La storia dei volontari della Libertà partiti da Empoli nel libro di Albanese
12-05-2025 12:09 - Libridine
Un episodio fondamentale della nostra storia contemporanea torna alla luce grazie al lavoro di ricerca storiografica di Carmelo Albanese, storico e autore di Volontari della libertà. L'arruolamento nei Gruppi di combattimento a Empoli e in Valdelsa (Le Monnier-Mondadori, 2024). L’analisi accurata e approfondita della scelta di migliaia di giovani italiani, che tra il 1944 e il 1945 si arruolarono nell’Esercito cobelligerante italiano per combattere al fianco degli Alleati, sarà il tema dell’incontro che si terrà sabato 17 maggio 2025, alle 17.30, presso il Cenacolo degli Agostiniani di Empoli.
Il libro di Albanese si concentra sull’arruolamento volontario che avvenne tra gennaio e febbraio del 1945 nei sei Gruppi di combattimento del ricostituito Regio Esercito: Cremona, Folgore, Friuli, Legnano, Mantova e Piceno. Queste formazioni, che vennero autorizzate dagli Alleati, svolsero un ruolo cruciale nell’ultima fase della campagna d’Italia, a ridosso della Linea Gotica.
L’autore ha scelto di iniziare da un angolo di territorio che ha visto partire oltre 600 giovani: l’Empolese Valdelsa. Un caso di studio che permette di ricostruire non solo il contesto storico, ma anche il ruolo fondamentale dei partiti politici del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), in particolare del Partito Comunista, nell’organizzare e promuovere il reclutamento di quei giovani.
Il volume di Albanese, frutto di anni di ricerche e di una vasta raccolta di fonti inedite, ci restituisce un quadro complesso, che non si limita a una semplice cronaca militare, ma esplora anche le motivazioni politiche e emotive che spinsero tanti ragazzi a mettersi a rischio per un'Italia libera dal nazifascismo.
Il 13 febbraio 1945 e la partenza dei volontari. Un momento cruciale nella storia dell'Empolese Valdelsa è rappresentato dalla partenza dei primi 530 giovani, il 13 febbraio 1945, dalla piazza del Popolo di Empoli. Questi ragazzi, tra cui molti giovanissimi, si univano alle forze alleate per combattere contro il nazifascismo. Tra loro c'erano anche molti militari che avevano combattuto fino all’8 settembre 1943 e che ora, insieme a nuove reclute, si apprestavano a partecipare alle battaglie decisive che avrebbero portato alla liberazione del nord Italia.
Una storia che non riguarda solo i numeri o gli eventi militari, ma che è intrisa di un forte senso di responsabilità e giustizia. La città di Empoli, liberata il 2 settembre 1944, era stata segnata dai bombardamenti e dalle atrocità dell'occupazione nazista, e quei giovani risposero al grido di libertà con un coraggio che oggi viene ricordato come parte integrante della nostra memoria collettiva.
Un incontro che guarda al futuro. L’incontro di sabato 17 maggio, moderato dal direttore di Gonews Giovanni Mennillo, vedrà il dialogo tra Carmelo Albanese e il professor Santo Peli, storico dell'Università di Padova, e offrirà l'opportunità di approfondire gli aspetti meno conosciuti di questa straordinaria vicenda. Durante l'incontro, Albanese condividerà le sue riflessioni sul percorso di ricerca e sui molteplici significati che l'arruolamento volontario assunse in un contesto segnato dalle divisioni ideologiche ma anche dalla speranza di una libertà riconquistata.
Le parole del sindaco e del presidente ANPI. Il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, ha sottolineato come il 2025, l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia, rappresenti un’occasione imperdibile per ricordare il sacrificio di quei giovani che, con coraggio e determinazione, contribuirono alla lotta contro il nazifascismo. “Questa è una storia che va raccontata, per rendere omaggio a chi ha combattuto per la nostra libertà” ha affermato Mantellassi, evidenziando come oggi sia fondamentale mantenere viva la memoria di quei fatti.
Anche Roberto Franchini, presidente della sezione ANPI di Empoli, ha espresso il suo orgoglio nel vedere pubblicato il volume di Albanese, che contribuisce a rendere giustizia alla memoria di quei giovani. “Quando chiedevamo a quegli uomini perché avevano deciso di rischiare la vita, la risposta era sempre la stessa: ‘Perché andava fatto’”, ha ricordato Franchini, concludendo con un appello a continuare a tramandare i valori della Resistenza alle nuove generazioni.
L’appuntamento di sabato 17 maggio 2025, alle 17.30, al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli rappresenta un'opportunità imperdibile per riflettere su un capitolo fondamentale della nostra storia e per rendere omaggio a chi ha fatto la storia di Empoli e dell’Italia. L’ingresso all’incontro è libero, e si prevede una grande partecipazione del pubblico, desideroso di approfondire questa pagina spesso dimenticata ma essenziale della nostra memoria collettiva.
