12 Luglio 2025
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Election day, Tpe scuote i partiti: "uscite dal silenzio"

09-07-2025 22:44 - Politica
Sono passati molti giorni da quando il Comitato Trasparenza per Empoli ha chiesto alle forze politiche ed in particolare al PD, in quanto principale e decisiva forza politica di maggioranza, di esprimersi sull'accorpamento del referendum comunale con le Regionali, per favorire risparmio e partecipazione, solo Europa Verdi, Movimento 5 Stelle, Buongiorno Empoli e Centrodestra per Empoli hanno risposto; dalle altre forze nessuna posizione ufficiale.

Sappiamo che la prossima seduta del Consiglio Comunale è fissata il 23 luglio prossimo e nell'ordine del Giorno non è prevista la discussione di modifiche al regolamento del referendum che consentano l'accorpamento, ma la scelta spetta al Consiglio Comunale che deve deliberare entro il giorno 8 agosto ossia entro un mese.

Chiediamo a tutte le forze politiche di uscire dal silenzio e assumersi la responsabilità di una scelta chiara e pubblica: la democrazia si alimenta di partecipazione, non di silenzi o attese strategiche. La decisione dell'accorpamento e quindi della modifica possibile del regolamento referendum non è competenza esclusiva del Sindaco, è competenza del Consiglio Comunale e quindi della sua maggioranza, dei gruppi consiliari e dei partiti.

Stiamo parlando di un referendum sulla gestione dei beni comuni e in questo contesto dobbiamo ricordare che, in una democrazia, il bene comune più prezioso è la partecipazione dei cittadini. Negare una partecipazione libera, diffusa e accessibile a tutti rappresenta una delle violazioni più gravi dei diritti su cui si fonda la nostra democrazia. La Costituzione italiana, non a caso, definisce con precisione i poteri, i compiti e i diritti sia delle istituzioni e dei partiti, sia del popolo sovrano, proprio per garantire un equilibrio tra le parti sociali e preservare i principi democratici.

L'articolo 1 della Costituzione stabilisce che “la sovranità appartiene al popolo”, e questa sovranità si esprime anche attraverso strumenti diretti come il referendum. Ma come detto la nostra democrazia si regge su un equilibrio: l'articolo 49 riconosce il ruolo dei partiti come corpo intermedio fra cittadini e istituzioni, ma non al di sopra dei cittadini, e non in sostituzione del loro diritto a partecipare.

Quando una parte utilizza la propria posizione istituzionale per ostacolare l'altra, rompendo questo equilibrio, evitando il confronto e limitando il diritto di partecipazione e il diritto di voto, non si sta semplicemente svilendo un appuntamento elettorale ma si sta minando il patto costituzionale che garantisce equilibrio tra le parti sociali, equilibrio sul quale si regge la nostra convivenza civile.

Comitato referendario
Trasparenza per Empoli



Fonte: Ufficio stampa
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