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I toscani pagano di più per acqua e rifiuti, Nascosti (FI): "Basta con il modello PD–M5S"

22-08-2025 08:00 - Politica
Paghiamo i servizi più che altrove in Toscana. Per acqua e rifiuti le tariffe e la spesa per famiglia della nostra regione sono più alti della media nazionale. Lo dicono le cifre di Arera, l'autorità di regolazione per energia reti e ambiente. E lo sostiene Nicola Nascosti, Responsabile regionale del dipartimento Ambiente per Forza Italia che, in questo modo sottolinea come il recente accordo stipulato, proprio su queste tematiche, da Pd e M5S, vada nella direzione opposta a quella auspicata dai cittadini, per avere servizi efficienti e tariffe più basse.

"Secondo i dati ARERA 2024, “la spesa media sostenuta da una famiglia di tre persone con un consumo annuo di 150 m³ d'acqua è pari, a livello nazionale, a 365 euro/anno, corrispondenti a 2,43 €/m³. In Toscana, invece, il costo medio raggiunge i 3 €/m³, con una spesa superiore del 17,6% rispetto alla media italiana e con punte fino al +63% se confrontata con i valori del Nord Italia (Emilia compresa), dove prevale il modello Multiutility quotate gli ambiti territoriali interprovinciali o regionali" dice Nascosti in un comunicato.

"La situazione - prosegue Nascosti - non migliora sul fronte rifiuti. I dati ISPRA catasto rifiuti 2024 mostrano come il costo medio pro capite di gestione dei rifiuti in Toscana pari a 258 €/abitante risulti sensibilmente più elevato rispetto alla media nazionale di 197€/abitante (+30%). Le differenze si ampliano ulteriormente nelle regioni dove la gestione è affidata a società di capitali partecipate da soggetti privati qualificati, con modelli organizzativi più industrializzati e integrati, come ad esempio l'Emilia-Romagna con 209 €/ab e la Lombardia con 144€/ab."

"Questi numeri evidenziano un gap strutturale della Toscana che penalizza cittadini e imprese. Un divario che può essere colmato solo con un percorso deciso di industrializzazione della gestione dei servizi pubblici locali, attraverso:

•⁠ ⁠investimenti nelle reti e negli impianti,

•⁠ ⁠reperimento di risorse anche tramite quotazione in Borsa,

•⁠ ⁠riduzione dell'indebitamento oneroso che oggi grava sulle tariffe.

È fondamentale, inoltre, superare approcci ideologici che hanno dimostrato i loro limiti, come il porta a porta esteso e la visione di un ipotetico “Rifiuti Zero” senza impianti di riciclo, recupero di materia ed energia, né un residuo e inevitabile utilizzo della discarica per i rifiuti non recuperabili.

Proseguire sulla strada indicata dall'accordo PD–5 Stelle, che va nella direzione opposta, significherebbe invece aumentare ulteriormente le tariffe e penalizzare famiglie e imprese toscane, aggravando un quadro già critico.

È necessario un cambio di rotta coraggioso e pragmatico, per garantire servizi efficienti, costi sostenibili e una reale competitività alla Toscana".