Empoli ricorda l'eccidio dei 29 concittadini fucilati dai tedeschi
18-07-2025 22:02 - Cronaca
Il 24 luglio 2025, Empoli vivrà una giornata di commemorazione per il doloroso 81° anniversario dell'eccidio dei ventinove concittadini empolesi, fucilati dai nazifascisti in quella che allora era piazza Ferrucci. Quella tragica mattina, i cittadini inermi furono barbaramente uccisi, un atto che resta una cicatrice profonda nella memoria storica e identitaria della città.
Le celebrazioni avranno inizio alle 9.30 con la santa messa celebrata nella Collegiata di Sant'Andrea, che darà il via alla giornata di ricordo e riflessione. A seguire, alle 10.30, la cerimonia proseguirà in piazza XXIV Luglio, presso il monumento dedicato ai caduti di quel terribile giorno. Lì il sindaco Alessio Mantellassi prenderà la parola per rendere omaggio alle vittime, sottolineando il significato profondo di questa ricorrenza per la comunità empolese.
Nel pomeriggio, le celebrazioni proseguiranno in piazza Madonna della Quiete, a partire dalle 19, con un'iniziativa dal titolo "Canta la Storia": racconti e canti per non dimenticare. La serata, organizzata per stimolare la memoria storica collettiva, sarà inaugurata dall'intervento di Raffaele Donati, consigliere comunale con delega alla Cultura della memoria.
A rendere speciale l'evento saranno le musiche e i canti della Resistenza e della Liberazione, eseguiti dai musicisti del Centro Attività Musicali di Empoli (CAM), che accompagneranno la serata dalla prima all'ultima nota. La compagnia teatrale Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli, con la partecipazione di Maria Teresa Delogu, darà voce alla testimonianza dell'unico sopravvissuto dell’eccidio, Arturo Passerotti, un uomo che ha vissuto sulla propria pelle la drammaticità di quegli eventi.
La commemorazione si arricchirà di un momento particolarmente emozionante, con lo spettacolo "La Guerra a Empoli", a cura del coro popolare Mirincoro. Il concerto racconterà, attraverso canti e recitazione, i momenti salienti della guerra nella città: dal bombardamento delle Cascine nel dicembre 1943 alla deportazione degli ebrei il 8 marzo 1944, fino all'eccidio del 24 luglio. L’evento si concluderà con il racconto della Liberazione di Empoli, un passaggio fondamentale che segnò la fine di un periodo oscuro e doloroso per la comunità empolese.
La giornata di commemorazione si inserisce in un contesto simbolico molto importante: piazza Madonna della Quiete, dove si terrà l’iniziativa serale, è un luogo ricco di storia. Oggi una delle piazze più frequentate della città, questa area è stata realizzata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando furono rimosse le macerie lasciate dalla distruzione dei palazzi circostanti, causata dalle mine tedesche.
Nel luglio del 1944, i soldati della Wehrmacht, prima di abbandonare Empoli, minarono i palazzi situati in angolo tra via Chiara e via Marchetti per ostacolare l'avanzata delle truppe alleate. Un atto di guerra che distrusse gran parte di quella che oggi è piazza Madonna della Quiete, che però in seguito venne ripristinata e trasformata in un simbolo di rinascita per la città.
L’area in cui sorge piazza Madonna della Quiete è stata, fino al XIX secolo, un terreno agricolo. Qui si trovava un palazzo costruito successivamente al 1820, mentre prima vi erano solo orti. A testimonianza della storia millenaria di Empoli, l’area ospita anche la Chiesa e il Convento del complesso afferente al Conservatorio della Santissima Annunziata, risalente al Seicento e danneggiato anch'esso durante il conflitto.
La commemorazione dell'eccidio dei ventinove non è solo un doveroso atto di memoria, ma anche un'opportunità per riflettere sul significato della Resistenza, sul valore della democrazia e sul sacrificio di chi ha lottato per la libertà. Come sottolineato dal sindaco Mantellassi, la memoria storica non deve mai essere dimenticata, ma deve essere tramandata alle nuove generazioni affinché eventi tragici come questi non possano mai più ripetersi.
