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Interruzioni elettrice ad Avane e Pagnana, i cittadini protestano. E si rivolgono al Comune

29-08-2025 13:51 - Cronaca
Otto blackout in quattro mesi, con interruzioni di corrente che in alcuni casi hanno superato le dieci ore. È quanto denunciano i residenti di Avane e Pagnana, in particolare delle vie della Motta, di Vitiana, di Valdarno e della Nave, che hanno scritto una lettera aperta al sindaco Alessio Mantellassi e a tutta la cittadinanza.

Nella missiva, firmata da Angela Bonansegna a nome di numerosi abitanti della zona, viene sottolineato come la situazione, già precaria da anni, sia peggiorata drasticamente nel 2025. Le interruzioni di energia – elencate puntualmente dai cittadini – hanno causato disagi pesanti alla vita quotidiana, al lavoro da casa e alle attività economiche.

«Non chiediamo privilegi – scrivono i residenti – ma il rispetto di un diritto essenziale: quello di poter contare su una fornitura di energia elettrica stabile e sicura».

Già a giugno, diversi abitanti avevano inviato una PEC di reclamo a E-Distribuzione, documentando i blackout. La risposta della società, arrivata il 14 luglio, si era limitata a parlare di “eventi accidentali”, una spiegazione giudicata dai cittadini insoddisfacente e non credibile di fronte alla frequenza dei disservizi.

La nuova lettera, resa pubblica a fine agosto dopo l’ennesima interruzione (dalle 22:05 del 28 agosto fino alle 8:45 del mattino seguente), chiama in causa anche il Comune di Empoli, affinché si faccia portavoce presso il gestore elettrico per chiedere interventi strutturali di manutenzione e ammodernamento della rete.

Alla protesta ha fatto seguito una nuova risposta ufficiale di E-Distribuzione, contenuta in una nota indirizzata ai cittadini. Nel documento, l’azienda ribadisce che i blackout sarebbero stati causati da «eventi accidentali e fattori esterni», senza però entrare nel merito di un piano di interventi concreti sulla linea elettrica interessata.

Una replica che non soddisfa gli abitanti: troppo generica e priva di impegni precisi, soprattutto alla luce dei numerosi episodi registrati in un arco temporale così breve.

La vicenda resta dunque aperta: i cittadini chiedono risposte chiare e soluzioni definitive, mentre l’amministrazione comunale è chiamata a farsi mediatrice per garantire un servizio essenziale e dignitoso a una parte importante del territorio empolese.