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Empoli, il progetto “DimOrto Buono” di SintesiMinerva vince il bando Legacoop Toscana e Fondazione NOI

06-11-2025 14:53 - Cronaca
Un orto che fa crescere molto più che verdure: fa germogliare relazioni, dignità e futuro. Si chiama “DimOrto Buono” ed è il progetto di agricoltura sociale promosso dalla cooperativa SintesiMinerva di Empoli, che ha conquistato il bando di Legacoop Toscana e Fondazione NOI per l’anno accademico 2023-2024, diventando anche protagonista di una tesi di laurea triennale.

La tesi, dal titolo “Un percorso di agricoltura sociale nel territorio empolese: il progetto SintesiMinerva”, è stata realizzata da Laura Malatesti, 22 anni, originaria di Sovigliana di Vinci e studentessa di Economia Aziendale all’Università di Firenze. Il lavoro accademico ha messo in luce il valore economico, ambientale e umano dell’esperienza di DimOrto Buono, riconosciuta come un modello di innovazione sociale e sostenibilità nel territorio empolese.

Un progetto che unisce terra, persone e comunità Nato nel 2023, DimOrto Buono è un orto di agricoltura sociale sviluppato in collaborazione con la REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Empoli e la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, grazie anche a un bando della Regione Toscana dedicato al settore.
L’obiettivo è duplice: valorizzare i terreni agricoli adiacenti alla struttura e offrire percorsi di inclusione sociale e formazione lavorativa per gli ospiti della REMS.

Oggi l’orto è anche un punto vendita diretto aperto quotidianamente, dove i cittadini possono acquistare frutta e verdura di stagione, genuina, sostenibile e a km zero, frutto del lavoro di chi, attraverso la terra, sta costruendo un nuovo percorso di vita.

Dalla tesi al premio «Conoscevo già DimOrto Buono come cliente – racconta Laura Malatesti – e quando ho studiato Economia Agroalimentare mi è sembrato naturale collegare la teoria alla pratica di SintesiMinerva. Mi sono appassionata all’argomento e ho voluto approfondirlo nella mia tesi, analizzando il ruolo delle cooperative sociali. DimOrto Buono è un esempio concreto di come la qualità del prodotto possa andare di pari passo con il valore umano e sociale del lavoro».

Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi giovedì 6 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze, erano presenti per la cooperativa Cristina Dragonetti, presidente di SintesiMinerva, la vicepresidente Stella Latini, il responsabile Marco De Rosa, Andrea Pepe, referente per l’agricoltura sociale, insieme a Marco Paolicchi di Legacoop Toscana e naturalmente la stessa Laura Malatesti.

“Un riconoscimento al valore umano della terra” «Questo premio – ha dichiarato Cristina Dragonetti, presidente di SintesiMinerva – è un riconoscimento importante non solo per la nostra cooperativa, ma per tutte le realtà che credono nell’agricoltura sociale come strumento di inclusione, sviluppo sostenibile e crescita della comunità. È la conferma che investire nelle persone e nella terra genera valore autentico e duraturo».

Con il successo di DimOrto Buono, Empoli si conferma un laboratorio fertile di buone pratiche cooperative, dove il lavoro agricolo diventa veicolo di autonomia, responsabilità e solidarietà.
E il seme gettato da questo progetto continua a germogliare — nella terra e nelle coscienze — come esempio concreto di economia sociale che fa bene a tutti.