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Empoli città del Natale e della Pace, sarebbe stato bello

28-11-2025 11:26 - Opinioni


Il Natale empolese "sfratta" la tenda della Pace. Così l’attacco dell’articolo col quale Clebs ha dato la notizia che la tenda della Pace, in piazza della Vittoria dal marzo del 2022, traslocava in piazza Don Minzoni, di fronte alla stazione. Una decisione presa d’accordo fra il Comitato e l’assessore alla pace Matteo Bensi che dà adito a qualche riflessione.

La mente corre subito all’abbinamento Natale-pace. Sarebbe stato bello se questa edizione di Empoli città del Natale avesse aggiunto anche la parola pace: Empoli città del Natale e della pace. Visto che le lucine, per dirla all’empolese, vengono descritte come una promozione della nostra città a livello nazionale con l’inserimento di Empoli nei circuiti turistici dedicati, sarebbe stato significativo se, in altre parti d’Italia, si fossero lette le due parole unite, facendo passare in un attimo il messaggio che qui si pensa giustamente al commercio ma anche a qualcosa di più importante e significativo. E magari chi si ferma in piazza della Vittoria per girare fra le bancherelle o sulla ruota si sarebbe fermato anche davanti alla tenda.

A nostro modesto parere la tenda della Pace sarebbe stato un valore aggiunto al Natale empolese. Avrebbe dato un significato religioso importante a una festa nata religiosa e diventata sempre più consumistica. Avremmo potuto non solo lasciarla nel suo luogo naturale, ma addirittura valorizzarla creando un giardino della Pace, arricchendola di luci, magari con qualche abbellimento, un simbolo di ogni religione, la cattolica, la musulmana, l’ebraica, in un abbraccio di pace per la nascita di Gesù Cristo. Per Natale si sono fermate le guerre (è nei libri di storia la tregua del 1914 nella parte settentrionale del fronte occidentale), quando queste erano combattute con i codici d’onore. Perché non sfruttare questa iniziativa per valorizzare ancora di più Empoli che è, da sempre, la città della pace e dell’accoglienza?

Ed invece no. Bomboloni, cioccolata calda ed automobili hanno sfrattato la tenda, lasciando al Natale empolese la sola impronta commerciale. Forse il bando andava scritto meglio?