L’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa approva mozione a sostegno del popolo palestinese: “Serve il riconoscimento dello Stato di Palestina
24-09-2025 15:02 - Politica
Nella seduta del Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa svoltasi ieri, è stata approvata una mozione di forte valore politico e simbolico: l’Unione aderisce ufficialmente alla Rete degli Enti Locali per i Diritti del Popolo Palestinese e chiede al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina.
La proposta è stata avanzata dal gruppo Centro sinistra per l’Empolese Valdelsa – Partito Democratico e ha ricevuto il sostegno anche del Movimento 5 Stelle e del Partito Comunista. Una scelta che, come sottolineato durante il dibattito, si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione istituzionale e civile per la pace in Medio Oriente.
«Non possiamo voltarci dall'altra parte rispetto al genocidio che si sta consumando sotto i nostri occhi a Gaza», ha dichiarato Giorgio Benassi, capogruppo del Centro sinistra, durante la seduta. «La politica ha il dovere di stare dalla parte degli oppressi. Oggi abbiamo il dovere morale e civile di sostenere il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato».
La mozione si allinea alle recenti iniziative prese anche dalla Regione Toscana, che proprio ieri ha formalmente riconosciuto lo Stato di Palestina, dando seguito a una mozione presentata dal consigliere regionale Enrico Sostegni (PD).
Nel suo intervento, Benassi ha inoltre evidenziato come la decisione dell’Unione si inserisca in un contesto di mobilitazione nazionale e internazionale, citando tra gli esempi la Global Sumud Flotilla, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo progressista italiano come Arturo Scotto, in contatto nei giorni scorsi con i candidati al Consiglio regionale Brenda Barnini e Giacomo Cucini.
«Ieri sera abbiamo fatto nostre le voci di coraggio che si alzano contro l'oppressione di un popolo e a sostegno di tutti gli oppressi di questo mondo», ha aggiunto Benassi, ricordando anche le manifestazioni e gli scioperi che hanno coinvolto ampie fasce della popolazione, soprattutto giovani, anche nel territorio dell’Empolese Valdelsa.
L’adesione alla rete degli enti locali per i diritti del popolo palestinese, ha sottolineato il capogruppo, non è solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto: la rete promuove attività di sensibilizzazione, incontri pubblici, e persino gemellaggi con i territori palestinesi, per costruire legami diretti e duraturi tra comunità locali.
Benassi ha concluso ringraziando i membri del suo gruppo, i sindaci del territorio e i consiglieri degli altri partiti che hanno sostenuto la mozione, sottolineando la necessità di non restare in silenzio:
«Purtroppo le violenze e i massacri continueranno senza una maggiore mobilitazione internazionale. Ma anche noi, come esponenti politici e cittadini, abbiamo la responsabilità di dire basta al genocidio e di mettere in campo tutti gli strumenti, anche i più piccoli, per il raggiungimento della pace».
Con questo voto, l’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa si unisce a quelle istituzioni italiane che hanno scelto di prendere una posizione chiara e netta a favore di una pace giusta e duratura, fondata sul principio di “due popoli, due Stati”.
La proposta è stata avanzata dal gruppo Centro sinistra per l’Empolese Valdelsa – Partito Democratico e ha ricevuto il sostegno anche del Movimento 5 Stelle e del Partito Comunista. Una scelta che, come sottolineato durante il dibattito, si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione istituzionale e civile per la pace in Medio Oriente.
«Non possiamo voltarci dall'altra parte rispetto al genocidio che si sta consumando sotto i nostri occhi a Gaza», ha dichiarato Giorgio Benassi, capogruppo del Centro sinistra, durante la seduta. «La politica ha il dovere di stare dalla parte degli oppressi. Oggi abbiamo il dovere morale e civile di sostenere il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione e alla creazione di uno Stato».
La mozione si allinea alle recenti iniziative prese anche dalla Regione Toscana, che proprio ieri ha formalmente riconosciuto lo Stato di Palestina, dando seguito a una mozione presentata dal consigliere regionale Enrico Sostegni (PD).
Nel suo intervento, Benassi ha inoltre evidenziato come la decisione dell’Unione si inserisca in un contesto di mobilitazione nazionale e internazionale, citando tra gli esempi la Global Sumud Flotilla, che ha visto la partecipazione di esponenti del mondo progressista italiano come Arturo Scotto, in contatto nei giorni scorsi con i candidati al Consiglio regionale Brenda Barnini e Giacomo Cucini.
«Ieri sera abbiamo fatto nostre le voci di coraggio che si alzano contro l'oppressione di un popolo e a sostegno di tutti gli oppressi di questo mondo», ha aggiunto Benassi, ricordando anche le manifestazioni e gli scioperi che hanno coinvolto ampie fasce della popolazione, soprattutto giovani, anche nel territorio dell’Empolese Valdelsa.
L’adesione alla rete degli enti locali per i diritti del popolo palestinese, ha sottolineato il capogruppo, non è solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto: la rete promuove attività di sensibilizzazione, incontri pubblici, e persino gemellaggi con i territori palestinesi, per costruire legami diretti e duraturi tra comunità locali.
Benassi ha concluso ringraziando i membri del suo gruppo, i sindaci del territorio e i consiglieri degli altri partiti che hanno sostenuto la mozione, sottolineando la necessità di non restare in silenzio:
«Purtroppo le violenze e i massacri continueranno senza una maggiore mobilitazione internazionale. Ma anche noi, come esponenti politici e cittadini, abbiamo la responsabilità di dire basta al genocidio e di mettere in campo tutti gli strumenti, anche i più piccoli, per il raggiungimento della pace».
Con questo voto, l’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa si unisce a quelle istituzioni italiane che hanno scelto di prendere una posizione chiara e netta a favore di una pace giusta e duratura, fondata sul principio di “due popoli, due Stati”.