15 Giugno 2025
News
percorso: Home > News > Circondiario

In comune per Vinci: "anche il prossimo anno veleni in libertà nelle campagne"

03-06-2025 17:37 - Circondiario
La lista IN COMUNE PER VINCI aveva proposto una mozione allo scorso Consiglio Comunale del 29 aprile per impegnare la giunta a varare una ordinanza di divieto nel territorio comunale dell'utilizzo di fitofarmaci basati sul principio attivo Glifosate. La mozione si basava sulla evidente pericolosità della sostanza, riconosciuta cancerogena dall'IARC e purtroppo riammessa all'uso nel territorio UE sulla base di una memoria difensiva prodotta dalle aziende produttrici, e nel mirino di una campagna internazionale e nazionale per la messa al bando del prodotto (STOP GLIFOSATE).
Già molti comuni in Toscana e in Italia hanno adottato ordinanze del genere, reiterate di anno in anno e che nessuno ha impugnato, e tra questi c'è il Comune di Carmignano, confinante con Vinci e promotore del DISTRETTO BIOLOGICO DEL MONTALBANO. Abbiamo ritirato la mozione su richiesta della giunta e del PD che avevano dichiarato la disponibilità ad imboccare questa strada ove confortati da adeguati pareri sulla legittimità della ordinanza: il nostro obbiettivo non era fare una battaglia di bandiera ma portare a casa il risultato, che sarebbe stato un primo passo per aprire una interlocuzione con le imprese e gli operatori del settore finalizzato alla trasformazione del modello agroindustriale, insostenibile e anche in crisi.

Ma in assenza di controproposte abbiamo ripresentato la mozione a questo consiglio del 29 maggio e qui abbiamo assistito al voltafaccia della maggioranza, che con un emendamento ha snaturato completamente la nostra mozione, eliminando ogni riferimento ad una ordinanza di divieto del glifosate e dicendo genericamente che il Consiglio Comunale

“Ritenuto che, per una maggiore sostenibilità ambientale, al fine di garantire la sopravvivenza dell'ecosistema, in cui l'agricoltura si inserisce con le proprie pratiche specifiche ed al fine di incentivare l'utilizzo di pratiche che riducano l'utilizzo di erbicidi chimici impegna il Sindaco e la Giunta ad operare in tal senso, attivando confronti e occasioni di informazione verso le associazioni di categoria del settore agricolo e gli operatori del settore, attraverso il futuro strumento della Consulta dell'Agricoltura, coinvolgendo le associazioni che operano per la promozione dei prodotti del territorio e il Distretto Biologico del Montalbano.” Praticamente non si dice nulla di più di quanto dice la normativa nazionale (dlgs 150/2012 e PAN) che già si pone l'obbiettivo di un uso sostenibile e di una riduzione del consumo di fitofarmaci, e si dicono cose ancor più generiche di quelle previste dalla commissione UE (che si è data l'obbiettivo di ridurre del 50% l'uso di fitofarmaci nel territorio dell'Unione).

Abbiamo votato contro alla mozione così svuotata di contenuti e trasformata in un semplice appello generico. Abbiamo sentito tra le ragioni per rifiutare la nostra proposta il richiamo alla crisi del settore agricolo (che in realtà è proprio determinata dal modello agricolo basato su monocolture, chimica e meccanizzazione spinte al massimo), che renderebbe non opportuno vessare le aziende con ulteriori divieti; si è detto anche che i comuni che hanno vietato l'erbicida hanno fatto un “salto in avanti” eccessivo, che in realtà tutte le ordinanze di divieto sono non conformi a legge e che se anche nessuno le ha impugnate potrebbero da qualcuno essere impugnate a Vinci, con rischio di rivalsa sul sindaco.

Abbiamo riscontrato che il PD di Vinci tra la salute della collettività e del territorio e le ragioni del profitto dell'agroindustria ha scelto le seconde, ed abbiamo quindi assistito ad una ulteriore occasione sprecata dalla maggioranza per prendere le distanze dal suo passato renziano neoliberista e sviluppista. Nonostante la arretratezza culturale di questa maggioranza, nel mondo delle imprese agricole continuano a crescere coloro che fanno la scelta del biologico, per produrre cibo in modo buono pulito e giusto: circa il 30% della superficie agricola (SAU) a Vinci è certificato biologico o è in fase di conversione al bio. Dispiace che l'amministrazione comunale, invece di avere una politica lungimirante e di indicare visioni di un diverso futuro si limiti ad andare a rimorchio delle dinamiche economiche, ritagliandosi il ruolo di semplice promozione dei prodotti locali. A nostro avviso è una logica perdente anche sul piano economico, perché proprio imboccando con convinzione la strada della transizione ad una agricoltura sostenibile, biologica, agroecologica, di filiera corta e KM zero, si può mantenere il presidio agricolo sul Montalbano: come ci dimostrano i dati di crescita in Toscana e in tutta Italia del Biologico, puntando sulla qualità, sulla salubrità e sulla tipicità delle produzioni si può stare sul mercato e anche ottenere remunerazioni adeguate per i propri prodotti.

Noi continueremo a batterci, in Consiglio Comunale e fuori, contro chi avvelena i campi ed il cibo, ma soprattutto contro chi da questo trae enormi profitti.


IN COMUNE PER VINCI


Fonte: Ufficio stampa
Sondaggi
Menzione speciale "Selezione dei lettori": vota il libro preferito
scaduto il 30-11-2024
[]
• Paolo Pecere, Il senso della natura. Sette sentieri per la Terra, Sellerio 2024
• Viola Ardone, Grande meraviglia, Einaudi 2023
• Sergio Zatti, Il narratore postumo. Confessione, conversione, vocazione nell'autobiografia occidentale, Quodlibet 2024 4
Sponsor
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
(Testo completo) obbligatorio
generic image refresh