Durissimo scontro Mantellassi-Masi in commissione
18-09-2025 22:41 - Politica
Va in scena in commissione ambiente un durissimo scontro verbale fra il sindaco Alessio Mantellassi e Leonardo Masi, capogruppo di Buongiorno Empoli-SiamoEmpoli. Una discussione che dura quasi mezz'ora, uno scambio di battute mediato per quanto possibile da Roberto Iallorenzi, presidente in quota Pd della stessa commissione.
Al centro della discussione il verbale della prima seduta della conferenza paesaggistica che si è tenuta in Regione, un documento del quale Masi rivela di essere in possesso. Dopo un'ora scarsa di lavori, d'improvviso la miccia si accende al termine dell'intervento dell'architetto Parlanti. “Io ho il resoconto della conferenza di pianificazione – rivela Masi – non è finita, si è tenuta una sola volta e non mi pare così co-pianificata”. L'esponente della sinistra legge un passo del documento ed a quel punto Mantellassi chiede ancora “per trasparenza” che documento sia questo. Alla risposta replica dicendo che “non è ancora pubblico” e Masi dice che gli è arrivato da un accesso agli atti fatto in regione da una persona X che poi glielo ha passato. “Se permettete non mi pare il caso di dire chi sia. Evito di dirlo”.
Inizia uno scambio di battute che si protrae per una buona mezz'ora. “Siccome citi un documento che ancora non è né pubblico né definitivo perché la conferenza non ha terminato i lavori, ti posso chiedere la fonte?” dice Mantellassi. “Ti si può fare una domanda o è lesa maestà?” Iallorenzi cerca di riportare la discussione sull'ordine del giorno con i documenti dati ai consiglieri per la riunione, c'è un intervento di Sabrina Ciolli, pure lei di Buongiorno Empoli, ma niente da fare: riparte il botta e risposta.
“Siamo disponibili a rispondere sul documento citato quando sarà il momento – sono parole del sindaco – ma se si chiede di rispondere su un documento come è possibile che tutta la commissione lo possa fare senza esserne a conoscenza? Questo accesso agli atti non è stato fatto da nessuno dei presenti ed è strano che venga fatto su una conferenza che non è ancora finita. Per questo è necessario sapere come si è avuto questo documento perché gli atti si possono avere quando sono finali. Siccome oltretutto non è argomento di discussione, penso sia irrispettoso verso la commissione chiedere di commentare un documento che non hanno disponibile. E non potete dire che anche gli altri consiglieri lo potevano chiedere perché non lo avete chiesto nemmeno voi. Quindi o viene dato a tutti o non si può pretendere che la commissione si fermi a discutere su un qualcosa che solo uno ha e che non ci vuol dire come lo ha ottenuto. Se stasera avessimo fatto una discussione sul Poc senza darvelo voi avreste chiesto come sarebbe stato possibile discuterne. Il numero di protocollo non è questione di forma ma di trasparenza e quindi di sostanza”.
Masi fa muro sul nome e, solo dopo il proseguimento della discussione a cui partecipa anche la collega Sabrina Ciolli, rivela il numero di protocollo regionale dell'accesso agli atti: “0686092 dell'1/9/2025, lo fornirò senza rivelare il nome di chi me l'ha passato”. “Mi aspetto che il consigliere Masi ci fornisca la documentazione compreso il documento con la richiesta di accesso agli atti, cancellando se vuole anche il nome”, la pronta replica del sindaco. Il consigliere di opposizione torna sulla domanda iniziale rivolta all'architetto Parlanti che in quella famosa commissione siede. “Il territorio urbanizzato è stato concordato con la Regione?” Iallorenzi prova a chiudere la questione ma il clou della discussione deve ancora arrivare.
Dopo aver ripreso la parola, Masi dice di essere in linea con la discussione della commissione e parla di mancanza di fiducia nei suoi confronti. “Dopo dico il numero o ve lo fornisco anche con carta intestata della regione”, aggiunge. Mantellassi riprende la parola chiedendo che Masi ridica il numero già detto ed al suo no chiosa: “Lo puoi ridire o ti hanno detto che non lo potevi fare?”, domanda sulla quale ritorna anche dopo.
Il finale è ‘pirotecnico'. “Nessuno mi ha detto che non lo potevo dire”, replica Masi “nessuno mi controlla. E' che voglio tutelare la persona che me lo ha dato e che lo ha ottenuto regolarmente perché conosco chi governa questa città e l'atteggiamento che avete”. “Quale atteggiamento?”, ribatte Mantellassi due volte. “Trai le conclusioni”, risponde Masi. Il sindaco si rivolge a Iallorenzi. “Credo che questo sia offensivo perché dire che chi governa la città ha un atteggiamento intimidatorio è grave”. Dalle parole del sindaco si deduce che Masi esce dall'aula (le immagini sono sempre state infatti ferme su primo piano di un documento). Il sindaco prosegue. “Fai bene ad uscire perché non sei in grado di sostenere quello che hai detto e che è gravissimo (lo ripete quatto volte, ndr). Resta agli atti ed è uscito perché evidentemente si è vergognato di quello che ha detto altrimenti sarebbe rimasto qui. Qui dentro nessuno fa le intimidazioni. Le intimidazioni le fanno i fascisti e la mafia, non chi governa questa città”.