Per maggiori informazioni: Biblioteca comunale "Renato Fucini", Via Cavour, 36 – 50053 Empoli, tel. 0571 757840, e-mail: biblioteca@comune.empoli.fi.it.
Il libro di Albanese si concentra sull’arruolamento volontario che avvenne tra gennaio e febbraio del 1945 nei sei Gruppi di combattimento del ricostituito Regio Esercito: Cremona, Folgore, Friuli, Legnano, Mantova e Piceno. Queste formazioni, che vennero autorizzate dagli Alleati, svolsero un ruolo cruciale nell’ultima fase della campagna d’Italia, a ridosso della Linea Gotica.
L’autore ha scelto di iniziare da un angolo di territorio che ha visto partire oltre 600 giovani: l’Empolese Valdelsa. Un caso di studio che permette di ricostruire non solo il contesto storico, ma anche il ruolo fondamentale dei partiti politici del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), in particolare del Partito Comunista, nell’organizzare e promuovere il reclutamento di quei giovani.
Il volume di Albanese, frutto di anni di ricerche e di una vasta raccolta di fonti inedite, ci restituisce un quadro complesso, che non si limita a una semplice cronaca militare, ma esplora anche le motivazioni politiche e emotive che spinsero tanti ragazzi a mettersi a rischio per un'Italia libera dal nazifascismo.
Il 13 febbraio 1945 e la partenza dei volontari. Un momento cruciale nella storia dell'Empolese Valdelsa è rappresentato dalla partenza dei primi 530 giovani, il 13 febbraio 1945, dalla piazza del Popolo di Empoli. Questi ragazzi, tra cui molti giovanissimi, si univano alle forze alleate per combattere contro il nazifascismo. Tra loro c'erano anche molti militari che avevano combattuto fino all’8 settembre 1943 e che ora, insieme a nuove reclute, si apprestavano a partecipare alle battaglie decisive che avrebbero portato alla liberazione del nord Italia.
Una storia che non riguarda solo i numeri o gli eventi militari, ma che è intrisa di un forte senso di responsabilità e giustizia. La città di Empoli, liberata il 2 settembre 1944, era stata segnata dai bombardamenti e dalle atrocità dell'occupazione nazista, e quei giovani risposero al grido di libertà con un coraggio che oggi viene ricordato come parte integrante della nostra memoria collettiva.
Un incontro che guarda al futuro. L’incontro di sabato 17 maggio, moderato dal direttore di Gonews Giovanni Mennillo, vedrà il dialogo tra Carmelo Albanese e il professor Santo Peli, storico dell'Università di Padova, e offrirà l'opportunità di approfondire gli aspetti meno conosciuti di questa straordinaria vicenda. Durante l'incontro, Albanese condividerà le sue riflessioni sul percorso di ricerca e sui molteplici significati che l'arruolamento volontario assunse in un contesto segnato dalle divisioni ideologiche ma anche dalla speranza di una libertà riconquistata.
Le parole del sindaco e del presidente ANPI. Il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, ha sottolineato come il 2025, l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia, rappresenti un’occasione imperdibile per ricordare il sacrificio di quei giovani che, con coraggio e determinazione, contribuirono alla lotta contro il nazifascismo. “Questa è una storia che va raccontata, per rendere omaggio a chi ha combattuto per la nostra libertà” ha affermato Mantellassi, evidenziando come oggi sia fondamentale mantenere viva la memoria di quei fatti.
Anche Roberto Franchini, presidente della sezione ANPI di Empoli, ha espresso il suo orgoglio nel vedere pubblicato il volume di Albanese, che contribuisce a rendere giustizia alla memoria di quei giovani. “Quando chiedevamo a quegli uomini perché avevano deciso di rischiare la vita, la risposta era sempre la stessa: ‘Perché andava fatto’”, ha ricordato Franchini, concludendo con un appello a continuare a tramandare i valori della Resistenza alle nuove generazioni.
L’appuntamento di sabato 17 maggio 2025, alle 17.30, al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli rappresenta un'opportunità imperdibile per riflettere su un capitolo fondamentale della nostra storia e per rendere omaggio a chi ha fatto la storia di Empoli e dell’Italia. L’ingresso all’incontro è libero, e si prevede una grande partecipazione del pubblico, desideroso di approfondire questa pagina spesso dimenticata ma essenziale della nostra memoria collettiva.
Per maggiori informazioni: Biblioteca comunale "Renato Fucini", Via Cavour, 36 – 50053 Empoli, tel. 0571 757840, e-mail: biblioteca@comune.empoli.fi.it.