Fratelli d'Italia: nelle scuole no ideologia, sì libertà educativa
11-03-2025 15:35 - Politica
L'educazione all'affettività e alla sessualità, seppur importante, deve essere affrontata con equilibrio e senza condizionamenti ideologici. L'approvazione di questa mozione ignora le preoccupazioni di molti genitori e rischia di ridurre l'educazione sessuale a un'imposizione unilaterale di determinati punti di vista, senza garantire il pluralismo e il rispetto delle diverse sensibilità.
Ancora, da più parti emerge anche la preoccupazione per possibili derive ideologiche nell'educazione affettiva e sessuale. Viene ribadito il principio secondo cui tale educazione non dovrebbe trasformarsi in uno strumento di diffusione di concezioni che potrebbero influire sull'identità personale. In questo contesto, la famiglia continua a essere considerata il principale riferimento educativo. Fratelli d’Italia ribadisce la necessità di un'educazione che non prescinda dalla realtà biologica e dal ruolo primario della famiglia nel processo formativo dei minori.
Danilo Di Stefano, consigliere comunale, afferma: "Non siamo contrari all'educazione all'affettività e alla sessualità, ma crediamo che debba essere affrontata con basi scientifiche solide e con il necessario coinvolgimento dei genitori. Affrontare questi temi senza il giusto contesto rischia di creare divisioni e disorientamento nei più piccoli. Il nostro obiettivo è garantire un'educazione rispettosa e bilanciata, che riconosca il ruolo insostituibile dei genitori e che non veicoli messaggi non adatti alla maturità dei bambini."
Fonte: Ufficio stampa
Diverse opinioni nel campo della psicologia e della pedagogia evidenziano riserve riguardo a un'educazione sessuale precoce e imposta senza il coinvolgimento delle famiglie. Alcuni studi sottolineano come un'educazione sessuale proposta senza considerare le fasi evolutive del bambino possa generare confusione e insicurezza. In questa prospettiva, la famiglia viene indicata come il principale contesto di formazione affettiva e sessuale, mentre il ruolo della scuola dovrebbe essere di supporto e non di sostituzione. Viene inoltre sollevata la questione della libertà educativa, con particolare riferimento all'imposizione di una visione della sessualità non sempre supportata da un consenso scientifico condiviso e dal coinvolgimento delle famiglie. Secondo alcune analisi, è fondamentale garantire ai bambini un percorso di crescita sereno, evitando esposizioni a messaggi che potrebbero risultare disorientanti.
Ancora, da più parti emerge anche la preoccupazione per possibili derive ideologiche nell'educazione affettiva e sessuale. Viene ribadito il principio secondo cui tale educazione non dovrebbe trasformarsi in uno strumento di diffusione di concezioni che potrebbero influire sull'identità personale. In questo contesto, la famiglia continua a essere considerata il principale riferimento educativo. Fratelli d’Italia ribadisce la necessità di un'educazione che non prescinda dalla realtà biologica e dal ruolo primario della famiglia nel processo formativo dei minori.
Danilo Di Stefano, consigliere comunale, afferma: "Non siamo contrari all'educazione all'affettività e alla sessualità, ma crediamo che debba essere affrontata con basi scientifiche solide e con il necessario coinvolgimento dei genitori. Affrontare questi temi senza il giusto contesto rischia di creare divisioni e disorientamento nei più piccoli. Il nostro obiettivo è garantire un'educazione rispettosa e bilanciata, che riconosca il ruolo insostituibile dei genitori e che non veicoli messaggi non adatti alla maturità dei bambini."
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha espresso più volte una posizione chiara contro l'imposizione di teorie ideologiche nelle scuole, e Fratelli d'Italia Empoli si allinea a questa visione, chiedendo che la scuola rimanga un luogo di formazione neutrale e rispettoso delle diverse sensibilità.
"Il nostro voto contrario – concludono Carriero, Peccianti e Di Stefano – è un segnale di coerenza con i nostri valori. Difendiamo la libertà educativa delle famiglie e rifiutiamo ogni tentativo di trasformare la scuola in un campo di battaglia ideologico. Continueremo a batterci per un'educazione che rispetti la centralità della famiglia e metta al primo posto il benessere psicofisico dei minori."
"Il nostro voto contrario – concludono Carriero, Peccianti e Di Stefano – è un segnale di coerenza con i nostri valori. Difendiamo la libertà educativa delle famiglie e rifiutiamo ogni tentativo di trasformare la scuola in un campo di battaglia ideologico. Continueremo a batterci per un'educazione che rispetti la centralità della famiglia e metta al primo posto il benessere psicofisico dei minori."
Fratelli d’Italia Empoli continuerà a vigilare affinché l'educazione rimanga un diritto delle famiglie e non venga strumentalizzata per fini politici o ideologici, promuovendo sempre il confronto costruttivo tra tutte le parti coinvolte.
Fonte: Ufficio stampa