Il Comitato 'Empoli del SI' Contesta la Scelta Unilaterale delle Sedi per il Referendum
19-09-2025 15:33 - Politica
A pochi giorni dall’avvio della campagna per il referendum abrogativo sulla delibera Multiutility, il comitato promotore ha espresso preoccupazione per una questione che riguarda la logistica del voto. Infatti, uno dei motivi che ha spinto il Comitato a sostenere, in precedenza, la necessità di accorpare il referendum comunale alle elezioni regionali era la difficoltà di reperire sedi adeguate per tutte le sezioni elettorali, visto che non tutte le sedi sono a disposizione dell’Amministrazione Comunale. Tuttavia, con grande sorpresa, il comitato ha appreso che il Comune di Empoli avrebbe già comunicato ai presidenti delle 42 sezioni elettorali le sedi in cui si terrà il referendum, come se la questione fosse stata già definitivamente decisa. Questa decisione, secondo il Comitato, è inaccettabile e necessita di essere stigmatizzata pubblicamente. In primo luogo, per motivi di correttezza istituzionale e rispetto delle 4000 firme raccolte a sostegno del referendum, il Comitato ritiene che la scelta delle sedi debba essere discussa e concordata con i rappresentanti del comitato promotore, e non imposta unilateralmente dal Comune. La preoccupazione principale riguarda la riduzione delle sedi previste per il referendum, che potrebbero essere significativamente inferiori rispetto alle 22 sezioni ordinarie utilizzate per le elezioni regionali. Se ciò dovesse accadere, molti cittadini potrebbero essere costretti a recarsi alle urne in sedi molto distanti, con notevoli difficoltà logistiche, in particolare per chi risiede nelle frazioni o in zone più periferiche. Questo comporterebbe anche gravi problemi di ordine pubblico e di sicurezza, dato che la consultazione si terrà solo domenica 9 novembre, in una giornata con orari di apertura dalle 8 alle 23. La situazione potrebbe ulteriormente complicarsi in caso di maltempo, quando il ricorso all’auto potrebbe diventare quasi obbligatorio, ma rischiando di scoraggiare molti elettori dal partecipare. Da un punto di vista pratico e logistico, il Comitato ritiene che le sedi per il referendum non debbano essere inferiori ai due terzi delle abituali, soprattutto considerando la distribuzione del territorio e la necessità di garantire che tutti i cittadini, comprese le frazioni, abbiano accesso agevole ai seggi.
Il Comitato ribadisce che, se l’Amministrazione Comunale ha scelto di non accorpare il referendum alle elezioni regionali – una scelta puramente politica e non obbligata dalla legge – non può ora giustificare la riduzione delle sedi con la scusa della mancanza di disponibilità. Infatti, per motivi di ordine pubblico e sicurezza, il Sindaco ha la facoltà di imporre l’uso di sedi pubbliche anche non comunali, come accade in altre consultazioni, e di sostenere i costi aggiuntivi per la preparazione delle sedi, costi che sarebbero stati in gran parte evitabili se il referendum fosse stato accorpato alle regionali. Per questo motivo, il Comitato ha formalmente richiesto un incontro urgente con il Sindaco per discutere e concordare insieme la distribuzione delle sedi, ribadendo che tale decisione non può e non deve essere presa unilateralmente dall'Amministrazione Comunale. La richiesta è chiara: garantire la trasparenza, il rispetto dello Statuto Comunale e il coinvolgimento del comitato promotore in tutte le fasi organizzative del referendum, per un voto libero e accessibile a tutti i cittadini di Empoli.
Il Comitato ribadisce che, se l’Amministrazione Comunale ha scelto di non accorpare il referendum alle elezioni regionali – una scelta puramente politica e non obbligata dalla legge – non può ora giustificare la riduzione delle sedi con la scusa della mancanza di disponibilità. Infatti, per motivi di ordine pubblico e sicurezza, il Sindaco ha la facoltà di imporre l’uso di sedi pubbliche anche non comunali, come accade in altre consultazioni, e di sostenere i costi aggiuntivi per la preparazione delle sedi, costi che sarebbero stati in gran parte evitabili se il referendum fosse stato accorpato alle regionali. Per questo motivo, il Comitato ha formalmente richiesto un incontro urgente con il Sindaco per discutere e concordare insieme la distribuzione delle sedi, ribadendo che tale decisione non può e non deve essere presa unilateralmente dall'Amministrazione Comunale. La richiesta è chiara: garantire la trasparenza, il rispetto dello Statuto Comunale e il coinvolgimento del comitato promotore in tutte le fasi organizzative del referendum, per un voto libero e accessibile a tutti i cittadini di Empoli.