Fdi a Canossa da Papa Gregorio VII Poggianti
14-05-2025 16:55 - Opinioni
E' il rigido inverno del 1077 e Enrico IV di Franconia, nonostante il grande freddo, attende per tre giorni e tre notti davanti all'ingresso del castello di Canossa, scalzo e vestito solo di un saio, prima di essere ricevuto e perdonato dal papa Gregorio VII, con l'intercessione di Matilde di Canossa. Un episodio passato alla storia al punto da essere diventato un'espressione di uso comune, andare a Canossa, che significa chiedere perdono all'autorità superiore ammettendo un errore. Un'espressione che, in questi giorni, è risuonata anche nella politica di casa nostra.
I moderni interpreti sono Andrea Poggianti, capogruppo del centrodestra per Empoli, nel ruolo di papa Gregorio VII, i rappresentanti locali di Fratelli d'Italia (sceglietene uno dal mazzo), novelli Enrico IV, e Susi Giglioli, capogruppo della Lega nei panni di Matilde di Canossa.
In un video pubblicato sul proprio profilo social, papa Gregorio VII Poggianti è infatti tornato sui concetti espressi nella conferenza stampa di sabato scorso parlando a chiare lettere agli ex compagni di partito, peraltro mai citati col loro nome (evidentemente a dire Fratelli d'Italia, proprio, non ce la fa). Dopo aver “accolto con favore che uno (ovvero la Lega) ci ripensi dopo un anno e sostenga la nostra coalizione civica per creare un'alternativa al Pd” ha aggiunto: “altri tornino a Canossa col cappello in mano e soprattutto con la cenere sul capo”.
Non resta quindi che passare da via Ponzano a dare un'occhiata se qualcuno di Fratelli d'Italia ha iniziato il percorso penitenziale per implorare il perdono papale. Magari aggiungendo alla cenere sul capo qualche dono. Per dirne alcuni a caso, oro, incenso e mirra.
Il limite dell'egocentrismo è ignoto.
I moderni interpreti sono Andrea Poggianti, capogruppo del centrodestra per Empoli, nel ruolo di papa Gregorio VII, i rappresentanti locali di Fratelli d'Italia (sceglietene uno dal mazzo), novelli Enrico IV, e Susi Giglioli, capogruppo della Lega nei panni di Matilde di Canossa.
In un video pubblicato sul proprio profilo social, papa Gregorio VII Poggianti è infatti tornato sui concetti espressi nella conferenza stampa di sabato scorso parlando a chiare lettere agli ex compagni di partito, peraltro mai citati col loro nome (evidentemente a dire Fratelli d'Italia, proprio, non ce la fa). Dopo aver “accolto con favore che uno (ovvero la Lega) ci ripensi dopo un anno e sostenga la nostra coalizione civica per creare un'alternativa al Pd” ha aggiunto: “altri tornino a Canossa col cappello in mano e soprattutto con la cenere sul capo”.
Non resta quindi che passare da via Ponzano a dare un'occhiata se qualcuno di Fratelli d'Italia ha iniziato il percorso penitenziale per implorare il perdono papale. Magari aggiungendo alla cenere sul capo qualche dono. Per dirne alcuni a caso, oro, incenso e mirra.
Il limite dell'egocentrismo è ignoto.