"Liberi subito", il Csa Intifada: sabato pomeriggio in piazza per Gaza
02-10-2025 09:30 - Politica
"Liberi subito!!" È questo il messaggio forte e chiaro lanciato dal Centro Sociale Autogestito (CSA) Intifada, che in un comunicato stampa esprime piena solidarietà alla Global Sumud Flotilla e alla causa palestinese. La Flotilla, che da giorni solca le acque del Mediterraneo, ha come obiettivo primario quello di portare aiuti umanitari a Gaza, sfidando l'assedio che da anni strangola oltre due milioni di persone.
La missione della Flotilla, composta da attivisti provenienti da 44 nazioni, è semplice ma rivoluzionaria: rompere simbolicamente l'assedio di Gaza e portare aiuti vitali a una popolazione che vive in condizioni disumane da tempo immemorabile.
Il comunicato denuncia con forza il silenzio e l'inerzia della comunità internazionale di fronte a questa situazione, evidenziando l’ipocrisia che accompagna l'attesa di una risposta diplomatica che, ad oggi, non è arrivata. La Flotilla, tuttavia, non si è lasciata scoraggiare. Anzi, il suo coraggio è stato rafforzato dalla consapevolezza che la lotta per la libertà del popolo palestinese non si può fermare.
Nel testo si denuncia l'ennesimo atto di violenza contro civili disarmati: l'aggressione delle forze armate israeliane (IDF) alle imbarcazioni della Flotilla, un atto che, secondo il CSA Intifada, avviene con la complicità di una comunità internazionale che non riesce a prendere posizione. Questi attacchi, condotti in acque internazionali, rappresentano una chiara violazione del diritto internazionale, ma sembrano passare inosservati per la maggior parte dei governi occidentali.
La solidarietà non si limita solo alla Flotilla: il CSA Intifada si schiera fermamente a favore della Resistenza palestinese, condannando quella che definiscono una "narrazione tossica" che criminalizza il popolo palestinese, che non sta facendo altro che chiedere giustizia, libertà e terra. La comunità internazionale, secondo il comunicato, deve cessare di ignorare la realtà e diventare parte attiva nella lotta per una Palestina libera.
Nel contesto delle violenze in corso in Gaza e Cisgiordania, dove i coloni israeliani e l'esercito continuano a perpetuare violenze quotidiane, il CSA Intifada rilancia il proprio impegno. Non è solo una questione di aiuti umanitari, ma una questione di giustizia e resistenza politica. L'appello finale del comunicato è un invito alla mobilitazione popolare con un corteo che si terrà in Piazza dei Leoni alle 18:30, a testimonianza della ferma volontà di continuare a lottare per la libertà della Palestina.
"Restiamo umani!" è l'ultima, ma non meno importante, dichiarazione che il CSA Intifada lascia al pubblico. Un grido che sottolinea come la solidarietà verso Gaza non sia solo una questione politica, ma soprattutto una questione di dignità e umanità.
La missione della Flotilla, composta da attivisti provenienti da 44 nazioni, è semplice ma rivoluzionaria: rompere simbolicamente l'assedio di Gaza e portare aiuti vitali a una popolazione che vive in condizioni disumane da tempo immemorabile.
Il comunicato denuncia con forza il silenzio e l'inerzia della comunità internazionale di fronte a questa situazione, evidenziando l’ipocrisia che accompagna l'attesa di una risposta diplomatica che, ad oggi, non è arrivata. La Flotilla, tuttavia, non si è lasciata scoraggiare. Anzi, il suo coraggio è stato rafforzato dalla consapevolezza che la lotta per la libertà del popolo palestinese non si può fermare.
Nel testo si denuncia l'ennesimo atto di violenza contro civili disarmati: l'aggressione delle forze armate israeliane (IDF) alle imbarcazioni della Flotilla, un atto che, secondo il CSA Intifada, avviene con la complicità di una comunità internazionale che non riesce a prendere posizione. Questi attacchi, condotti in acque internazionali, rappresentano una chiara violazione del diritto internazionale, ma sembrano passare inosservati per la maggior parte dei governi occidentali.
La solidarietà non si limita solo alla Flotilla: il CSA Intifada si schiera fermamente a favore della Resistenza palestinese, condannando quella che definiscono una "narrazione tossica" che criminalizza il popolo palestinese, che non sta facendo altro che chiedere giustizia, libertà e terra. La comunità internazionale, secondo il comunicato, deve cessare di ignorare la realtà e diventare parte attiva nella lotta per una Palestina libera.
Nel contesto delle violenze in corso in Gaza e Cisgiordania, dove i coloni israeliani e l'esercito continuano a perpetuare violenze quotidiane, il CSA Intifada rilancia il proprio impegno. Non è solo una questione di aiuti umanitari, ma una questione di giustizia e resistenza politica. L'appello finale del comunicato è un invito alla mobilitazione popolare con un corteo che si terrà in Piazza dei Leoni alle 18:30, a testimonianza della ferma volontà di continuare a lottare per la libertà della Palestina.
"Restiamo umani!" è l'ultima, ma non meno importante, dichiarazione che il CSA Intifada lascia al pubblico. Un grido che sottolinea come la solidarietà verso Gaza non sia solo una questione politica, ma soprattutto una questione di dignità e umanità.
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