Empoli, Primo Maggio di protesta: sciopero e presidio al McDonald’s per chiedere contrattazione e trasparenza
01-05-2025 15:51 - Cronaca
Primo Maggio di protesta e rivendicazione per i lavoratori del McDonald’s di Empoli, che domani incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro e daranno vita a un presidio alle ore 19:30 davanti al ristorante di via Livornese 182. A promuovere la mobilitazione è la Rsa Filcams Cgil del punto vendita empolese, con il sostegno della Filcams Cgil territoriale.
Al centro della protesta, la mancata disponibilità dell’azienda ad avviare un tavolo di confronto per definire un contratto integrativo di gruppo, oltre al mancato rispetto degli obblighi informativi previsti dalla contrattazione nazionale di settore. “Nonostante le richieste formali – spiegano i rappresentanti sindacali – McDonald’s non ha fornito i dati aziendali richiesti, violando gli accordi interconfederali e il contratto collettivo applicato”.
Il colosso della ristorazione veloce è presente in Italia con 740 locali, dei quali solo 60 sono a gestione diretta: a questi ultimi appartiene il ristorante di Empoli, che impiega circa 60 lavoratori. A livello nazionale, i dipendenti diretti sono circa 3.600 su oltre 35.000 totali, impiegati anche nei locali gestiti in franchising. A tutti i licenziatari sono state inviate piattaforme sindacali per l’apertura di trattative integrative, ma – denunciano i sindacati – “finora nessuna risposta è mai arrivata”.
Per la Filcams Cgil, la scelta di scioperare proprio il Primo Maggio ha un forte valore simbolico. “Vogliamo ribadire – dichiarano Gabriele Merro, Matteo Brotini e Donatella Galgani, firmatari della protesta – che la festa dei lavoratori non può ridursi a una ricorrenza vuota: è un’occasione per richiamare le imprese al rispetto dei diritti, al dialogo e alla contrattazione. Da McDonald’s, uno dei maggiori player mondiali del fast food, ci saremmo aspettati maggiore responsabilità”.
Il presidio sarà aperto alla cittadinanza e a tutte le realtà solidali del territorio. “Saremo in strada – conclude la Cgil – non solo per rivendicare diritti locali, ma per dare voce a migliaia di lavoratori del settore ristorazione che chiedono condizioni dignitose, trasparenza e partecipazione”.
Al centro della protesta, la mancata disponibilità dell’azienda ad avviare un tavolo di confronto per definire un contratto integrativo di gruppo, oltre al mancato rispetto degli obblighi informativi previsti dalla contrattazione nazionale di settore. “Nonostante le richieste formali – spiegano i rappresentanti sindacali – McDonald’s non ha fornito i dati aziendali richiesti, violando gli accordi interconfederali e il contratto collettivo applicato”.
Il colosso della ristorazione veloce è presente in Italia con 740 locali, dei quali solo 60 sono a gestione diretta: a questi ultimi appartiene il ristorante di Empoli, che impiega circa 60 lavoratori. A livello nazionale, i dipendenti diretti sono circa 3.600 su oltre 35.000 totali, impiegati anche nei locali gestiti in franchising. A tutti i licenziatari sono state inviate piattaforme sindacali per l’apertura di trattative integrative, ma – denunciano i sindacati – “finora nessuna risposta è mai arrivata”.
Per la Filcams Cgil, la scelta di scioperare proprio il Primo Maggio ha un forte valore simbolico. “Vogliamo ribadire – dichiarano Gabriele Merro, Matteo Brotini e Donatella Galgani, firmatari della protesta – che la festa dei lavoratori non può ridursi a una ricorrenza vuota: è un’occasione per richiamare le imprese al rispetto dei diritti, al dialogo e alla contrattazione. Da McDonald’s, uno dei maggiori player mondiali del fast food, ci saremmo aspettati maggiore responsabilità”.
Il presidio sarà aperto alla cittadinanza e a tutte le realtà solidali del territorio. “Saremo in strada – conclude la Cgil – non solo per rivendicare diritti locali, ma per dare voce a migliaia di lavoratori del settore ristorazione che chiedono condizioni dignitose, trasparenza e partecipazione”.