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L'invito al voto sulla multiutility diventa una canzone

19-10-2025 20:37 - Politica
“Il nove novembre andiamo a votare,
le tasse nascoste non sian più da fare…”

La battaglia per l’acqua pubblica si trasforma in musica. In vista del referendum del 9 novembre 2025, il Comitato del sì ha deciso di accompagnare l’invito al voto con una canzone che rievoca lo spirito delle lotte popolari degli anni Settanta.

Sulle note di Contessa, celebre brano di Paolo Pietrangeli che divenne un inno dei movimenti studenteschi e operai, nasce questo brano che circola nelle chat degli organizzatori della battaglia per il referendum sulla multi utility :una parodia ironica e tagliente che racconta le tensioni e le speranze intorno alla gestione dei servizi idrici.

Il testo, adattato in chiave satirica, mette in scena la voce di chi si oppone alla privatizzazione dell’acqua e denuncia i profitti costruiti “con acqua e rifiuti”, chiedendo invece “trasparenza e giustizia sociale”. Con un ritmo scandito dal celebre la la la la, la canzone diventa un coro collettivo che unisce passato e presente: il linguaggio delle piazze di ieri incontra il dibattito civile di oggi.

Intanto il 30 ottobre, organizzato da Clebs.it ci sarà un confronto tra le ragioni del sì e quelle del no alla Casa del Popolo di Ponzano. Nicola Nascosti e Marco Cardone, rispettivamente per il No e per il Sì, si confronteranno sulle ragioni del voto. Ma a dare il tono all’iniziativa sarà proprio la nuova “Contessa”, la canzone dell’acqua pubblica, simbolo di un modo di fare politica che parla, ancora una volta, al cuore e alla memoria del paese.

Il ritornello, ormai, è già nell’aria: “Il nove novembre andiamo a votare..."