Empoli-Monza, lo spettacolo lo danno solo... i due allenatori
02-10-2025 10:27 - Sport
di Gabriele Guastella
Il primo tempo finisce 0-0, l'emozione più grande arriva al minuto trentatré: dica trentatré, prego. E' il minuto in cui Pagliuca e Bianco, i due allenatori, si ritrovano oltre dodicimila occhi puntati, sono quelli degli oltre seimila presenti al Castellani, che osservano i due mandarsi a quel paese, dirsele di tutti i colori, non darsele ma poco ci manca, e finire insieme, portati via scortati a distanza, nel tunnel che conduce prima nel ventre della tribuna e poi su per le scale per arrivare alla Tribuna Coperta Superiore da dove continueranno a dare a loro modo i dettami ai collaboratori rimasti a bordocampo.
E' uno spettacolo inquietante anche questo, indecente forse meglio dire, che non aiuta a rendere divertente la serata, e di cui almeno noi di sponda Empoli avremmo fatto volentieri a meno: non ci interessa sapere cosa sia successo, e cercare di innescare un processo alla ricerca del colpevole o di chi ha scagliato per primo il sasso, ci limitiamo a dire che in un momento difficile come quello che sta attraversando la squadra azzurra, tra le mille difficoltà di questo inizio di stagione, il non gioco, una squadra che stenta, lo 0-4 di Pescara, la difesa più battuta del campionato (almeno fino a stasera, ndr), una vittoria che c'è stata una sola volta in un mese e mezzo di stagione, sarebbe il caso di evitare che il proprio allenatore si ritrovi coinvolto in una situazione del genere.
L'espulsione di Pagliuca è diventato il dibattito dell'intervallo, nel vorticoso e pure un po' nervoso andirivieni di tifosi tra i gradoni dello stadio. Il secondo tempo ricomincia quasi silenzioso, e dopo una traversa colpita da Shpendi, nel ribaltamento di fronte il Monza trova anche il gol del vantaggio: è il 4' minuto e a rompere il ghiaccio è Carboni, ovviamente non Franco. Il tutto avviene mentre qualche centinaio di sportivi è ancora intento a pasteggiare dietro le panchine delle due squadre, a pochi metri dal terreno di gioco, comodamente seduti su comodi divanetti bianchi, a conversare con calici di vino rosso in mano, ignari che la partita sia già ripresa, forse disinteressati alla partita stessa, forse più interessati all'evento mondano in sé per sé che ad un confronto calcistico: e forse hanno ragione loro, visto lo spettacolo, un po' diciamo così e così, offerto sul rettangolo verde.
Fatto sta che il Monza è in vantaggio e sull'Empoli stiano già transitando metaforicamente i soliti spettri di un 2025 anno orribile. Pagliuca dall'alto della tribuna ordina un triplo cambio al 21': spazio a Popov, a Ilie e Yepes, in luogo di Saporiti, Moruzzi e Belardinelli. Con l'ucraino a fare a sportellate davanti e il rumeno ad ispirare l'Empoli si accende un po', la riaccensione dello stadio arriva invece qualche minuto dopo quando al 33' si rivede Pellegri, che entra al posto di Shpendi, e la Maratona, soprattutto, risponde con un applauso che tradotto sembra voler dire speranza. Sarà anche un caso ma l'Empoli la pareggia quasi subito: angolo di Ilie e colpo di testa di Guarino che si infila nell'angolino.
Il finale è almeno un po' più interessante: la presenza fisica di Pellegri crea apprensione nella difesa del Monza, nel frattempo rafforzato dall'ingresso di Colpani che però non si vede quasi mai, anche se i brianzoli rischiano di tornare in vantaggio sull'unica sbavatura di Fulignati, che rilancia male regalando palla a pochi metri dall'area di rigore e poi, a minaccia sventata, chiedendo scusa a compagni e tifosi.
I quattro di recupero sfilano via tra la voglia di provare ad osare e quella di non voler rischiare la beffa come nei minuti finali del derby con la Carrarese: così finisce con l'1-1 che regala un punto ciascuno. E questa volta, visto l'andamento del match, per l'Empoli è un punto guadagnato. Gli azzurri, con quattro partite casalinghe e due fuori, tengono la media di un punto a partita, poca roba anche per chi si deve salvare. Con dodici reti in sei gare gli azzurri si confermano una delle peggiori difese del torneo, solo il Mantova con tredici ha fatto peggio, e soprattutto subiscono per l'ottava partita stagionale tra campionato e coppa almeno una rete; inoltre da annotare una sola vittoria in otto partite: davvero un bottino misero per una squadra ed una società che in Serie B sarebbe chiamata a risultati almeno un po' diversi.
