Il taglio degli alberi in via Redi fa arrabbiare il Comitato
30-12-2024 09:58 - Cronaca
La notizia era stata diramata dall'amministrazione comunale all'indomani dell'approvazione del bilancio comunale: 16 nuovi ini in arrivi in via Redi (leggi qui la notizia) dove, a causa dei pericoli che quelli esistenti rappresentano per i residenti, dovranno essere tolti sei degli alberi esistenti. Una scelta arrivata dopo che all'amministrazione comunale era stata consegnata una richiesta con 70 firme.
Dopo la comunicazione ufficiale la notizia è stata sottolineata anche sui social dallo stesso sindaco Alessio Mantellassi che così racconta il provvedimento:
Via Redi non è in condizioni di sicurezza e decoro.
Più volte chi ci vive ci ha segnalato con grande preoccupazione la situazione.
Tutti i residenti ci hanno consegnato oltre 70 firme per chiedere di intervenire con urgenza.
I pini, piantati lì diversi anni fa, adesso hanno raggiunto le case in altezza, sono cresciuti arrivando addosso alle abitazioni e la strada è saltata più volte, creando situazioni di pericolo per chi guida.
Dopo analisi specifiche degli agronomi e confronto con chi ci vive abbiamo deciso di riqualificare l'area rimuovendo i pini, sistemando la strada, eliminando le pericolose radici dalla via, piantando nuove alberature meno invasive e riordinando la sosta.
Toglieremo 6 alberi e ne pianteremo 16, 5 in via Redi e 11 in via Cavallotti, per fare pari con la capacità di assorbimento C02, come previsto dal Patto del Verde.
Se si deve tagliare, si fa piantando più del doppio.
So già che ci saranno grandi polemiche, ma di fronte alla sicurezza di chi guida, di chi passa, di chi cammina per tornare a casa, di chi ci vive, non ci sono scelte diverse.
Più volte chi ci vive ci ha segnalato con grande preoccupazione la situazione.
Tutti i residenti ci hanno consegnato oltre 70 firme per chiedere di intervenire con urgenza.
I pini, piantati lì diversi anni fa, adesso hanno raggiunto le case in altezza, sono cresciuti arrivando addosso alle abitazioni e la strada è saltata più volte, creando situazioni di pericolo per chi guida.
Dopo analisi specifiche degli agronomi e confronto con chi ci vive abbiamo deciso di riqualificare l'area rimuovendo i pini, sistemando la strada, eliminando le pericolose radici dalla via, piantando nuove alberature meno invasive e riordinando la sosta.
Toglieremo 6 alberi e ne pianteremo 16, 5 in via Redi e 11 in via Cavallotti, per fare pari con la capacità di assorbimento C02, come previsto dal Patto del Verde.
Se si deve tagliare, si fa piantando più del doppio.
So già che ci saranno grandi polemiche, ma di fronte alla sicurezza di chi guida, di chi passa, di chi cammina per tornare a casa, di chi ci vive, non ci sono scelte diverse.
Una comunicazione che punta a sottolineare come a fronte di sei tagli, si prevedono 16 nuove piantumazioni.
Ma la decisione non è piaciuta al Comitato Alberi viale IV novembre di Empoli che ha diramato un comunicato redatto in collaborazione con Onda, Organismo nazionale difesa alberi, con il quale si sofferma sul fatto che, dal loro unto di vista, quegli alberi ritenuti pericolosi potevano essere salvati.
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OLTRAGGIO AL PATRIMONIO ARBOREO, ancora 60.000€ di pini in meno.
Di nuovo, dopo la strage degli 8 pini a Case Fanfani nella Giornata degli Alberi, il 21 Novembre scorso, apprendiamo di un ennesimo progetto di distruzione del patrimonio cittadino, approvato la Vigilia di Natale.
Si tratta della piazzetta di Via F. Redi a Ponzano, nota da tempo per l'asfalto disconnesso, trascurato da decenni.
Fino al punto che, dopo troppe segnalazioni inascoltate, 70 residenti hanno raccolto firme per abbatterli...
Sei pini sani, grandi e robusti, 1200 mq di ombra, 6000 metri cubi di chioma sempreverde piena di benefici, un valore ecosistemico per la comunità di circa 10.000€ ad albero (ma stiamo facendo fare una stima esatta).
Ben consapevoli delle problematiche, siamo stati 3 volte in Comune con validissimi professionisti per proporre le soluzioni innovative:
con circa 11.000€ (MENO DI UN TERZO DELLA SPESA PREVISTA DAL COMUNE PER ABBATTERLI E RIPIANTARE I SOLITI FUSCELLI ANONIMI) questi pini possono essere salvati, messi in sicurezza e far convivere a lungo con l'asfalto, metodi collaudati e garantiti.
Come? Vengono scoperte le radici, selezionate e se occorre rinforzate, eliminate quelle esploratrici, che fanno danni e non servono alla stabilità, poi vengono posti strati di pomice o capsule di ossigenazione o barriere in modo che la pianta non vada più a cercare ossigeno in superficie.
Le piante così risanate, stabilizzate e consolidate, offrono i loro vantaggi ancora per decenni, le ditte effettuano prove di stabilità e si assumono le dovute responsabilità;
nel frattempo si può pensare a delle graduali sostituzioni, se serve, ma è contro ogni buon senso e benessere pubblico fare subito tabula rasa per lasciare una grande isola di calore ben più rischiosa di ogni altra cosa.
Alcuni dati per ragionare?
I morti in Italia per inquinamento atmosferico sono circa 80.000/anno, per il caldo 13.000, per incidenti domestici 6000, per incidenti stradali 3000.
