Il Pci: "Perchè a Cerreto non è stata ancora esposta la bandiera palestinese?"
16-09-2025 14:21 - Circondiario
In queste ore Gaza City viene investita da un oceano di fuoco da terra e dal cielo. Non c'è rifugio possibile. Katz, ministro dello Stato Canaglia di Israele ha dichiarato trionfante: "Gaza brucia!" Il governo Meloni, che continua ad inviare armi ad Israele e poi si vanta di curare alcuni bambini palestinesi uccisi forse da quelle stesse armi, balbetta. Mentre (tardivamente e parzialmente) alcuni governi europei stanno iniziando a muoversi sulla via delle sanzioni e di altre misure contro Israele, quello italiano ospita i soldati di Tel Aviv nelle Marche e in Sardegna, per farli "ricreare" dopo le stragi commesse a Gaza. La destra di governo ed i suoi giornalisti al servizio sanno alzare la voce soltanto contro i volontari della Global Sumud Flotilla, che cercheranno di forzare il blocco israeliano di Gaza e che forse verranno rapiti e presi in ostaggio dalle forze armate dello Stato terrorista di Israele.
In questo clima assistiamo a un PD diviso fra chi dice di sostenere la Flotilla e il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione e numerosi esponenti di primo piano che sostengono apertamente Israele. A quanto pare il PD ha qualche problema con se stesso anche nel nostro Circondario. Mentre da una parte aderisce a iniziative di solidarietà con il popolo di Gaza, dall'altra abbiamo visto che il Comune di Montespertoli aveva invitato operatori israeliani del settore alla Festa del Vino (ritirando poi l'invito grazie all'opposizione che si era manifestata) e in una realtà come quella di Cerreto Guidi è stata approvata una nostra mozione da settimane, ma senza darle per ora seguito.
Nel Consiglio Comunale di Cerreto Guidi del 25 luglio 2025, con atto numero 33, è stata approvata una mozione proposta dalla Capogruppo PCI Susanna Rovai, che prevede diverse misure di boicottaggio a Israele e l'esposizione della bandiera della Palestina su tutti gli edifici comunali. Questa affissione è già stata deliberata e messa in pratica dal Comune di Scandicci e altri Comuni della piana fiorentina. Durante la commemorazione dell'Anniversario della Liberazione di Cerreto Guidi, il 2 settembre, la nostra Capogruppo Rovai ha consegnato nelle mani della Sindaca Rossetti una bandiera della Palestina, come chiaro invito ad ottemperare celermente all'impegno preso.
Alcune "voci" vorrebbero farci intendere che il motivo di questo ritardo sia dovuto al fatto che siamo in campagna elettorale e che non si possono affiggere nelle sedi pubbliche immagini "di parte". Non sappiamo se il motivo è questo, fermo restando che quella bandiera non è di parte, ma simbolo di una Nazione con un seggio nell'Assemblea Generale dell'ONU. Non esistono norme specifiche che vietino l'affissione di bandiere di altri Stati sul Palazzo comunale durante il periodo elettorale.
Le norme principali in materia sono il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 e, per quanto riguarda le bandiere straniere, la Legge 24 giugno 1929, n. 1085, anche se quest'ultima è stata parzialmente dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale nel 1987.
Ecco i punti chiave della normativa:
Bandiere su edifici pubblici: Sugli edifici pubblici istituzionali italiani, in via ordinaria, devono essere esposte solo bandiere pubbliche istituzionali: la bandiera italiana, quella dell'Unione Europea e, se applicabile, quella della Regione, della Provincia o del Comune. La bandiera italiana ha sempre il posto d'onore.
Esposizione di bandiere straniere: L'esposizione di bandiere di altri Paesi su edifici pubblici italiani è consentita solo in occasioni specifiche, come:
Convegni, incontri o manifestazioni internazionali.
Visite ufficiali di personalità straniere.