Altro ragionamento è poi il calendario: delle cosiddette big gli azzurri hanno affrontato solo Spezia e Monza, peraltro non in strepitosa forma, e poi Carrarese, Reggiana, Padova e Pescara, con tutto il rispetto non proprio date per formazioni di vertice. Questi sono i numeri, e stando ai numeri, impietosi, sei punti sono poca roba. Il problema è che poi spostando il focus su altri fronti, come la crescita dei singoli, il gioco della squadra, l'impronta del mister sulla stessa, il giudizio non cambia, ed al momento appare proprio come un'insufficienza grave. Qualcuno ricorda i tre punti di Sarri nelle prime nove giornate della stagione 2012/13, prima stagione di Maurizio Sarri alla guida azzurra: è bene fare mente locale, però, e ricordare anche che molte partite finirono male nel risultato, ma dagli spalti vivevamo la sensazione di vedere qualcosa di diverso rispetto al risultato acquisito sul campo. Vedevamo una squadra costruire un volume di gioco importante, un'identità precisa, e solo alcuni errori dei singoli in quelle prime uscite stavano condannando oltremisura gli azzurri che, infatti, a Lanciano svoltarono con un secco quanto netto 3-0. Di li cominciò un'altra storia: l'augurio, semmai, è che possa accadere presto anche in questa stagione...
IL TABELLINO
EMPOLI (3-4-2-1) - 21 Fulignati; 20 Lovato, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia (dal 35' st 79 F. Carboni), 18 Ghion, 8 Belardinelli (dal 21' st 77 Popov), 27 Moruzzi (dal 21' st 10 Ilie); 70 Saporiti (dal 21' st 14 Yepes), 15 Ceesay; 11 Shpendi (dal 32' st 9 Pellegri). A disp. 1 Perisan; 2 Curto, 24 Ebuehi, 28 Indragoli, 29 Tosto; 32 Haas; 99 Bianchi. All. Guido Pagliuca
MONZA (3-4-2-1) - 20 Thiam; 15 Delli Carri, 2 Brorsson, 44 A. Carboni (dal 42' st 3 Lucchesi); 26 Ciurria (dal 28' 7 Azzi), 21 Colombo (dal 1' st 14 Obiang), 18 Zeroli, 19 Birindelli; 23 Galazzi (dal 25' st 28 Colpani), 10 Caprari (dal 28' 17 Keita Balde); 25 Alvarez. A disp. 1 Pizzignacco; 24 Bakoune, 27 Capolupo, 4 Izzo, 9 Maric, 37 Petagna, 13 Ravanelli. All. Paolo Bianco
Arbitro: Sig. Giuseppe Mucera di Palermo (Rossi-Santarossa | IV Uff.le Iacobellis - VAR Camplone/Rutella)
Marcatori: al 4' st 44 A. Carboni (M), al 34' st 34 Guarino (E).
Note: Angoli Empoli 4 Monza 4. Ammoniti: al 14' 21 Colombo (M); al 12' st 8 Belardinelli (E), al 17' 7 Elia (E), al 21' st 14 Obiang (M). Espulsi: al 33' all. Pagliuca (E), al 33' all. Bianco (M). Recupero: 3' pt - 4' st. Spettatori: 6.014.
Empoli-Monza è uno scontro tra due retrocesse dalla Serie A, due nobili decadute in serie cadetta, spacciate alla vigilia per due delle pretendenti al ritorno in Serie A, forse ne l'una e nell'altra lo sono per davvero, per motivi contrapposti. L'Empoli perché è squadra giovane, totalmente nuova e per certi versi non da quartieri alti, il Monza perché forse ha cambiato troppo poco, e ha qualcuno di troppo un po' scontento di essere rimasto. Tuttavia la partenza di entrambe le compagini in questo avvio di stagione è da insufficienza piena: gli azzurri con la peggior difesa del campionato, ed una sola vittoria in dote; i brianzoli reduci da una cocente sconfitta casalinga con la matricola Padova, guarda il caso l'unica squadra battuta dall'Empoli in questo avvio di stagione.
