15 Giugno 2025
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Impegno, passione e dedizione, Donne che hanno fatto la storia: a chi è andato il premio Contessa Emillia 2025

09-03-2025 06:51 - Cronaca
Il Premio Contessa Emilia è un riconoscimento annuale che celebra il contributo delle donne nella nostra società, mettendo in luce storie di impegno, passione e dedizione. Un premio che si distingue per il suo valore simbolico, che va oltre il riconoscimento individuale, per diventare uno strumento di narrazione e riflessione sulla condizione delle donne, passate e presenti, e sul loro impatto nel costruire un mondo più equo e inclusivo.

L'edizione 2025 del Premio Contessa Emilia ha visto l'assegnazione di due sezioni principali e due menzioni d'onore. Per la sezione 'Donna del passato', il premio è stato conferito a Naire Cartechini, un nome che rimarrà per sempre legato all'impegno sociale e alla lotta per l'integrazione e l'inclusione. Naire ha dedicato la sua vita alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e alla difesa dei più fragili, contribuendo enormemente alla costruzione dei servizi sociali nell'Empolese Valdelsa. A ritirare il premio è stata la nipote Arianna, che ha testimoniato l'impronta indelebile lasciata dalla zia e la sua incrollabile passione per la giustizia sociale.

Per la sezione 'Donna del presente', il premio è andato a Stefania Caparrini, imprenditrice e titolare dell'azienda Le Antiche Mura. Stefania si è distinta per il suo approccio innovativo e sensibile alla gestione della sua attività, trasformando la sua impresa in un luogo di sostegno e riattivazione per persone in difficoltà, in particolare per coloro che sono vittime di violenza, hanno disabilità o si trovano in situazioni di fragilità. La sua capacità di coniugare successo imprenditoriale con impegno sociale è stata ampiamente riconosciuta e premiata.

Due menzioni d'onore sono state attribuite per l'edizione 2025 del Premio Contessa Emilia. La prima è stata conferita alla memoria di Claudia Fiaschi, presidente di Coeso e ex portavoce del Forum del Terzo Settore, scomparsa il 4 marzo 2024. Claudia ha dedicato la sua vita alla cooperazione sociale, con un'attenzione particolare all'educazione e all'infanzia. A ritirare la pergamena in suo onore è stata la sorella Silvia. La seconda menzione d'onore è stata attribuita a Maya Albano, presidente della Commissione Pari Opportunità dal 2020 al 2024, per la sua dedizione e per il suo lavoro di mediazione e ascolto, che ha reso la Commissione uno strumento fondamentale di dialogo e crescita sociale.

Il Premio Contessa Emilia è un invito a riflettere sull'importanza di dare voce a chi ha contribuito, in modo silenzioso e instancabile, alla costruzione di una società più giusta e inclusiva. Come sottolineato dalla presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Cira d'Antuono, «Il Premio fa emergere le storie delle donne che hanno costruito per tutte e tutti noi e che rischiano di essere dimenticate». Un atto di riconoscimento che aiuta a scrivere una narrazione diversa, una narrazione in cui le donne sono le protagoniste di un cambiamento positivo e necessario.
LE MOTIVAZIONI
Ecco le motivazioni per ciascuna delle premiate:
Naire Cartechini (sezione "Donna del passato"):
Il premio le è stato assegnato «per l'impegno a favore dell'integrazione e dell'inclusione, nell'ambito della disabilità e dell'immigrazione. Per il contributo lavorativo nei servizi sociali dell'Empolese Valdelsa».
Stefania Caparrini (sezione "Donna del presente"):
Ha ricevuto il premio «per l'imprenditorialità illuminata nel suo modo di fare impresa. Per aver saputo rendere la sua azienda un luogo di riattivazione per persone in difficoltà, vittime di violenza, troppo adulte per il mondo del lavoro, fragili o con disabilità».
Claudia Fiaschi (menzione d'onore):
Claudia è stata riconosciuta «per la sua vita dedicata alla cooperazione sociale, con particolare attenzione al mondo dell'educazione e dell'infanzia». Ha ricevuto il premio postumo, ritirato dalla sorella Silvia, dopo la sua morte avvenuta il 4 marzo 2024.
Maya Albano (menzione d'onore):
Maya è stata premiata «per la dedizione e professionalità, per la capacità di ascolto, condivisione e mediazione con cui si è contraddistinta come presidente della Commissione Pari Opportunità dal 2020 al 2024».
CHI SONO LE PREMIATE
Naire Cartechini, una donna che ha incarnato perfettamente questi valori, contribuendo in modo significativo alla crescita Naire Cartechinidella sua comunità e al miglioramento della vita di coloro che incontrava.
Naire Cartechini, nata a Empoli il 9 marzo 1956, ha attraversato la vita con una forza tranquilla e un'incredibile determinazione. Cresciuta in una famiglia di agricoltori, Naire aveva un legame profondo con la sua terra, ma il suo cuore e la sua mente erano aperti verso il mondo, sempre alla ricerca di nuove possibilità per aiutare gli altri e per migliorare la società. Il nome "Naire", scelto dal padre in omaggio a una donna buona del suo paese natale, significava "Elefante" e Naire ne andava fiera. Era un nome che evocava forza, ma anche una presenza discreta, quella stessa discrezione che l'ha caratterizzata in ogni aspetto della sua vita.
Educata nella campagna empolese, Naire ha sempre avuto un forte spirito di servizio. Dopo il diploma e una laurea in assistenza sociale all'Università di Firenze, è diventata un punto di riferimento per la Valdelsa dal 1981, quando ha iniziato a lavorare come assistente sociale. La sua carriera si è distinta non solo per la competenza professionale, ma per la sensibilità con cui ha saputo trattare ogni persona, ogni situazione, senza mai cercare il clamore o la ribalta. Si è sempre fatta notare per il suo impegno silenzioso e concreto, per il suo coraggio nell'affrontare le difficoltà con gentilezza e fermezza.
Uno dei temi più importanti nella vita di Naire è stato il suo impegno per l'integrazione e l'inclusione. Ha lavorato instancabilmente per abbattere barriere, per dare voce a chi non ne aveva e per dimostrare che ogni individuo, con le sue specificità, ha un valore. La sua dedizione ai progetti di integrazione per le persone disabili e per i migranti ha lasciato un segno profondo nel territorio.
La sua ultima iniziativa, la "Tenda per la Pace", testimoniava il suo costante desiderio di un mondo migliore, di un luogo dove le differenze non separano, ma uniscono.
Naire ci ha lasciato il 19 gennaio 2023, ma la sua eredità continua a vivere nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Un esempio di dedizione, amore e speranza che non smetterà mai di ispirare.

