Il sì al referendum ha l'endorsement di Marino ex sindaco di Roma ed europarlamentare
05-11-2025 11:15 - Cronaca
Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, ha aderito, attraverso i suoi canali social alla battaglia che Tpe sta facendo per l'acqua e che si concretizza con il referendum di domenica 9 novembre.
Ecco cosa scrive Marino: "SI SCRIVE ACQUA E SI LEGGE DEMOCRAZIA.
Nel 2011, il 12 e 13 giugno, 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l'affermazione dell'acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.
Rivendico orgogliosamente di essere stato tra i firmatari che hanno promosso quel referendum. Ho firmato contro la privatizzazione, perchè l'acqua come l'aria è essenziale per ogni essere vivente e non può essere sottoposta a logiche di mercato. Tante realtà territoriali che si erano spinte per una gestione privata sono tornate indietro.
Penso a Parigi che, dopo 25 anni di gestione privata, dal primo gennaio 2010, è tornata al 100% in mano al Comune. Inoltre penso a Berlino, Buenos Aires, Atlanta, Johannesburg: privatizzazioni fallite con un ritorno al pubblico. L'elenco potrebbe continuare...
Per questo accolgo l'appello del circolo "Chico Mendez" di Europa Verde - Empoli che invita a partecipare al referendum comunale 𝗱𝗲𝗹 𝟵 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗮𝗯𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗘𝗺𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗵𝗮 𝗮𝗱𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝘂𝗹𝘁𝗶𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝘆 𝗧𝗼𝘀𝗰𝗮𝗻𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗯𝗼𝗿𝘀𝗮, 𝗲 𝗮 𝘃𝗼𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗜."
Perché sui beni comuni non si può e non si devono fare profitti!
Ecco cosa scrive Marino: "SI SCRIVE ACQUA E SI LEGGE DEMOCRAZIA.
Nel 2011, il 12 e 13 giugno, 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l'affermazione dell'acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto. Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.
Rivendico orgogliosamente di essere stato tra i firmatari che hanno promosso quel referendum. Ho firmato contro la privatizzazione, perchè l'acqua come l'aria è essenziale per ogni essere vivente e non può essere sottoposta a logiche di mercato. Tante realtà territoriali che si erano spinte per una gestione privata sono tornate indietro.
Penso a Parigi che, dopo 25 anni di gestione privata, dal primo gennaio 2010, è tornata al 100% in mano al Comune. Inoltre penso a Berlino, Buenos Aires, Atlanta, Johannesburg: privatizzazioni fallite con un ritorno al pubblico. L'elenco potrebbe continuare...
Per questo accolgo l'appello del circolo "Chico Mendez" di Europa Verde - Empoli che invita a partecipare al referendum comunale 𝗱𝗲𝗹 𝟵 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 𝗽𝗲𝗿 𝗹'𝗮𝗯𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗘𝗺𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗵𝗮 𝗮𝗱𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝘂𝗹𝘁𝗶𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝘆 𝗧𝗼𝘀𝗰𝗮𝗻𝗮, 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻 𝗯𝗼𝗿𝘀𝗮, 𝗲 𝗮 𝘃𝗼𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗦𝗜."
Perché sui beni comuni non si può e non si devono fare profitti!






