Gaza Calling: 12 ore di musica e resistenza al Csa Intifada di Empoli
08-05-2025 10:50 - Lifestyle
Sabato 10 maggio il CSA Intifada ospita “Gaza Calling”, una maratona musicale lunga dodici ore per ribadire, con forza, che la musica è resistenza. Nove artisti si alterneranno su due palchi – Garden Stage e Building Stage – in un crescendo di suoni, parole e solidarietà. Dalle 15 del pomeriggio fino alle 3 del mattino successivo, Empoli alzerà la voce per Gaza.
L’iniziativa, promossa dal collettivo Gaza Calling, si inserisce nel solco di una mobilitazione artistica e politica iniziata nel marzo 2024. Allora, la prima edizione raccolse 2000 euro destinati a progetti di sostegno per la popolazione palestinese. Da quel momento, il collettivo ha continuato a costruire appuntamenti che uniscono musica, informazione e attivismo, portando alla luce le ferite aperte di un popolo privato del passato, del presente e del futuro.
Il programma si articola su due palchi e attraversa generi e generazioni. Sul Garden Stage si parte alle ore 15.00 con Hibakusha, seguiti da Inspector Grant, Real Wood, Plankton HC e Vicky le Ròly. Dalle 21.00 si accende il Building Stage con Sarabamba, Na You, Pegasø e infine Hucc, che chiuderà il festival alle prime luci dell’alba.
Tutti gli artisti si esibiranno gratuitamente. L’intero incasso sarà devoluto a sostegno di progetti umanitari e culturali in Palestina.
Durante tutta la giornata saranno attivi bar e cucina, per trasformare lo spazio del CSA in un luogo accogliente e partecipato, dove resistenza e festa si intrecciano. Gaza Calling è molto più di un concerto: è un atto collettivo, un grido politico, una chiamata alla solidarietà.
“Quando la musica è resistenza” non è solo uno slogan, ma l’essenza di un evento che usa l’arte per aprire coscienze e costruire legami. Perché ogni nota, ogni voce, ogni battito può essere un gesto di vicinanza e libertà.
L’iniziativa, promossa dal collettivo Gaza Calling, si inserisce nel solco di una mobilitazione artistica e politica iniziata nel marzo 2024. Allora, la prima edizione raccolse 2000 euro destinati a progetti di sostegno per la popolazione palestinese. Da quel momento, il collettivo ha continuato a costruire appuntamenti che uniscono musica, informazione e attivismo, portando alla luce le ferite aperte di un popolo privato del passato, del presente e del futuro.
Il programma si articola su due palchi e attraversa generi e generazioni. Sul Garden Stage si parte alle ore 15.00 con Hibakusha, seguiti da Inspector Grant, Real Wood, Plankton HC e Vicky le Ròly. Dalle 21.00 si accende il Building Stage con Sarabamba, Na You, Pegasø e infine Hucc, che chiuderà il festival alle prime luci dell’alba.
Tutti gli artisti si esibiranno gratuitamente. L’intero incasso sarà devoluto a sostegno di progetti umanitari e culturali in Palestina.
Durante tutta la giornata saranno attivi bar e cucina, per trasformare lo spazio del CSA in un luogo accogliente e partecipato, dove resistenza e festa si intrecciano. Gaza Calling è molto più di un concerto: è un atto collettivo, un grido politico, una chiamata alla solidarietà.
“Quando la musica è resistenza” non è solo uno slogan, ma l’essenza di un evento che usa l’arte per aprire coscienze e costruire legami. Perché ogni nota, ogni voce, ogni battito può essere un gesto di vicinanza e libertà.