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"L'arte e(') libertà": Il motto della stagione teatrale dell'Excelsior di Empoli secondo Paolo Ruffini

03-10-2025 23:52 - Lifestyle
La stagione teatrale del Cinema Excelsior di Empoli, firmata dal nuovo direttore artistico Paolo Ruffini, si apre con un motto che fa riflettere: "L'arte è libertà". Ma attenzione, l’accento è tra parentesi, per dare un doppio significato a una frase che è diventata un simbolo di questa stagione. A raccontare la genesi del motto è lo stesso Ruffini, che ne svela la nascita in modo curioso: «L’ho scritto su un tovagliolo di carta al bar. Francesco Pacini, il nostro tecnico, lo ha visto e ha detto: “Perché non mettiamo quello che hai scritto?”».

E così, quella semplice scritta è diventata il mantra della stagione teatrale. Ma cosa nasconde davvero quella frase? «L’accento tra parentesi – spiega Ruffini – è fondamentale. La frase può essere letta con o senza l’accento: “L’arte e libertà” rappresenta due valori straordinari, oppure “L’arte è libertà”, perché fondamentalmente l’arte, nella sua essenza, è libertà».

Per il neodirettore artistico, l'arte rappresenta una delle forme più pure di libertà, un'espressione che non è soggetta a giudizio. «L’arte non è legata al giudizio, non è detto che qualcosa debba essere per forza bella o brutta. Siamo continuamente influenzati dal giudizio. Ma l’artista, per me, non è quello che crea qualcosa di bello, ma colui che crea qualcosa di libero. Un disegno, una poesia, anche quelle fatte da chiunque di noi, sono opere d'arte. Non esiste una poesia brutta, proprio come non esiste una vita brutta».

Questa riflessione ci riporta a un concetto profondo: la libertà è la vera essenza dell'arte. Ruffini cita anche Carmelo Bene, l'artista che spesso sfidava le convenzioni e spingeva il pubblico a liberarsi dai vincoli del giudizio. E, come diceva il grande poeta e regista, l’arte è sempre un atto di libertà.

Ruffini continua a riflettere sulla connessione tra cultura e libertà: «La cultura è uno dei più potenti strumenti contro la guerra. Non solo la pace, ma la cultura. Perché con la cultura si possono fare scelte, si possono evitare scelte, si può evitare che qualcuno decida per noi. La cultura ci rende liberi».

Un messaggio forte e chiaro, che si riflette nella programmazione e nella filosofia dell'Excelsior: in un mondo sempre più frammentato, il teatro e il cinema possono rappresentare una piccola, ma significativa, fonte di luce. E quella luce, proprio come quella che illumina i palcoscenici e i grandi schermi, è ciò di cui il mondo ha più bisogno in un momento storico così buio e incerto.

«Nel nostro piccolo, cerchiamo di portare una piccola scintilla di luce», conclude Ruffini. «La luce che c’è nei teatri e nei cinema è esattamente la luce di cui, in questo momento, il mondo così scuro e opaco ha bisogno».