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Empoli, la crescita è lunga... da venire

08-12-2025 10:45 - Sport
di Gabriele Guastella
Sapevamo alla vigilia che sarebbe stata una partita difficile e complicata, e così è stata, anche se il portiere del Palermo alla fine della contesa è risultato il migliore in campo e dall'altra parte Fulignati non ha compiuto una parata; incredibile ma è proprio andata così. Eppure vince il Palermo 3-1, ed il bello del calcio è proprio questo.
Quante volte si dice che i numeri bisogna saperli interpretare? Ecco, Empoli-Palermo di questo primo pomeriggio calcistico del mese di dicembre ne è un esempio lampante. Partiamo dalla fine per commentare questa sfida, anzi partiamo dal dopo gara: al tecnico azzurro Alessio Dionisi non è piaciuto, anzi non va proprio giù, come la sua squadra ha preso il primo gol, "ci siamo allenati tutta la settimana su questo aspetto... anche stamani a poche ore dalla partita abbiamo rivisto insieme questo schema su calcio di punizione... non mi è piaciuto quel gol preso, che ha condizionato la partita, e non mi è piaciuto il comportamento dopo aver subito il gol dell'1-3, abbiamo smesso di lottare, di crederci, e non va bene...". E' sufficiente quest'analisi per capire lo stato d'animo dello spogliatoio, e per intuire che il percorso di crescita dell'Empoli è lungo, ancora lunghissimo.
In effetti il tecnico dell'Empoli ha ragione. La rete subita dal Palermo ha indirizzato decisamente la partita, e quel gol ha per diretto effetto portato l'Empoli a subire il secondo nello stretto giro di dodici minuti, perché in quei dodici minuti gli azzurri si sono un po' appannati e abbassati ed i rosanero sono stati bravi a punire la seconda smagliatura difensiva ancora su palla inattiva, questa volta sugli sviluppi di calcio d'angolo con Pohjanpalo che parte addirittura fuori dall'area di rigore dell'Empoli.
Gli azzurri pian piano sono rientrati in partita, Ghion e Ceesay hanno sfiorato la rete che avrebbe riaperto la contesa e farlo prima dell'intervallo sarebbe stata una grande iniezione di fiducia. Iniezione di fiducia che l'Empoli ha trovato ugualmente: è bastato l'ingresso in campo di Pellegri direttamente dall'uscita degli spogliatoi, entrato al posto di Nasti, per accendere tutto l'ambiente, squadra e spalti.
Dopo neanche due giri di lancette dall'avvio della ripresa Joronen ha salvato il Palermo dalla capitolazione con un intervento clamoroso, e prodigioso, su un tiro a botta sicura di Moruzzi, ma si è dovuto arrendere quando all'ora di gioco Pellegri, sulla prima vera palla buona giocabile, ha colpito prima il palo e poi sulla ribattuta ha buttato giù la porta mandando in visibilio il Carlo Castellani. L'Empoli ha schiacciato per dieci minuti il Palermo nella propria area di rigore, ma non è riuscita a graffiare, e per quanto prodotto anche in termini di qualità avrebbe pure meritato il gol del pari.
Il calcio poi sa essere crudele e in un momento di "stanca" della gara, nel pieno delle rotazioni offerte dagli allenatori, un cross dalla destra apparentemente innocuo ma appena deviato da Obaretin, si trasforma nella più classica trappola per Guarino che calcola male la traiettoria saltando a vuoto nel tentativo di colpire di testa ed offrendo a Pohjanpalo la più semplice delle occasioni per il 3-1. La doppietta del finlandese annienta i sogni di rimonta dei toscani e il Palermo potrebbe anche chiudere definitivamente la partita soprattutto con Vasic, che spreca calciando clamorosamente sopra la traversa una clamorosa occasione che somiglia ad un calcio di rigore in movimento. Ed è stata proprio quest'arrendevolezza finale palesata dall'Empoli dopo l'1-3 che non è piaciuta ad Alessio Dionisi che pretende una squadra sempre sul pezzo, fino all'ultimo minuto; questione di mentalità.
Archiviamo subito questa partita e voltiamo pagina. Adesso due trasferte consecutive con Juve Stabia e poi a Cesena, prima della sfida casalinga con il Frosinone. Tra meno di un mese si aprirà il calciomercato, e l'Empoli punta a rinforzare la rosa: in quattro, forse cinque, lasceranno Empoli per andare a giocare (Indragoli, Tosto, Konate quasi sicuramente, ndr), mentre sono attesi colpi in difesa e a centrocampo. Nomi? Si parla di Mazzitelli per la mediana, ma potrebbe esserci anche un clamoroso ritorno, per la difesa invece si cercano due difensori centrali e uno di questi potrebbe essere Odhental, già trattato la scorsa estate.


IL TABELLINO
EMPOLI (3-4-2-1)
- 21 Fulignati; 20 Lovato, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia (dal 37' st 99 Bianchi), 18 Ghion (dal 28' st 6 Degli Innocenti), 14 Yepes, 27 Moruzzi; 11 Shpendi (dal 37' st 79 Carboni), 15 Ceesay (dal 28' st 70 Saporiti); 19 Nasti (dal 1' st 9 Pellegri). A disp. 1 Perisan; 28 Indragoli, 29 Tosto; 8 Belardinelli, 32 Haas; 10 Ilie, 90 Konate. All. Alessio Dionisi
PALERMO (3-4-2-1) - 66 Joronen; 19 Bereszynski (dal 1' st 29 Peda), 13 Bani, 32 Ceccaroni; 27 Pierozzi, 8 Segre (dal 10' st 6 Gomes), 10 Ranocchia, 3 Augello (dal 43' st 72 Veroli); 5 Palumbo (dal 25' st 28 Blin), 21 Le Duaron (dal 10' st 14 Vasic); 20 Pohjanpalo. A disp. 1 Gomis, 63 Balaguss; 23 Diakite; 9 Brunori, 31 Corona. All. Filippo Inzaghi
Arbitro: Sig. Federico Dionisi di L'Aquila (Yoshikawa-Barone | IV Uff.le Galipò - VAR Santoro/Paganessi)
Marcatori: 7' 21 Le Duaron (P), 18' 20 Pohjanpalo (P); 18' st 9 Pellegri (E), 30' st 20 Pohjanpalo (P).
Note: Angoli Empoli 7 Palermo 5. Ammoniti: al 14' 8 Segre (P), al 33' 19 Bereszynski (P); al 16' st 9 Pellegri (E), al 45' st 27 Moruzzi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1' pt - 6' st. Spettatori: 8mila.