Stefania Caparrini: Imprenditrice, Innovatrice e Donna di Cuore
Stefania Caparrini è un'imprenditrice di successo e una figura di riferimento nel panorama economico e sociale italiano. Titolare dell'azienda Le Antiche Mura, una realtà che da anni rappresenta una eccellenza Stefania ha saputo unire la passione per il proprio lavoro con un impegno costante nei confronti della sua comunità. Un esempio di imprenditoria che non solo guarda al profitto, ma che si distingue anche per la sensibilità verso i temi sociali e per la capacità di sostenere cause importanti.
Le Antiche Mura, l'azienda che Stefania Caparrini guida con successo "nasce - racconta il sito web dell'imprenditrice empolese - più di dieci anni fa dalla dedizione della ondatrice, la dottoressa Stefania Caparrini, che ha deciso di inseguire il proprio sogno aprendo un piccolo laboratorio nel centro di Empoli, in Toscana, specializzato nel campo della cosmesi biologica, creando prodotti personalizzati per varie aziende. Scommettere sui propri sogni si è rivelata una scelta vincente.
Difatti, nel corso di qualche anno, quel piccolo laboratorio si è trasformato in una grande azienda in continua crescita, che sceglie ogni giorno di investire su donne e giovani professionisti per poter offrire ai molti brand con cui collabora un servizio di qualità, studiato su misura per riuscire ad esaudire ogni loro desiderio".
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività imprenditoriale, la sua visione etica e la sua dedizione al sociale.
LE MENZIONI
Claudia Fiaschi è stata una delle figure più luminose del mondo della cooperazione sociale italiana. Presidente di Coeso, la cooperativa sociale che ha dato un importante contributo alla promozione dei diritti sociali e al miglioramento delle condizioni di vita di molte persone vulnerabili, Claudia ha avuto un impatto duraturo nelle politiche sociali del nostro Paese. Con una carriera interamente dedicata al Terzo Settore, ha promosso e sviluppato numerosi progetti rivolti a bambini, giovani e famiglie, focalizzandosi in particolare sul tema dell'infanzia e dell'educazione, con l'obiettivo di garantire pari opportunità a tutti.
Claudia Fiaschi è stata anche una delle protagoniste del Forum del Terzo Settore, dove ha ricoperto il ruolo di portavoce, e in questa veste ha saputo rappresentare le istanze delle associazioni non profit, portando avanti un lavoro di sensibilizzazione fondamentale per la valorizzazione e il riconoscimento del Terzo Settore nella società civile.
La scomparsa di Claudia, avvenuta il 4 marzo 2024.
Maya Albano
psicologa, coordinatrice del centro Donna Lilith Come presidente della Commissione Pari Opportunità dal 2020 al 2024, Maya ha saputo condurre la Commissione con grande professionalità, mettendo in atto un lavoro di mediazione e ascolto che ha coinvolto attivamente la comunità. La sua capacità di creare uno spazio di dialogo e confronto per le diverse sensibilità ha permesso di affrontare con successo tematiche delicate, dalla parità di genere all'inclusione sociale, rendendo la Commissione uno strumento fondamentale per la crescita e il cambiamento sociale.

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