Al link, dal minuto 57, il video della commissione
Al centro della discussione il verbale della prima seduta della conferenza paesaggistica che si è tenuta in Regione, un documento del quale Masi rivela di essere in possesso. Dopo un'ora scarsa di lavori, d'improvviso la miccia si accende al termine dell'intervento dell'architetto Parlanti. “Io ho il resoconto della conferenza di pianificazione – rivela Masi – non è finita, si è tenuta una sola volta e non mi pare così co-pianificata”. L'esponente della sinistra legge un passo del documento ed a quel punto Mantellassi chiede ancora “per trasparenza” che documento sia questo. Alla risposta replica dicendo che “non è ancora pubblico” e Masi dice che gli è arrivato da un accesso agli atti fatto in regione da una persona X che poi glielo ha passato. “Se permettete non mi pare il caso di dire chi sia. Evito di dirlo”.
Inizia uno scambio di battute che si protrae per una buona mezz'ora. “Siccome citi un documento che ancora non è né pubblico né definitivo perché la conferenza non ha terminato i lavori, ti posso chiedere la fonte?” dice Mantellassi. “Ti si può fare una domanda o è lesa maestà?” Iallorenzi cerca di riportare la discussione sull'ordine del giorno con i documenti dati ai consiglieri per la riunione, c'è un intervento di Sabrina Ciolli, pure lei di Buongiorno Empoli, ma niente da fare: riparte il botta e risposta.
“Siamo disponibili a rispondere sul documento citato quando sarà il momento – sono parole del sindaco – ma se si chiede di rispondere su un documento come è possibile che tutta la commissione lo possa fare senza esserne a conoscenza? Questo accesso agli atti non è stato fatto da nessuno dei presenti ed è strano che venga fatto su una conferenza che non è ancora finita. Per questo è necessario sapere come si è avuto questo documento perché gli atti si possono avere quando sono finali. Siccome oltretutto non è argomento di discussione, penso sia irrispettoso verso la commissione chiedere di commentare un documento che non hanno disponibile. E non potete dire che anche gli altri consiglieri lo potevano chiedere perché non lo avete chiesto nemmeno voi. Quindi o viene dato a tutti o non si può pretendere che la commissione si fermi a discutere su un qualcosa che solo uno ha e che non ci vuol dire come lo ha ottenuto. Se stasera avessimo fatto una discussione sul Poc senza darvelo voi avreste chiesto come sarebbe stato possibile discuterne. Il numero di protocollo non è questione di forma ma di trasparenza e quindi di sostanza”.
Masi fa muro sul nome e, solo dopo il proseguimento della discussione a cui partecipa anche la collega Sabrina Ciolli, rivela il numero di protocollo regionale dell'accesso agli atti: “0686092 dell'1/9/2025, lo fornirò senza rivelare il nome di chi me l'ha passato”. “Mi aspetto che il consigliere Masi ci fornisca la documentazione compreso il documento con la richiesta di accesso agli atti, cancellando se vuole anche il nome”, la pronta replica del sindaco. Il consigliere di opposizione torna sulla domanda iniziale rivolta all'architetto Parlanti che in quella famosa commissione siede. “Il territorio urbanizzato è stato concordato con la Regione?” Iallorenzi prova a chiudere la questione ma il clou della discussione deve ancora arrivare.
Dopo aver ripreso la parola, Masi dice di essere in linea con la discussione della commissione e parla di mancanza di fiducia nei suoi confronti. “Dopo dico il numero o ve lo fornisco anche con carta intestata della regione”, aggiunge. Mantellassi riprende la parola chiedendo che Masi ridica il numero già detto ed al suo no chiosa: “Lo puoi ridire o ti hanno detto che non lo potevi fare?”, domanda sulla quale ritorna anche dopo.
Il finale è ‘pirotecnico'. “Nessuno mi ha detto che non lo potevo dire”, replica Masi “nessuno mi controlla. E' che voglio tutelare la persona che me lo ha dato e che lo ha ottenuto regolarmente perché conosco chi governa questa città e l'atteggiamento che avete”. “Quale atteggiamento?”, ribatte Mantellassi due volte. “Trai le conclusioni”, risponde Masi. Il sindaco si rivolge a Iallorenzi. “Credo che questo sia offensivo perché dire che chi governa la città ha un atteggiamento intimidatorio è grave”. Dalle parole del sindaco si deduce che Masi esce dall'aula (le immagini sono sempre state infatti ferme su primo piano di un documento). Il sindaco prosegue. “Fai bene ad uscire perché non sei in grado di sostenere quello che hai detto e che è gravissimo (lo ripete quatto volte, ndr). Resta agli atti ed è uscito perché evidentemente si è vergognato di quello che ha detto altrimenti sarebbe rimasto qui. Qui dentro nessuno fa le intimidazioni. Le intimidazioni le fanno i fascisti e la mafia, non chi governa questa città”.
Marco Mainardi
Al link, dal minuto 57, il video della commissione