Empoli e Monza si affrontano nella prima sera di ottobre, in una notte in cui le temperature scendono vorticosamente, quanto sono scesi vorticosamente gli appeal delle due squadre in queste ultime settimane: sarà il vento un po' "ghiaccino" che soffia da est, sarà pure che le due squadre sono espressione di un calcio tanto poco divertente quanto appassionante, fatto sta che il Carlo Castellani, nonostante i 5mila abbonati dichiarati, mostra squarci di vuoto inquietanti. Gli stessi squarci inquietanti che continua a mostrare la difesa azzurra, graziata dal Monza che colpisce due legni nel giro di pochi minuti, e salvata pure dallo stato di grazia di Fulignati che toglie le castagne dal fuoco quando necessario, e quando possibile.Il primo tempo finisce 0-0, l'emozione più grande arriva al minuto trentatré: dica trentatré, prego. E' il minuto in cui Pagliuca e Bianco, i due allenatori, si ritrovano oltre dodicimila occhi puntati, sono quelli degli oltre seimila presenti al Castellani, che osservano i due mandarsi a quel paese, dirsele di tutti i colori, non darsele ma poco ci manca, e finire insieme, portati via scortati a distanza, nel tunnel che conduce prima nel ventre della tribuna e poi su per le scale per arrivare alla Tribuna Coperta Superiore da dove continueranno a dare a loro modo i dettami ai collaboratori rimasti a bordocampo.
E' uno spettacolo inquietante anche questo, indecente forse meglio dire, che non aiuta a rendere divertente la serata, e di cui almeno noi di sponda Empoli avremmo fatto volentieri a meno: non ci interessa sapere cosa sia successo, e cercare di innescare un processo alla ricerca del colpevole o di chi ha scagliato per primo il sasso, ci limitiamo a dire che in un momento difficile come quello che sta attraversando la squadra azzurra, tra le mille difficoltà di questo inizio di stagione, il non gioco, una squadra che stenta, lo 0-4 di Pescara, la difesa più battuta del campionato (almeno fino a stasera, ndr), una vittoria che c'è stata una sola volta in un mese e mezzo di stagione, sarebbe il caso di evitare che il proprio allenatore si ritrovi coinvolto in una situazione del genere.
L'espulsione di Pagliuca è diventato il dibattito dell'intervallo, nel vorticoso e pure un po' nervoso andirivieni di tifosi tra i gradoni dello stadio. Il secondo tempo ricomincia quasi silenzioso, e dopo una traversa colpita da Shpendi, nel ribaltamento di fronte il Monza trova anche il gol del vantaggio: è il 4' minuto e a rompere il ghiaccio è Carboni, ovviamente non Franco. Il tutto avviene mentre qualche centinaio di sportivi è ancora intento a pasteggiare dietro le panchine delle due squadre, a pochi metri dal terreno di gioco, comodamente seduti su comodi divanetti bianchi, a conversare con calici di vino rosso in mano, ignari che la partita sia già ripresa, forse disinteressati alla partita stessa, forse più interessati all'evento mondano in sé per sé che ad un confronto calcistico: e forse hanno ragione loro, visto lo spettacolo, un po' diciamo così e così, offerto sul rettangolo verde.
Fatto sta che il Monza è in vantaggio e sull'Empoli stiano già transitando metaforicamente i soliti spettri di un 2025 anno orribile. Pagliuca dall'alto della tribuna ordina un triplo cambio al 21': spazio a Popov, a Ilie e Yepes, in luogo di Saporiti, Moruzzi e Belardinelli. Con l'ucraino a fare a sportellate davanti e il rumeno ad ispirare l'Empoli si accende un po', la riaccensione dello stadio arriva invece qualche minuto dopo quando al 33' si rivede Pellegri, che entra al posto di Shpendi, e la Maratona, soprattutto, risponde con un applauso che tradotto sembra voler dire speranza. Sarà anche un caso ma l'Empoli la pareggia quasi subito: angolo di Ilie e colpo di testa di Guarino che si infila nell'angolino.
