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La stoffa che diventa magia: gli abiti da ballo di Rs Atelier esposti alla Triennale di Milano

28-09-2025 12:28 - Circondiario
MONTELUPO FIORENTINO – Il campanello suona di continuo. Ogni squillo è una storia che entra: giovani coppie, ballerini professionisti, ragazzi arrivati da mezza Europa in cerca di quella seconda pelle che li farà sentire sicuri, bellissimi e liberi in pista. Nella sede di RS Atelier, laboratorio di abiti da ballo fondato da Silvia Bagnoli e dal marito Giancarlo Bellucci, il tempo sembra scorrere con il ritmo della musica che accompagna le competizioni.

Sul tavolo della sala d'ingresso una brochure ritrae Silvia e Giancarlo sorridenti accanto a una coppia russa di campioni del mondo, clienti affezionati che hanno conquistato podi internazionali indossando le loro creazioni. Poco più in là, seduto su una poltrona, Spencer, un ragazzo arrivato da Londra poche ore prima, attende che il suo frac venga rifinito per la prova finale. Tra qualche giorno lo indosserà in una gara internazionale, e ogni cucitura deve essere perfetta al millimetro. Se ne occupano Silvia e le sue sarte.

«Ogni abito è un pezzo unico, disegnato e cucito su misura qui a Montelupo – spiega Silvia, accogliendo l'ennesimo cliente con un sorriso –. Non compriamo nulla già fatto, ogni strass lo applichiamo a mano. Le nostre sarte lavorano al piano di sotto con una precisione che non ammette compromessi». Dalla scala che porta al laboratorio arrivano il fruscio delle stoffe e il rumore sottile delle forbici che scorrono: un sottofondo che racconta la pazienza e l'abilità di mani esperte.

Spencer osserva il via vai, curioso. Giancarlo sovraintende alla “prova generale” e sorride, quasi a voler sdrammatizzare: «Siamo una nicchia, ma la nostra qualità ci ha aperto le porte di Giappone, Corea, Stati Uniti… Ovunque ci sia una pista da ballo che conta, c'è qualche nostro abito che brilla».

Il successo di RS non è frutto del caso. Da 25 anni Silvia e Giancarlo lavorano dodici ore al giorno, tra viaggi, fiere e collezioni che devono rinnovarsi continuamente. Si sono divisi i compiti: lei è la creativa, studia i modelli, li disegna, sceglie stoffe e colori, segue le fasi della lavorazione passo passo. Lui si occupa della parte commerciale, dei rapporti con clienti e fornitori. «Ogni abito è una sfida – confida Silvia –. Deve essere comodo, leggero, dare libertà di movimento. Ma soprattutto deve emozionare. Chi lo indossa deve sentirsi pronto a volare».

Il riconoscimento più recente è arrivato da poche settimane, quando due abiti RS sono stati scelti per essere esposti alla Triennale di Milano, tempio del design e del made in Italy. «Quando ci hanno contattati – ricorda Silvia – abbiamo capito che avevano fatto tutte le verifiche: non volevano solo abiti belli, ma anche un'azienda solida, senza ombre. Vedere i nostri lavori accanto ai grandi nomi del design è stata un'emozione enorme».

Dalla piccola Montelupo ai palcoscenici internazionali, RS porta nel mondo il tocco unico dell'artigianato toscano. Sugli stand dell'atelier ci sono abiti colorati e luccicanti. Sembrano usciti da un libro di favole. Invece sono il frutto di un lavoro fatto di ricerca, pazienza, talento e amore. Un lavoro capace di trasformare un semplice abito in un sogno che brilla di luce propria.