15 Giugno 2025
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Forza Italia contro il Consorzio di Bonifica: "E' solo un poltronificio, se vinciamo aboliremo il tributo"

14-06-2025 19:08 - Politica
Sarà uno dei punti del programma elettorale che, ufficialmente, verrà presentato la prossima settimana in Versilia. Ma Forza Italia, per dare la scalata alla Regione, nelle elezioni che con molta probabilità si terranno tra ottobre e novembre prossimi. Punta il dito contro il Consorzio di Bonifica. Con due obiettivi, spiega Marco Stella, capogruppo in regione per Forza Italia e, uno dei candidati alla presidenza per il centrodestra ( ufficialmente ancora dovrà essere scelto dalla coalizione): «Superamento del consorzio così comìè adesso – spiega – lo strumento resta ma non il tributo, i cittadini non riceveranno più i bollettini, si sopperirà con la fiscalità generale per far fronte ai lavori dei quali ha la competenza. E poi smantelleremo quello che è il più grande ufficiodi collocamento della sinistra Toscana. Un vero poltronificio, pronto a inglobare ex sindaci, ex assessori o tesserati del partito. Se il centrodestra vincerà si assumerà per merito, per competenza, per qualità».

Parte da Empoli – dove già sono stati presentati i candidati al consiglio regionale (Simone Campinoti, capogruppo in consiglio a Empoli e Claudia Ghezzi, segretaria cittadina di Forza Italia) - una presa di posizione netta e articolata di Forza Italia sui Consorzi di Bonifica, con la presentazione dell’iniziativa “Operazione Trasparenza”. Alla conferenza stampa, alla quale erano presenti anche Nicola Nascosti, Samuele Spini e Samuele Castellaneta. Sono stati utilizzati toni determinati ma anche riflessivi, con i quali è stata espressa preoccupazione per la gestione dei consorzi, denunciando problemi strutturali, inefficienze e danni concreti per i cittadini.

Non è mancato un forte appello alla responsabilità e alla programmazione: “Non vogliamo accusare nessuno, ma pretendiamo chiarezza, trasparenza e soluzioni strutturali. Non possiamo più aspettare il disastro per intervenire”, è stato uno dei passaggi più significativi che ha sottolineato Simone Campinoti.

Il punto di partenza è l’analisi degli eventi calamitosi degli ultimi anni. “Tre alluvioni importanti negli ultimi tre anni, 80% dei Comuni toscani colpiti, oltre 3 miliardi di danni”: numeri che secondo Marco Stella mostrano un sistema inefficiente.

Un riferimento alle alluvioni di metà marzo lo fanno sia Campinoti che Ghezzi: «Abbiamo fatto sopralluoghi dove si sono verificati i danni maggiori, dov’è stato rotto l’argine dell’Orme. Com’è possibile che nessuno ha pensato, dopo la rottura di chiudere quei due varchi, due viadotti, che hanno permesso all’acqua del torrente di arrivare fin nell’abitato del quartiere empolese?»

E Claudia Ghezzi rincara la dose, pensando anche alle conseguenze che, in altri luoghi della città, ha avuto l’ultima alluvione. «Non c’è più la cura dei fossi – dice - e soprattutto non c’è più un’azione preventiva per scongiurare queste tragedie».

Altro tema centrale: i 100 milioni di euro che ogni anno i Consorzi incassano dai cittadini attraverso una tassa regionale. Forza Italia critica il sistema per l’eccessiva esternalizzazione dei lavori (fino all’80% delle risorse) e l’assenza di una gestione realmente in-house: «Con quei soldi potremmo assumere tecnici interni, fare più interventi, risparmiare, e dare più qualità ai lavori» è l’opinione di Marco Stella”.

In più, è stata avanzata una riflessione sulla mancanza di logica nei contributi: “Pagano anche i cittadini che vivono a 10 chilometri dal primo fosso. Che senso ha?”, si chiedono i rappresentanti locali.

Nel mirino c’è anche la “politicizzazione” dei Consorzi, definiti senza mezzi termini “il più grande ufficio di ricollocamento del PD”. Il riferimento è alla commistione – secondo i relatori – tra incarichi tecnici e carriere politiche. “Non si assume per merito, ma per appartenenza politica”, è stato detto.

La proposta del partito non è abolire i Consorzi, ma riformarli radicalmente: togliere la tassa diretta e farli rientrare nella fiscalità generale, ridurre le esternalizzazioni e rafforzare l’organico interno, avviare i Contratti di Fiume, strumenti previsti dalla legge ma mai attivati in Toscana, per coinvolgere cittadini, associazioni e enti locali nella gestione e salvaguardia del territorio.

I problemi vanno affrontati, non nascosti sotto il tappeto o tamponati con una foto sul posto dopo il danno -, ha sottolineato Campinoti - Non si tratta di battaglie personali né politiche, ma di una difesa dell’interesse collettivo, in particolare di chi ha subito danni e ancora aspetta risposte», dando però lo stesso una stoccata all’amministrazione: «Oggi i cittadini ci chiedono di fare qualcosa di diverso dalle festicciole e dalle lucine. Ci chiedono serietà. E noi rispondiamo così».

Forza Italia non si limita a denunciare: chiede risposte, propone soluzioni, si prende la responsabilità di parlare anche a nome di chi non li ha votati ma vive il disagio.La speranza è che da questa “Operazione Trasparenza” nasca finalmente una gestione dei Consorzi più efficiente, meno politicizzata e più vicina alle reali esigenze del territorio.

Perché – come è stato detto – “se un’alluvione accade tre volte in pochi anni, non è più un evento eccezionale. È un segnale. E va ascoltato”.
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