Il finale è almeno un po' più interessante: la presenza fisica di Pellegri crea apprensione nella difesa del Monza, nel frattempo rafforzato dall'ingresso di Colpani che però non si vede quasi mai, anche se i brianzoli rischiano di tornare in vantaggio sull'unica sbavatura di Fulignati, che rilancia male regalando palla a pochi metri dall'area di rigore e poi, a minaccia sventata, chiedendo scusa a compagni e tifosi.
I quattro di recupero sfilano via tra la voglia di provare ad osare e quella di non voler rischiare la beffa come nei minuti finali del derby con la Carrarese: così finisce con l'1-1 che regala un punto ciascuno. E questa volta, visto l'andamento del match, per l'Empoli è un punto guadagnato. Gli azzurri, con quattro partite casalinghe e due fuori, tengono la media di un punto a partita, poca roba anche per chi si deve salvare. Con dodici reti in sei gare gli azzurri si confermano una delle peggiori difese del torneo, solo il Mantova con tredici ha fatto peggio, e soprattutto subiscono per l'ottava partita stagionale tra campionato e coppa almeno una rete; inoltre da annotare una sola vittoria in otto partite: davvero un bottino misero per una squadra ed una società che in Serie B sarebbe chiamata a risultati almeno un po' diversi.
Altro ragionamento è poi il calendario: delle cosiddette big gli azzurri hanno affrontato solo Spezia e Monza, peraltro non in strepitosa forma, e poi Carrarese, Reggiana, Padova e Pescara, con tutto il rispetto non proprio date per formazioni di vertice. Questi sono i numeri, e stando ai numeri, impietosi, sei punti sono poca roba. Il problema è che poi spostando il focus su altri fronti, come la crescita dei singoli, il gioco della squadra, l'impronta del mister sulla stessa, il giudizio non cambia, ed al momento appare proprio come un'insufficienza grave. Qualcuno ricorda i tre punti di Sarri nelle prime nove giornate della stagione 2012/13, prima stagione di Maurizio Sarri alla guida azzurra: è bene fare mente locale, però, e ricordare anche che molte partite finirono male nel risultato, ma dagli spalti vivevamo la sensazione di vedere qualcosa di diverso rispetto al risultato acquisito sul campo. Vedevamo una squadra costruire un volume di gioco importante, un'identità precisa, e solo alcuni errori dei singoli in quelle prime uscite stavano condannando oltremisura gli azzurri che, infatti, a Lanciano svoltarono con un secco quanto netto 3-0. Di li cominciò un'altra storia: l'augurio, semmai, è che possa accadere presto anche in questa stagione...
IL TABELLINO
EMPOLI (3-4-2-1) - 21 Fulignati; 20 Lovato, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia (dal 35' st 79 F. Carboni), 18 Ghion, 8 Belardinelli (dal 21' st 77 Popov), 27 Moruzzi (dal 21' st 10 Ilie); 70 Saporiti (dal 21' st 14 Yepes), 15 Ceesay; 11 Shpendi (dal 32' st 9 Pellegri). A disp. 1 Perisan; 2 Curto, 24 Ebuehi, 28 Indragoli, 29 Tosto; 32 Haas; 99 Bianchi. All. Guido Pagliuca
MONZA (3-4-2-1) - 20 Thiam; 15 Delli Carri, 2 Brorsson, 44 A. Carboni (dal 42' st 3 Lucchesi); 26 Ciurria (dal 28' 7 Azzi), 21 Colombo (dal 1' st 14 Obiang), 18 Zeroli, 19 Birindelli; 23 Galazzi (dal 25' st 28 Colpani), 10 Caprari (dal 28' 17 Keita Balde); 25 Alvarez. A disp. 1 Pizzignacco; 24 Bakoune, 27 Capolupo, 4 Izzo, 9 Maric, 37 Petagna, 13 Ravanelli. All. Paolo Bianco
Arbitro: Sig. Giuseppe Mucera di Palermo (Rossi-Santarossa | IV Uff.le Iacobellis - VAR Camplone/Rutella)
Marcatori: al 4' st 44 A. Carboni (M), al 34' st 34 Guarino (E).
Note: Angoli Empoli 4 Monza 4. Ammoniti: al 14' 21 Colombo (M); al 12' st 8 Belardinelli (E), al 17' 7 Elia (E), al 21' st 14 Obiang (M). Espulsi: al 33' all. Pagliuca (E), al 33' all. Bianco (M). Recupero: 3' pt - 4' st. Spettatori: 6.014.