Gli eventi in programma, dalla santa messa alla celebrazione in piazza XXIV Luglio, fino alla serata in piazza Madonna della Quiete, costituiscono un mosaico di esperienze che coinvolgeranno tutta la cittadinanza, con un ampio coinvolgimento delle realtà culturali, musicali e teatrali locali. Un’occasione per Empoli di ritrovarsi come comunità, per ricordare, riflettere e rinnovare l’impegno per una società più giusta e consapevole del suo passato.
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Le celebrazioni avranno inizio alle 9.30 con la santa messa celebrata nella Collegiata di Sant'Andrea, che darà il via alla giornata di ricordo e riflessione. A seguire, alle 10.30, la cerimonia proseguirà in piazza XXIV Luglio, presso il monumento dedicato ai caduti di quel terribile giorno. Lì il sindaco Alessio Mantellassi prenderà la parola per rendere omaggio alle vittime, sottolineando il significato profondo di questa ricorrenza per la comunità empolese.
Nel pomeriggio, le celebrazioni proseguiranno in piazza Madonna della Quiete, a partire dalle 19, con un'iniziativa dal titolo "Canta la Storia": racconti e canti per non dimenticare. La serata, organizzata per stimolare la memoria storica collettiva, sarà inaugurata dall'intervento di Raffaele Donati, consigliere comunale con delega alla Cultura della memoria.
A rendere speciale l'evento saranno le musiche e i canti della Resistenza e della Liberazione, eseguiti dai musicisti del Centro Attività Musicali di Empoli (CAM), che accompagneranno la serata dalla prima all'ultima nota. La compagnia teatrale Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli, con la partecipazione di Maria Teresa Delogu, darà voce alla testimonianza dell'unico sopravvissuto dell’eccidio, Arturo Passerotti, un uomo che ha vissuto sulla propria pelle la drammaticità di quegli eventi.
La commemorazione si arricchirà di un momento particolarmente emozionante, con lo spettacolo "La Guerra a Empoli", a cura del coro popolare Mirincoro. Il concerto racconterà, attraverso canti e recitazione, i momenti salienti della guerra nella città: dal bombardamento delle Cascine nel dicembre 1943 alla deportazione degli ebrei il 8 marzo 1944, fino all'eccidio del 24 luglio. L’evento si concluderà con il racconto della Liberazione di Empoli, un passaggio fondamentale che segnò la fine di un periodo oscuro e doloroso per la comunità empolese.
La giornata di commemorazione si inserisce in un contesto simbolico molto importante: piazza Madonna della Quiete, dove si terrà l’iniziativa serale, è un luogo ricco di storia. Oggi una delle piazze più frequentate della città, questa area è stata realizzata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando furono rimosse le macerie lasciate dalla distruzione dei palazzi circostanti, causata dalle mine tedesche.
Nel luglio del 1944, i soldati della Wehrmacht, prima di abbandonare Empoli, minarono i palazzi situati in angolo tra via Chiara e via Marchetti per ostacolare l'avanzata delle truppe alleate. Un atto di guerra che distrusse gran parte di quella che oggi è piazza Madonna della Quiete, che però in seguito venne ripristinata e trasformata in un simbolo di rinascita per la città.
L’area in cui sorge piazza Madonna della Quiete è stata, fino al XIX secolo, un terreno agricolo. Qui si trovava un palazzo costruito successivamente al 1820, mentre prima vi erano solo orti. A testimonianza della storia millenaria di Empoli, l’area ospita anche la Chiesa e il Convento del complesso afferente al Conservatorio della Santissima Annunziata, risalente al Seicento e danneggiato anch'esso durante il conflitto.
La commemorazione dell'eccidio dei ventinove non è solo un doveroso atto di memoria, ma anche un'opportunità per riflettere sul significato della Resistenza, sul valore della democrazia e sul sacrificio di chi ha lottato per la libertà. Come sottolineato dal sindaco Mantellassi, la memoria storica non deve mai essere dimenticata, ma deve essere tramandata alle nuove generazioni affinché eventi tragici come questi non possano mai più ripetersi.
Gli eventi in programma, dalla santa messa alla celebrazione in piazza XXIV Luglio, fino alla serata in piazza Madonna della Quiete, costituiscono un mosaico di esperienze che coinvolgeranno tutta la cittadinanza, con un ampio coinvolgimento delle realtà culturali, musicali e teatrali locali. Un’occasione per Empoli di ritrovarsi come comunità, per ricordare, riflettere e rinnovare l’impegno per una società più giusta e consapevole del suo passato.
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