In ogni altro caso in cui sia stata preventivamente autorizzata dalle autorità politiche locali, a condizione che siano esposte anche la bandiera italiana e quella europea, con la bandiera italiana al posto d'onore.
In sintesi, non è una questione legata specificamente alle elezioni, ma al decoro e al protocollo che regolano l'esposizione dei vessilli sugli edifici pubblici. L'esposizione di bandiere di altri Stati, a meno che non rientri nelle eccezioni previste, è generalmente vietata sugli edifici istituzionali come il Palazzo comunale.
Fonte: Ufficio stampa
In questo clima assistiamo a un PD diviso fra chi dice di sostenere la Flotilla e il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione e numerosi esponenti di primo piano che sostengono apertamente Israele. A quanto pare il PD ha qualche problema con se stesso anche nel nostro Circondario. Mentre da una parte aderisce a iniziative di solidarietà con il popolo di Gaza, dall'altra abbiamo visto che il Comune di Montespertoli aveva invitato operatori israeliani del settore alla Festa del Vino (ritirando poi l'invito grazie all'opposizione che si era manifestata) e in una realtà come quella di Cerreto Guidi è stata approvata una nostra mozione da settimane, ma senza darle per ora seguito.
Nel Consiglio Comunale di Cerreto Guidi del 25 luglio 2025, con atto numero 33, è stata approvata una mozione proposta dalla Capogruppo PCI Susanna Rovai, che prevede diverse misure di boicottaggio a Israele e l'esposizione della bandiera della Palestina su tutti gli edifici comunali. Questa affissione è già stata deliberata e messa in pratica dal Comune di Scandicci e altri Comuni della piana fiorentina. Durante la commemorazione dell'Anniversario della Liberazione di Cerreto Guidi, il 2 settembre, la nostra Capogruppo Rovai ha consegnato nelle mani della Sindaca Rossetti una bandiera della Palestina, come chiaro invito ad ottemperare celermente all'impegno preso.
Alcune "voci" vorrebbero farci intendere che il motivo di questo ritardo sia dovuto al fatto che siamo in campagna elettorale e che non si possono affiggere nelle sedi pubbliche immagini "di parte". Non sappiamo se il motivo è questo, fermo restando che quella bandiera non è di parte, ma simbolo di una Nazione con un seggio nell'Assemblea Generale dell'ONU. Non esistono norme specifiche che vietino l'affissione di bandiere di altri Stati sul Palazzo comunale durante il periodo elettorale.
Le norme principali in materia sono il D.P.R. 7 aprile 2000, n. 121 e, per quanto riguarda le bandiere straniere, la Legge 24 giugno 1929, n. 1085, anche se quest'ultima è stata parzialmente dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale nel 1987.
Ecco i punti chiave della normativa:
Bandiere su edifici pubblici: Sugli edifici pubblici istituzionali italiani, in via ordinaria, devono essere esposte solo bandiere pubbliche istituzionali: la bandiera italiana, quella dell'Unione Europea e, se applicabile, quella della Regione, della Provincia o del Comune. La bandiera italiana ha sempre il posto d'onore.
Esposizione di bandiere straniere: L'esposizione di bandiere di altri Paesi su edifici pubblici italiani è consentita solo in occasioni specifiche, come:
Convegni, incontri o manifestazioni internazionali.
Visite ufficiali di personalità straniere.
In ogni altro caso in cui sia stata preventivamente autorizzata dalle autorità politiche locali, a condizione che siano esposte anche la bandiera italiana e quella europea, con la bandiera italiana al posto d'onore.
In sintesi, non è una questione legata specificamente alle elezioni, ma al decoro e al protocollo che regolano l'esposizione dei vessilli sugli edifici pubblici. L'esposizione di bandiere di altri Stati, a meno che non rientri nelle eccezioni previste, è generalmente vietata sugli edifici istituzionali come il Palazzo comunale.
PCI
Sezione "Abdon Mori" Empolese Valdelsa
Fonte: Ufficio stampa