Per alberi: meno di 10/anno (fonti Istat, Aci, Ars Toscana)
Ripianteranno, certo, ma quanto impiega un albero per crescere, sempre che resista alle temperature estive odierne, alla siccità e alla mancanza di personale addetto? Decenni.
Inoltre, dichiarazione del Sindaco:
"progetto di piantare 16 alberi tra lecci, frassini, noccioli, aceri, ornielli, ginko e farnia, al posto dei 6 pini"...
Già, a parte i lecci, tutti a foglia caduca, chissà che contentezza quando i cari residenti dovranno spazzarle via, al posto di qualche ago di pino dopo la pioggia...
Senza contare che le sempreverdi servono soprattutto d'inverno, quando l'aria è piena di polveri inquinanti.
Un altro grande danno alla citta' e alla salute pubblica, inaccettabile, soprattutto dopo i recenti proclami e i tanti soldi spesi (40-50.000€ ?) nel Patto Verde NBS, con illustri invitati...
Un'altra occasione mancata che poteva e doveva essere un fiore all'occhiello per un' Amministrazione giovane, dopo i tanti errori inferti negli anni alla ricchezza verde della città (meno 300 pini in pochi anni con sostituzioni scarsissime o fallimentari).
Infine, secondo l'Art. 9 della Costituzione, appena rinnovato, "la Repubblica (...) tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi";
e, secondo la recente Sentenza del Consiglio di Stato 9178/2022, "NON SI TAGLIANO ALBERI SENZA VALIDI MOTIVI".
Ma è stata anche approvata a giugno 2024 in UE la Nature Restoration Law, che in diversi articoli sottolinea come indispensabile “scongiurare il rischio di riduzione della copertura di spazi verdi urbani, in particolare di alberi”.
-Comitato Alberi Viale IV Novembre Empoli
-ONDA, Organismo Nazionale Difesa Alberi
Di nuovo, dopo la strage degli 8 pini a Case Fanfani nella Giornata degli Alberi, il 21 Novembre scorso, apprendiamo di un ennesimo progetto di distruzione del patrimonio cittadino, approvato la Vigilia di Natale.
Si tratta della piazzetta di Via F. Redi a Ponzano, nota da tempo per l'asfalto disconnesso, trascurato da decenni.
Fino al punto che, dopo troppe segnalazioni inascoltate, 70 residenti hanno raccolto firme per abbatterli...
Sei pini sani, grandi e robusti, 1200 mq di ombra, 6000 metri cubi di chioma sempreverde piena di benefici, un valore ecosistemico per la comunità di circa 10.000€ ad albero (ma stiamo facendo fare una stima esatta).
Ben consapevoli delle problematiche, siamo stati 3 volte in Comune con validissimi professionisti per proporre le soluzioni innovative:
con circa 11.000€ (MENO DI UN TERZO DELLA SPESA PREVISTA DAL COMUNE PER ABBATTERLI E RIPIANTARE I SOLITI FUSCELLI ANONIMI) questi pini possono essere salvati, messi in sicurezza e far convivere a lungo con l'asfalto, metodi collaudati e garantiti.
Come? Vengono scoperte le radici, selezionate e se occorre rinforzate, eliminate quelle esploratrici, che fanno danni e non servono alla stabilità, poi vengono posti strati di pomice o capsule di ossigenazione o barriere in modo che la pianta non vada più a cercare ossigeno in superficie.
Le piante così risanate, stabilizzate e consolidate, offrono i loro vantaggi ancora per decenni, le ditte effettuano prove di stabilità e si assumono le dovute responsabilità;
nel frattempo si può pensare a delle graduali sostituzioni, se serve, ma è contro ogni buon senso e benessere pubblico fare subito tabula rasa per lasciare una grande isola di calore ben più rischiosa di ogni altra cosa.
Alcuni dati per ragionare?
I morti in Italia per inquinamento atmosferico sono circa 80.000/anno, per il caldo 13.000, per incidenti domestici 6000, per incidenti stradali 3000.
Per alberi: meno di 10/anno (fonti Istat, Aci, Ars Toscana)
Ripianteranno, certo, ma quanto impiega un albero per crescere, sempre che resista alle temperature estive odierne, alla siccità e alla mancanza di personale addetto? Decenni.
Inoltre, dichiarazione del Sindaco:
"progetto di piantare 16 alberi tra lecci, frassini, noccioli, aceri, ornielli, ginko e farnia, al posto dei 6 pini"...
Già, a parte i lecci, tutti a foglia caduca, chissà che contentezza quando i cari residenti dovranno spazzarle via, al posto di qualche ago di pino dopo la pioggia...
Senza contare che le sempreverdi servono soprattutto d'inverno, quando l'aria è piena di polveri inquinanti.
Un altro grande danno alla citta' e alla salute pubblica, inaccettabile, soprattutto dopo i recenti proclami e i tanti soldi spesi (40-50.000€ ?) nel Patto Verde NBS, con illustri invitati...
Un'altra occasione mancata che poteva e doveva essere un fiore all'occhiello per un' Amministrazione giovane, dopo i tanti errori inferti negli anni alla ricchezza verde della città (meno 300 pini in pochi anni con sostituzioni scarsissime o fallimentari).
Infine, secondo l'Art. 9 della Costituzione, appena rinnovato, "la Repubblica (...) tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi";
e, secondo la recente Sentenza del Consiglio di Stato 9178/2022, "NON SI TAGLIANO ALBERI SENZA VALIDI MOTIVI".
Ma è stata anche approvata a giugno 2024 in UE la Nature Restoration Law, che in diversi articoli sottolinea come indispensabile “scongiurare il rischio di riduzione della copertura di spazi verdi urbani, in particolare di alberi”.
-Comitato Alberi Viale IV Novembre Empoli
-ONDA, Organismo Nazionale Difesa Alberi
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