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Lettera di Fossi (Pd regionale) alle federazioni locali: le candidature? Le decide Firenze

25-08-2025 21:19 - Politica
C'è la data, ci sono i due contendenti (e anche gli altri nomi che correranno per la presidenza della giunta regionale Tooscana sono ormai quasi tutti noti). Mancano le candidature. Soprattutto nel Pd.
Il Partito Democratico toscano entra nella fase calda delle Regionali con una partita delicatissima: la composizione delle liste. Archiviata la ricandidatura del governatore Eugenio Giani e siglato l'accordo con il Movimento 5 Stelle per il “campo largo”, il segretario regionale Emiliano Fossi ha scelto di accentrare tutte le decisioni. Le federazioni provinciali avranno solo un ruolo consultivo, senza possibilità di presentare pacchetti di nomi né di votarli. A inizio settembre sarà la direzione regionale ad approvare in un colpo solo le liste e le eventuali deroghe per i consiglieri al secondo mandato. Una scelta che sta sollevando malumori soprattutto nei territori, preoccupati di restare senza rappresentanza. Con il taglio dei seggi Pd in Consiglio (da 22 a 15) e in Giunta (da 7 a 5), aree come Massa, Carrara, Lucca, Grosseto, Chianti ed Empolese rischiano infatti di rimanere scoperte. Per tenere insieme gli equilibri, a Firenze si ragiona su una “triangolazione”: candidare alle Regionali l'assessora Laura Sparavigna e il capogruppo Luca Milani, vicini alla segretaria nazionale Elly Schlein, in modo da liberare due posti di peso a Palazzo Vecchio per figure vicine alla sindaca Sara Funaro, come Andrea Vannucci o Cristina Giachi.
In Regione, intanto, si parla di un ticket Sparavigna–Iacopo Melio e dell'ipotesi di affidare a Milani la presidenza dell'assemblea legislativa oggi guidata da Antonio Mazzeo. Per la cosiddetta “vecchia guardia” del partito, da Vincenzo Ceccarelli a Leonardo Marras, potrebbe invece arrivare la proposta di fare un passo indietro accompagnata dalla prospettiva di correre come candidati sindaci ad Arezzo e Grosseto, città oggi in mano al centrodestra. A fissare la linea è stata la lettera che Fossi ha inviato nei giorni scorsi ai segretari territoriali e che riportiamo integralmente: «Buongiorno a tutti e tutte, spero che abbiate passato un buon ferragosto, perché adesso dobbiamo riprendere immediatamente il lavoro per le elezioni regionali. Per questo, nella riunione già convocata per il 25 agosto alle 18 daremo priorità al percorso per la definizione liste e relative scadenze, mentre per gli aspetti burocratici e formali convocheremo un nuovo incontro. Nel frattempo, per le indicazioni di candidature, colgo occasione per raccomandare di attenersi alle modalità previste dal regolamento regionale». «Occorre promuovere un'ampia consultazione nel partito ed eventualmente con organizzazioni a noi vicine. Ricordo che devono essere coinvolti gli organismi dirigenti locali esclusivamente in forma consultiva, escludendo deliberazioni e votazioni». «Ricordo infine che l'approvazione delle liste è prerogativa esclusiva della direzione regionale che verrà convocata nei primi giorni di settembre. L'approvazione avverrà in unica votazione, compresa la eventuale concessione delle deroghe di cui all'art. 2, comma 4, punto due del regolamento regionale». Posizione che è stata ribadita, dal segretario regionale, anche in un incontro on line che si è tenuto ieri, lunedì 25 agosto con le federazioni provinciali e durante la quale si è discusso proprio di questi temi.
Nel Pd toscano la sfida non è dunque soltanto contro il centrodestra ma anche interna: rinnovarsi (la scelta di Fossi sembra essere quella di sfoltire i gruppo dei riformisti, oggi in Regione) ma senza spaccarsi e trovando il giusto equilibrio tra vecchie correnti e la spinta degli schleiniani.