Il coraggio della Pace e la Memoria: Empoli ricorda la sua Liberazione
07-10-2025 11:09 - Cronaca
Empoli ha celebrato l'81° anniversario della sua Liberazione con un Consiglio comunale aperto, svoltosi lunedì 6 ottobre nei locali della scuola primaria “Carrucci” di Pontorme. Una scelta simbolica – quella di portare la memoria nelle frazioni – per riaffermare il valore di una storia condivisa e di una comunità che non dimentica le proprie radici.
L'iniziativa, divenuta ormai una tradizione, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, associazioni, studenti e cittadini. Sulle note dell'Inno di Mameli e dell'Inno alla Gioia si è aperta una seduta densa di significato, durante la quale Empoli, Medaglia d'Oro al Merito Civile, ha ricordato i sacrifici della popolazione durante la Resistenza e il contributo dato alla ricostruzione democratica del Paese.
La presidente del Consiglio comunale Simona Cioni ha espresso orgoglio per presiedere un momento così solenne, ringraziando quanti hanno contribuito all'organizzazione e sottolineando l'importanza di tenere viva la memoria collettiva, soprattutto in tempi in cui i conflitti nel mondo ricordano la fragilità della pace. “La grande storia – ha affermato – è fatta anche di piccole storie di uomini e donne che, nella quotidianità, hanno scelto la libertà.”
Il sindaco Alessio Mantellassi ha ribadito come il Consiglio comunale aperto rappresenti il luogo più alto per celebrare la Liberazione: “Ottantuno anni fa Empoli chiuse la pagina del fascismo e abbracciò la democrazia. Oggi ricordiamo quel passaggio coinvolgendo tutta la città, dal centro alle frazioni.” Ha richiamato inoltre il progetto Investire in democrazia, che include il tema della pace come filo conduttore delle politiche cittadine, e ha ricordato le iniziative legate alla memoria, dal Viaggio della Memoria degli studenti al recente murale dedicato a Eirene, dea della Pace.
Tra gli ospiti, il direttore dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza Matteo Mazzoni ha evidenziato il valore della conoscenza storica per comprendere il presente; lo studioso Stefano Fusi ha ricordato il ruolo decisivo dell'Ottava Armata Britannica e della Seconda Divisione Neozelandese nella liberazione del territorio empolese; i rappresentanti di ANPI e ANED, Roberto Franchini e Roberto Bagnoli, hanno ribadito il dovere civile della memoria, mentre Corinna Romagnoli (ANEI) ha richiamato l'importanza di ricordare gli internati militari italiani, protagonisti di una “resistenza senz'armi”.
Nel corso della serata sono intervenuti anche i gruppi consiliari, ognuno con riflessioni legate ai valori di libertà, democrazia e pace. Tutti hanno sottolineato la necessità di custodire e attualizzare la memoria come fondamento della convivenza civile e del dialogo tra generazioni.
A chiudere la cerimonia, il ricordo dei legami internazionali di Empoli: dal gemellaggio con Sankt Georgen An Der Gusen al nuovo rapporto di amicizia con Betlemme. Segni concreti di una città che, forte della sua storia antifascista, continua a farsi portavoce di un messaggio universale: la pace è una conquista quotidiana, da rinnovare con impegno e consapevolezza.
L'iniziativa, divenuta ormai una tradizione, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, associazioni, studenti e cittadini. Sulle note dell'Inno di Mameli e dell'Inno alla Gioia si è aperta una seduta densa di significato, durante la quale Empoli, Medaglia d'Oro al Merito Civile, ha ricordato i sacrifici della popolazione durante la Resistenza e il contributo dato alla ricostruzione democratica del Paese.
La presidente del Consiglio comunale Simona Cioni ha espresso orgoglio per presiedere un momento così solenne, ringraziando quanti hanno contribuito all'organizzazione e sottolineando l'importanza di tenere viva la memoria collettiva, soprattutto in tempi in cui i conflitti nel mondo ricordano la fragilità della pace. “La grande storia – ha affermato – è fatta anche di piccole storie di uomini e donne che, nella quotidianità, hanno scelto la libertà.”
Il sindaco Alessio Mantellassi ha ribadito come il Consiglio comunale aperto rappresenti il luogo più alto per celebrare la Liberazione: “Ottantuno anni fa Empoli chiuse la pagina del fascismo e abbracciò la democrazia. Oggi ricordiamo quel passaggio coinvolgendo tutta la città, dal centro alle frazioni.” Ha richiamato inoltre il progetto Investire in democrazia, che include il tema della pace come filo conduttore delle politiche cittadine, e ha ricordato le iniziative legate alla memoria, dal Viaggio della Memoria degli studenti al recente murale dedicato a Eirene, dea della Pace.
Tra gli ospiti, il direttore dell'Istituto Storico Toscano della Resistenza Matteo Mazzoni ha evidenziato il valore della conoscenza storica per comprendere il presente; lo studioso Stefano Fusi ha ricordato il ruolo decisivo dell'Ottava Armata Britannica e della Seconda Divisione Neozelandese nella liberazione del territorio empolese; i rappresentanti di ANPI e ANED, Roberto Franchini e Roberto Bagnoli, hanno ribadito il dovere civile della memoria, mentre Corinna Romagnoli (ANEI) ha richiamato l'importanza di ricordare gli internati militari italiani, protagonisti di una “resistenza senz'armi”.
Nel corso della serata sono intervenuti anche i gruppi consiliari, ognuno con riflessioni legate ai valori di libertà, democrazia e pace. Tutti hanno sottolineato la necessità di custodire e attualizzare la memoria come fondamento della convivenza civile e del dialogo tra generazioni.
A chiudere la cerimonia, il ricordo dei legami internazionali di Empoli: dal gemellaggio con Sankt Georgen An Der Gusen al nuovo rapporto di amicizia con Betlemme. Segni concreti di una città che, forte della sua storia antifascista, continua a farsi portavoce di un messaggio universale: la pace è una conquista quotidiana, da rinnovare con impegno e consapevolezza.
Biagio Gugliotta