Il secondo giugno più caldo degli ultimi 45 anni. E luglio.....
08-07-2025 14:36 - Opinioni
di Gordon Baldacci
La consueta analisi mensile sul clima locale, ci porta ad analizzare il primo mese dell'estate meteorologica.
Giugno 2025, ha lasciato dietro di se due ondate di calore, una di moderata intensità nella seconda decade, la seconda decisamente estrema, con tanti record locali che sono stati abbattuti, riportando alla memoria dei diversamente giovani, lo spauracchio dell'estate 2003. Stavolta la percezione non è poi andata così lontano dal dato reale; giugno 2025 segna un'anomalia termica di +4,4 °C, tantissimo ma non abbastanza per eguagliare il dato di 4.8 °C che fu registrato nel 2003, ventidue anni fa.
C'è comunque da dire che negli ultimi quarantacinque anni, questo è il secondo mese di giugno più caldo, e per avere un dato tendenziale avverso, ovvero sottomedia, si deve tornare a trenta anni fa, nel 1995. Da allora l'andamento del sesto mese dell'anno è stato quasi sempre con segno ampiamente positivo e solo qualche annata random, in fase neutra. Quest'anno la stagione è davvero partita alla grande, periodi anticiclonici lunghi e spesso improduttivi anche solo nel favorire un minimo di recrudescenza temporalesca pomeridiana e di conseguenza un dato pluviometrico in anomalia negativa.
A giugno è piovuto il 41% in meno rispetto al raffronto dello stesso mese negli anni passati e dobbiamo ringraziare la fase iniziale della primavera che ha dato un moderato surplus pluviometrico, se oggi non si registrano localizzate criticità dal punto di vista idrico. Lecito chiedersi a questo punto cosa attendersi per il mese di luglio o perlomeno se la tendenza previsionale a medio termine, vede il perseguire dello stesso registro termico. Tolti i primi quattro giorni, in cui soprattutto nel primo e nel secondo i valori su Empoli e dintorni si sono portati ancora attorno ai 35/37 °C, con annesse temperature notturne ben oltre i 20 °C, la fase più temperata di queste ore, pare destinata a coprire tutta la settimana, fine settimana compreso.
Abbiamo motivo di credere che nella prossima decade, avremo un nuovo aumento delle temperature, ancora anticiclone africano, con ovvie temperature sopra le medie, ma in un contesto più umido, quindi più afoso, ma meno estremo dal punto di vista termico, tradotto niente nuovi record locali, ed io aggiungo per fortuna.
Se le tendenze probabilistiche ed anche diciamolo la storia climatica delle nostre zone verrà rispettata, attendiamo un'ultima decade del mese ancora molto calda, ma non estrema, quindi se queste proiezioni modellistiche dovessero avere ragione, possiamo escludere un intero mese in balia delle temperature feroci. In più una maggiore tendenza delle risalite africane non supportate dall'alta delle Azzorre in pieno oceano Atlantico, favorirebbe una maggiore probabilità dell'insorgenza dei temporali di calore, che certo andrebbero ad abbassare le temperature per poche ore, ma almeno darebbero respiro localmente alle fasi siccitose delle ultime settimane.
Unico pericolo di queste situazioni a livello barico molto ambigue, è che l'energia presente in atmosfera è talmente tanta, che esiste il rischio di vedere sempre localmente a macchia di leopardo, violente burrasche. Quello che è accaduto nei giorni scorsi nel quadrilatero Montespertoli, Certaldo, Gambassi, Montaione, ne è l'esempio più lampante e potrebbe essere il preludio ad altri fenomeni piuttosto impattanti, non necessariamente negli stessi luoghi.
Se le tendenze probabilistiche ed anche diciamolo la storia climatica delle nostre zone verrà rispettata, attendiamo un'ultima decade del mese ancora molto calda, ma non estrema, quindi se queste proiezioni modellistiche dovessero avere ragione, possiamo escludere un intero mese in balia delle temperature feroci. In più una maggiore tendenza delle risalite africane non supportate dall'alta delle Azzorre in pieno oceano Atlantico, favorirebbe una maggiore probabilità dell'insorgenza dei temporali di calore, che certo andrebbero ad abbassare le temperature per poche ore, ma almeno darebbero respiro localmente alle fasi siccitose delle ultime settimane.
Unico pericolo di queste situazioni a livello barico molto ambigue, è che l'energia presente in atmosfera è talmente tanta, che esiste il rischio di vedere sempre localmente a macchia di leopardo, violente burrasche. Quello che è accaduto nei giorni scorsi nel quadrilatero Montespertoli, Certaldo, Gambassi, Montaione, ne è l'esempio più lampante e potrebbe essere il preludio ad altri fenomeni piuttosto impattanti, non necessariamente negli stessi luoghi.