Forza Italia: "Trasformiamo il malcontento in cambiamento. E così... vinciamo"

Li ha definiti “il Dream Team”, Nicola Nascosti, storico volto di Forza Italia in Toscana e oggi candidato nel collegio di Firenze 1, dopo alcuni anni di assenza dalla scena politica, ma non certo dall’impegno civile. È con questo spirito che Nascosti presenta i quattro candidati del partito di Berlusconi nel collegio Firenze 3, che abbraccia l’intera area dell’Empolese-Valdelsa: Simone Campinoti, Claudia Ghezzi, Simone Testai e Sabrina Ramello. Imprenditori, professionisti, amministratori: volti nuovi ma con solide radici sul territorio.

«Hanno tutte le carte in regola per ottenere un grande risultato – afferma Nascosti – e rappresentano al meglio la tradizione di Forza Italia, fatta di impegno concreto, moderazione e presenza sul territorio».

Tra i più determinati c’è Claudia Ghezzi, imprenditrice, già candidata in una lista civica alle amministrative e oggi convinta sostenitrice di un progetto politico chiaro: «Il nostro obiettivo? Arrivare al 10% – afferma – e possiamo farlo solo puntando sulla nostra forza: siamo cittadini attivi, non professionisti della politica. In Toscana non abbiamo mai governato: è un vantaggio, perché possiamo portare idee nuove, senza dover difendere il passato. Basta malcontento sterile, trasformiamolo in cambiamento».
Un messaggio condiviso da tutti i candidati, a tre settimane dall’apertura delle urne, mentre si preparano a confrontarsi sui grandi temi che riguardano la Toscana: lavoro, sanità, sicurezza, territorio, infrastrutture e pubblica amministrazione.

«La Toscana ha bisogno di una nuova classe dirigente – ribadisce Ghezzi – che venga dalla società civile e affronti i problemi con competenza e pragmatismo, non con le ideologie». Nascosti sottolinea anche il ruolo del candidato presidente del centrodestra: «Alessandro Tomasi è la persona giusta per guidare il cambiamento. In appena dieci giorni ha già recuperato cinque punti su Giani: è la prova che possiamo vincere».

Imprese e lavoro: «Serve concretezza, non assistenzialismo». Claudia Ghezzi parte da un tema che conosce bene: l’impresa. «Ho lavorato per 35 anni nell’azienda di famiglia – racconta – e oggi so quanto è difficile portare avanti un’attività. Manca personale formato, sia nei ruoli dirigenziali che operativi. Il mercato del lavoro e i centri per l’impiego sono scollegati. Servono politiche attive, incentivi alle aziende e una formazione professionale mirata. Basta con il reddito di cittadinanza: bisogna creare lavoro vero».

Dello stesso avviso Simone Campinoti, capolista nel collegio, che ha criticato duramente la proposta della sinistra di introdurre un “reddito di cittadinanza regionale”: «È un esperimento già fallito a livello nazionale – afferma – e pensare di riproporlo a livello locale è assurdo. La formazione deve essere concreta, non un pezzo di carta. I corsi devono prevedere un esame serio: se non lo superi, lo rifai. Questo è fondamentale anche per la sicurezza sul lavoro».

Campinoti ha poi messo l’accento sul rapporto complicato tra imprenditori e pubblica amministrazione: «Non è accettabile che un’azienda che vuole creare posti di lavoro debba aspettare dieci anni per costruire un capannone. Serve dialogo vero tra Regione, Comuni e Provincia. Oggi gli enti si ignorano a vicenda».

Ha lanciato infine un appello per potenziare gli ITS (Istituti Tecnici Superiori): «Sono strumenti fondamentali per quei ragazzi che non vogliono o non possono andare all’università, ma vogliono lavorare. L’istruzione deve essere un ponte verso l’occupazione, non una trappola burocratica».

