pozzale. Da quest'anno sarà istituita una menzione a suo nome dedicata a tutte le arti all'interno del Premio Pozzale. Sarà apposta una targa con indicato 'PARCO VERA VITI - Fondatrice del Premio Pozzale' al parco tra via delle Tofane-via della Presanella e via Sottopoggio per San Donato.
GIULIANO CIAMPALINI - Detto Nale, Giuliano Ciampalini è stato uno storico allenatore a cui verrà intitolato il campo in sintetico di Ponte a Elsa, di fronte all'Arno.
- Nato nel 1947 e scomparso nel 2014, Renato Cioni è stato uno dei personaggi più conosciuti del quartiere di Ponzano. Da presidente del Circolo Arci della frazione, aveva chiesto ed era riuscito a ottenere un parcheggio per la frazione. Ricoprì quella carica per 16 anni, a partire dal 1998, ma fu anche presidente locale della Cna. La sua occupazione fu quella di artigiano con la sua bottega nel quartiere di Santa Maria, ma fu anche storico e rilegatore di libri. Nel 2018 il Consiglio comunale approvò l'intitolazione dell'area di sosta a suo nome e adesso, decorsi i 10 anni dalla scomparsa necessari per l'intitolazione, sarà possibile procedere. Sarà indicata una targa con scritto 'Parcheggio Renato Cioni - storico Presidente della Casa del Popolo di Ponzano'.
LILIANA LENSI - Nata nel 1927 a Mestre e scomparsa nel 2003, Liliana Lensi è stata una maestra e una pedagogista di Empoli. Ha insegnato dagli anni 40 in poi nelle scuole di Ginestra Fiorentina, Pillo, Visignano, Torre di Montelupo, Pagnana e Avane, portando con sé la nuova visione dell'insegnamento a ragazze e ragazzi, legata al cambiamento sociale che l'Italia intera stava vivendo negli anni del secondo Dopoguerra. Il suo impegno al di fuori del mondo scolastico si è riflettuto anche nel mondo del volontariato con Auser e Aido, fondando anche il circolo ricreativo culturale La Scintilla a sostegno degli anziani. A lei sarà intitolato il Parco di Pagnana tra via della Motta e il fiume Arno con una targa che indicherà 'Parco Liliana Lensi" - Maestra di Pagnana e Avane'.
GIOVANNA SALVADORI - Nata nel 1928 e scomparsa 80 anni dopo, Giovanna Salvadori ha iniziato l'attività politica dopo il 1948, prima nel Pci, poi anche nell'Udi, Unione donne italiane. Nel '57 è divenuta consigliera comunale, mentre nel 66 l'allora sindaco Mario Assirelli la nominò assessora, la prima della storia di Empoli. In seguito, ha continuato a impegnarsi nel partito, nel sindacato e nell'Auser Filo d'argento. Si è occupata a lungo dei servizi della scuola materna, della Consulta femminile, dei problemi della donna e dell'infanzia, oltre che della sanità. Ha contribuito allo sviluppo dell'associazione Aias, a sostegno delle persone con disabilità. Nel 2024 è stata insignita, alla memoria, del Premio Contessa Emilia terza edizione, per la sezione Donne del Passato. Fu la figlia Sonia Benassai a ritirarlo. A lei sarà intitolata la scuola dell'infanzia 'Valgardena' in via Val Camonica, sarà apposta una targa con indicato 'SCUOLA DELL'INFANZIA GIOVANNA SALVADORI - Assessora dal 1966 al 1980'.
PIETRO RISTORI - Nato nel 1900 e scomparso nel 1984, fu un politico, sindacalista e partigiano empolese. Antifascista già in giovane età, dovette emigrare in Francia. Nel 1930, dopo essere rientrato in Italia in missione per il Partito Comunista, fu arrestato e mandato al confino per 5 anni a Lipari e Ponza, prima di trascorrere oltre un anno e mezzo in carcere. Fu tra i leader della Resistenza empolese, divenne primo presidente della Cooperativa del Popolo, capo del Comitato di Liberazione Nazionale e sindaco di Empoli a novembre 1944. Il suo impegno in politica rimane per quasi 30 anni come consigliere comunale a Empoli e per 15 come senatore del Pci dal 1948 al 1963. Fu membro anche della segreteria provinciale fiorentina della Cgil. A lui sarà intitolato il Parco tra via di Corniola e via del Terrafino.
VERA VITI - Nata al Pozzale nel 1924, scomparsa nel 2013, Vera Viti fu contadina e operaia ma per la società empolese fu un vero pilastro dell'emancipazione femminile. Ha fatto parte dell'UDI Unione Donne Italiane di Empoli, si è impegnata per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nel Sindacato e ha lottato per il riscatto delle classi sociali più umili. Grande fu anche il suo impegno politico: schierata nel PCI, fu una grande attivista nella sezione del Pozzale e di Empoli. È stata una delle fondatrici del Premio 'Luigi Russo' del Pozzale nato nel 1948 per promuovere l'incontro e la collaborazione tra intellettuali e lavoratori, unica donna del Comitato Organizzatore. Il Comune nel 1995 e nel 2005 le ha conferito il Sant'Andrea d'Oro "per il Suo impegno e per la Sua solerte operosità". La prima volta come "esempio di dedizione al lavoro", la seconda perché tra i 20 fondatori del Premio Pozzale. Da quest'anno sarà istituita una menzione a suo nome dedicata a tutte le arti all'interno del Premio Pozzale. Sarà apposta una targa con indicato 'PARCO VERA VITI - Fondatrice del Premio Pozzale' al parco tra via delle Tofane-via della Presanella e via Sottopoggio per San Donato.
Biagio Gugliotta