Sanità: «Le Case della Salute non funzionano. Modello fallito». Il tema della sanità è stato affrontato con forza da Simone Testai, consigliere comunale a Fucecchio: «L’accentramento delle ASL e la chiusura degli ospedali locali hanno prodotto solo disservizi. Una volta c’erano presidi a Fucecchio e Castelfiorentino, ora si va tutti a Empoli, anche se si abita a pochi minuti da Pescia. Le Case della Salute? Sono scatole vuote, mancano medici e personale. Il modello è fallito».

Campinoti ha rincarato la dose, puntando il dito contro la burocrazia e le liste d’attesa: «Un esame si deve fare quando serve, non quando è troppo tardi. Basta con la sanità solo sulla carta».

Territorio e sicurezza: «I consorzi? Tagliano l’erba, non fanno prevenzione». Testai ha parlato anche di dissesto idrogeologico: «Le alluvioni che hanno colpito Empoli, Fucecchio e Cerreto sono il risultato di una cattiva gestione. Delle 52 opere idrauliche previste, pochissime sono state completate. I fondi ci sono ma non si spendono. I consorzi di bonifica? Devono essere strumenti operativi, non enti che tagliano solo l’erba».

Sullo stesso tema è intervenuta Sabrina Ramello, avvocato e consigliera comunale: «I consorzi dovrebbero essere finanziati con risorse pubbliche, non con balzelli. Invece si sprecano milioni in progetti assurdi, come il parcheggio sotterraneo che si vuole costruire sotto il parco storico Corsini, a Fucecchio. Un’opera da 6 milioni già stanziati, senza progetto esecutivo, senza piano di gestione. E nessuno protesta. Perché lo fa la sinistra? Due pesi e due misure».

Ramello ha criticato anche la gestione delle infrastrutture: «L’ospedale di Fucecchio ha un parcheggio da 7 milioni, costruito nel 2014, con ascensori che non funzionano da anni. Ora vogliono farne un altro sotto un parco. È il simbolo dell’inadeguatezza della Regione».

Infrastrutture e trasporti. «Il pedaggio sulla Fi-Pi-Li è una tassa sul lavoro» Ramello ha definito “inaccettabile” l’ipotesi – per ora congelata – di introdurre un pedaggio sulla superstrada: «È una misura socialmente ingiusta, che colpisce i lavoratori e i pendolari. Una tassa sul lavoro. L’ennesima dimostrazione di quanto la sinistra sia lontana dal territorio. Parlano di interesse pubblico, ma poi lo tradiscono nei fatti».

Sicurezza: «Servono i CPR, basta ideologie cieche». Sul fronte della sicurezza, Campinoti è stato chiaro: «Il problema esiste, basta negarlo. A Empoli il 43% degli abitanti del centro storico è straniero, molti non sono nemmeno registrati all’anagrafe. Abbiamo case con 18 persone dentro, senza codici per i rifiuti. I sacchi vengono buttati ovunque. Questa è una situazione fuori controllo, frutto di una politica dell’accoglienza cieca».

Testai ha rilanciato la proposta di istituire CPR (Centri di permanenza per i rimpatri): «La sinistra è contraria, ma sono necessari per gestire le situazioni di illegalità. Il paradosso? L’ex sindaco di Fucecchio, del Pd, aveva già avviato contatti per realizzarne uno nell'ex carcere di Veneri. Oggi Giani dice di non sapere dove metterlo. Ma allora smentisce se stesso o il suo ex sindaco?».
Forza Italia: «Noi, il volto nuovo del buon governo». I quattro candidati di Forza Italia nel collegio Firenze 3 si presentano come un’alternativa moderata, concreta e competente. «Siamo persone serie, che conoscono i problemi del territorio – concludono – e vogliamo rappresentare chi lavora, chi produce, chi chiede soluzioni reali. Forza Italia è pronta a governare la Toscana, con Alessandro Tomasi presidente e con il sostegno di chi non si rassegna all’inefficienza del presente».